35. Buio

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La luce del sole entra dalla finestra provocandomi un risveglio efficace. Il braccio di Tyler mi circonda la vita e la sua presenza affianco a me mi fa capire che è ancora presto, se fosse stato tardi se ne sarebbe già andato.
Le vene sporgenti sul suo braccio sono illuminate dalla luce naturale che a lui non ha ancora svegliato. Gli sposto il braccio e senza svegliarlo lo poso sul suo fianco, lo scavalco e scendo dal letto. Il mio orologio segna le 6.30 circa. Ho dormito solo tre ore?
La voglia di tornare a dormire abbracciata a Tyler mi sale di nuovo, ma mi alzo lo stesso e scendo giù in cucina. Apro le bottiglietta d'acqua e ne bevo un sorso.
<<Già sveglia?>>, chiede Daniel entrando in cucina. Annuisco e gli lancio la bottiglia per farlo bere. <<A che ora parti?>>, chiedo mentre lo guardo bere dalla mia bottiglia. <<Adesso.>>, risponde mettendo il tappo e posare la bottiglia sul tavolo. <<Non avvisi Chris e la mamma?>>, dico confusa. Scuote la testa dandomi una risposta negativa e viene verso di me. Mi stringe in un forte abbraccio e mi da un bacio in fronte tendoni ancora stretta. <<Fai la brava, okay?>>, sussurra mettendomi una mano sulla nuca. <<Se hai bisogno chiamami, arriverò il prima possibile.>>, afferma prima di staccarsi da me.
<<Buon viaggio.>>, dico mentre mi lascia un bacio sulla guancia. <<Te ne vai?>>, chiede una voce proveniente dalle scale. Christian ci sta guardando e scende venendo verso di noi. <<Devo.>>, ribatte Daniel dando uno specie di abbraccio a Christian che ci ha raggiunto in cucina.
<<Non fate cazzate, eh.>>, dice puntandoci il dito contro. <<E prenditi cura di lei e della mamma.>>, ordina Daniel a Christian. <<Io sono più grande di Christian.>>, ribatto offesa.
Daniel mi fa la linguaccia e mi saluta un'altra volta. <<Ci sentiamo dopo.>>, dice ed esce da casa nostra.
Faccio per salire le scale e tornare a dormire ma vengo bloccata dalla voce di Christian. <<Scusa per ieri sera.>>,
dice in sussurro, non mi giro e sospiro. <<Tranquillo.>>. Non voglio farne una questione di stato per una mezza discussione, infondo tra fratelli si discute e poi si risolve in men che non si dica. <<Vado a farmi una doccia per svegliarmi un po'.>>, dico salendo velocemente le scale. Entro in camera mia e mi giro verso Tyler che ha gli occhi socchiusi. <<Ei.>>, sussurro sedendomi a lato del letto. <<Sei sveglio da molto?>>, chiedo posandogli la mano sopra la coscia, si passa una mano sul viso e si sposa i capelli dalla fronte. <<Da qualche minuto.>>, afferma con la voce impastata ancora dal sonno. Gli sorrido e lo guardo mentre si siede a gambe incrociate. <<Che ore sono?>>, chiede alzando lo sguardo su di me. I suoi occhi brillano di un verde smeraldo, di una luce che nessuno vede, che nessuno capisce, sono leggermente arrossati come le sue labbra che sono diventate più scure. Vederlo appena sveglio e molto disorientato mi fa un certa tenerezza.
<<Sono quasi le sette.>>, rispondo guardando il mio cellulare. Alza gli occhi al cielo e salta giù dal letto. <<Merda, devo andare a prendere mia sorella.>>, esclama infilandosi la maglia e la felpa. <<Sono in ritardo.>>, borbotta mentre cerca il suo orologio sulla scrivania, lo prende e se lo mette in un nano secondo. <<Dove devi andarla a prendere?>>, chiedo guardandolo. Con i capelli scompigliati è ancora più bello. Lui mi fa spuntare quel sorriso sincero che in pochi hanno visto. <<A casa di mia madre, la devo accompagnare ad una partita con la sua amica.>>, dice nervoso.
Tyler ha un buon rapporto con la sorella, è molto protettivo nei suoi confronti e non lo nega, ci sono molti fratelli che invece non parlano neanche con la sorella, mentre lui cerca di tenerla il più al sicuro possibile.
Si alza in piedi e si guarda intorno. <<Io vado.>>, dice venendo verso di me, mi prende per i fianchi e mi da un bacio sulle labbra che approfondisce senza esagerare. I soliti brividi percorrono tutto il mio esile corpo nel sentire il suo calore a contatto con la mia pelle. <<Chiamami se hai bisogno.>>, aggiunge. <<Per davvero.>>. Chiudo gli occhi quando le sue labbra si posano sulla mia fronte. <<Non ti preoccupare.>>, rispondo poggiandogli la mano sul braccio, si gira ed esce dalla finestra senza aggiungere nient'altro.
Sospiro e vado verso il cassetto dove tengo le tele per disegnare e tutto il necessario per lasciarmi entrare nel mio mondo. Questa volta faccio partire i queen a tutto volume nonostante l'orario.
<<Allison, che cazzo fai?>>, urla mio fratello per sovrastare la musica. Chiude il pc e automaticamente la musica si stoppa. <<Ma cosa fai tu!.>>, ribatto spaventata indicando il mio pc. <<E' da tre ore che ti chiamo.>>, sbuffa. Alzo gli occhi al cielo, poso la mia tela col disegno quasi finito sul letto e scendo giù seguita da mio fratello. <<Cosa c'è?>>, chiedo scocciata. Non ho voglia di sentirlo, voglio un giorno tranquillo, è possibile?<<Si può sapere che ti prende?>>, sbotta innervosito.
Che mi prende? Due persone che credevo miei amici hanno fatto una sparatoria durante una festa e quando gliel'ho detto non ha fatto altro che rinfacciarmi di quel bacio in macchina con Tyler che ha spiato.
La vera domanda è cosa prende a lui, in questo periodo ha iniziato ad essere possessivo e troppo curioso per i miei gusti e dire che questo suo comportamento mi innervosisce è poco. <<Cosa prende a te>>, ribatto più furiosa che mai.
Sono così stanca, così stufa. Niente va per il verso giusto, è come essere in tunnel senza fine, non riesco più ad uscirne e quando pensi di essere quasi alla fine ti perdi di nuovo, nelle tue paure, nei tuoi pensieri. Sono troppo sotto pressione che non riesco a reggere niente.Tutti si comportano in un modo strano e non riesco a prendere più in mano la situazione, mi sento sempre più impotente.
Ma un improvviso dolore lancinante mi colpisce lo stomaco. Mi piego in due sotto le urla di mio fratello. La testa si svuota immediatamente, dandomi una sensazione di vuoto, come lanciarsi nel nulla. Cado a terra in preda al dolore non riuscendo a placarlo. Mi sento come se qualcosa mi stesse divorando dentro e queste non sono le mie paure, ma bensì qualcosa più doloroso di esse. <<Allison!>>, mi chiama mio fratello disperato.
E proprio in quel momento il buio prende possesso di me, ma non mi fa paura, infondo io ci vivo con l'oscurità.

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SPAZIO AUTRICE

Hello!! Ebbene si, sono ancora viva :)

-Come state? Spero bene, io oggi sono andata a lavoro e nulla, non abbiamo fatto nulla se non pulire :(

Allora, cosa ne pensate del capitolo? Della storia in generale?

Scusate per gli errori.
Alla prossima
-M.

Il Ragazzo Dagli Occhi Verdi [Wattys2017]Where stories live. Discover now