10. La felpa donata ai senza tetto

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Finalmente le lezioni sono finite. Cammino nei corridoi, circondata da parenti bianche, che ormai è impossibile definire bianche, diretta verso il mio armadietto, devo prendere tutti i libri prima di andarmene, ma oggi non ho fretta di prendere il pullman siccome Christian viene a prendermi in moto.
Sta mattina mi ha detto che sarebbe uscito un'ora prima e mi ha chiesto se volevo un passaggio per ritornare a casa.
Dovrei farmi la patente, è comodo svegliarsi senza l'ansia di perdere il pullman e uscire da scuola con la consapevolezza che sarai seduta su un sedile morbido e non schiacciata in mezzo a soggetti che puzzano di feci.
Prendo tutti i libri e quaderni e li metto ordinatamente dentro al mio zaino. Tolgo tutti i post-it vecchi e li butto nel cestino.
<<Ei, scusami.>>, mi giro per vedere se stessero parlando con me. Un ragazzo corre verso di e mi sale il panico mentre cerco di capire cosa diavolo ho lasciato in classe o cosa mi è caduto. <<Allison Cooper, giusto?>>, chiede passandosi una mano tra i capelli. I suoi capelli sono castano chiaro tendente al rosso, non è molto robusto e nemmeno tanto alto,i suoi occhi sono marrone chiaro e ha le orecchie a sventola. Indossa un cardigan aperto bordeaux, con sotto una semplicissima maglietta bianca e un jeans. L'ho visto da qualche parte, forse fa parte di uno dei miei corsi.
<<Si?>>, rispondo anche se la mia risposta suona più come una domanda.
Mi mordo il labbro imbarazzata. <<Ti è caduto questo.>>, continua. Mi porge il mio disegno, con il mio nome scritto a lato del foglio. Per fortuna è un disegno che sto facendo per un compito di arte, meno male che questo ragazzo l'ha preso prima che me ne andassi.
<<Grazie mille, se non me l'avessi portato mi sarei presa un bel due.>>, rido. Sorride e sul suo viso compaiono delle piccole fossette, i suoi denti sono ben allineati e il suo sorriso trasmette allegria. <<Tu saresti?>>, chiedo sorridendo.  <<Noah. Noah Foster. Siamo nello stesso corso di psicologia.>>, balbetta. Si gratta la nuca imbarazzato. Ora ricordo dove l'ho visto, è sempre molto attivo in classe. <<Grazie ancora Noah.>>. <<Io ora devo andare.>>, dico indicando dietro di me. Fa un passo indietro. <<Oh si, si certo.>> Balbetta. Gli sorrido di nuovo. <<Ci vediamo domani in classe.>>, affermo. <<A domani, Allison.>> . Mi saluta con un cenno di mano e raggiunge una sua amica dall'altra parte del corridoio.
Sospiro e raggiungo mio fratello fuori dalla scuola. Mi sta aspettando in piedi appoggiato alla sua moto. <<Andiamo a mangiare qualcosa?>>, chiedo mettendomi di fronte a lui.
A scuola abbiamo la pausa per mangiare alle dodici e usciamo alle due, ma ora che arrivo a casa la fame è passata. Alza lo sguardo e si infila il telefono in tasca. Mi lancia il casco appoggiato al sedile dietro, che per poco non mi arriva in faccia.
<<Dove vuoi mangiare?>>, chiede salendo in moto. Ci penso un po' su, ma poi decido: <<Cibo italiano?>>, mi siedo dietro di lui e mi sistemo il casco. <<Ovvio che si.>>. risponde.
Mi aggrappo alle maniglie dietro e lascio che il vento mi arrivi in faccia.
<<Come ci si sente a manigare in un orario decente?>> ghigna Christian. Neanche Christian sa cosa vuol dire mangiare ad un orario decente visto che facciamo lo stesso liceo. <<Abbastanza bene>>, rispondo.
Scendo dalla moto e seguo mio fratello dentro al solito ristorante italiano. Le pareti sono giallo canarino e i tavoli e le sedie sono di legno. E' un posto molto accogliente, ci vengo da quando sono piccola, d'inverno mettono anche delle coperte sulle sedie, in modo da coprirsi se si ha freddo, è un idea molto carina.
Una gentile cameriera ci fa accomodare in un tavolo per due e prende i nostri ordini.  Il cibo italiano è amato in famiglia. Non c'è nessuno a cui non piace. Christian ordina una pizza mentre io ordino la polenta con le uova strapazzate e il bacon. I nostri ordini arrivano dopo poco.
<<Mi hanno dato una borsa di studio per la WCU.>>. Affermo portandomi alla bocca un boccone.
<<Cazzo ma è fantastico!>> esclama. <<Mia sorella è un piccolo genio.>>, ghigna pizzicandomi la guancia.
Scuoto la testa ridendo e continuo a mangiare il mio delizioso pranzo.
Christian paga per tutte e due e sono felice di tornare a casa e annunciare a mia madre la buona notizia. Ma quando entriamo in casa non c'è anima viva, così salgo in camera mia e inizio a finire il disegno di arte.
Canticchio mentre continuo il mio disegno, che quel gentile ragazzo mi ha preso prima di essere calpestato dal branco di capre della mia scuola che corre verso l'uscita della scuola.
Noah Foster.
Non ho mai avuto il desiderio di creare qualsiasi contatto o rapporto con lui, eppure mi è sembrato un ragazzo molto simpatico e socievole.
Dun tratto i miei pensieri si dissolvono dell'aria quando sento un rumore provenire dalla finestra, come se qualcosa si scagliasse contro di essa. Mi alzo dal letto col cuore che batte a mille. Apro la finestra e mi sposto di lato quando un pigna per poco non mi arriva in faccia. Mi affaccio e vedo Tyler Miller sotto casa mia. Ha praticamente finito tutte le pigne, il suo intento era quello di rompermi il vetro o di spaccarmi la faccia?
Alzo gli occhi al cielo e quando sto per chiudere la finestra mi arriva un'altra pigna. <<La mia felpa, Cooper.>>, urla. Mi affaccio di nuovo alla finestra con un sorriso bastardo. <<L'ho donata ai senza tetto, loro ne hanno più bisogno.>>, mento. <<Non puoi averlo fatto.>>, dice a denti stretti. <<E invece l'ho fatto.>>, ghigno e gli lancio le due pigne che sono entrate in camera mia. <<Sparisci dal mio territorio adesso, Miller.>>, sbotto e chiudo la finestra.
Mi lancio sul letto e sospiro cercando di far tornare il mio battito cardiaco regolare.  In realtà la sua felpa è buttata sul mio letto, non l'avrei mai donata, buttata o bruciata, anche perché non è mia e anche perché devo dire che è veramente bella.

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SPAZIO AUTRICE.

Hello!! Nuovo capitolo!!!

Inizio col dirvi che si, non è quello che vi aspettavate, ma dovevo farvi conoscere Noah.
Noah Foster, l'ho preso da Scream.

Oltre a questa informazione:
-Voi come state?
-Fa caldo da voi?
-Voi come siete messi con i compiti?

Fatemi sapere cosa ne pensate tramite un commento, ci tengo molto.
Grazie a tutti.
Alla prossima.
-M.

Il Ragazzo Dagli Occhi Verdi [Wattys2017]Where stories live. Discover now