9. Una svolta alla giornata.

8.9K 240 8
                                    

<<Non sai dove altro sederti, bambolina?>> Sussurra Ashton al mio orecchio. <<Tu vedi altri posti?>> Ribatto allargando le braccia per fargli notare che tutti i posti sono occupati.
Normalmente non avrei risposto così, me ne sarei stata zitta e mi sarei fatta i fatti i miei, anche perchè ho sempre evitato di rispondere male alla gente sia per rispetto e sia per la mia incolumità, ma oggi sono particolarmente nervosa, in post sbronza e non so che altro.
Mi passo una mano tra i capelli frustata.
Sento Ashton borbottare qualcosa, ma lo ignoro per creare altri problemi.
Dopo un'interminabile ora di storia vicino ad Ashton sono felice di svignarmela nell'aula di letteratura. La prima volta in cinque anni che sono felice di entrare in quell'aula.
Vedo Emy pronta con il suo libro e il suo quaderno nei nostri soliti posti. Vado verso di lei e poso il mio zaino sulla sedia affianco alla sua. Sospiro ricordandomi di aver dimenticato il libro nel mio armadietto. <<Mi sono dimenticata di prendere il libro.>> Dico ad Emily e corro fuori dall'aula senza aspettarmi una sua risposta.
Raggiungo l'armadietto e metto la combinazione, nonché il mio anno di nascita. Le uniche quattro cifre impossibili da dimenticare. Prendo il libro di letteratura e il quaderno con forza siccome erano incastrati tra loro, perchè sta mattina dalla rabbia gli ho butti a caso. Chiudo l'armadietto e quando mi giro pronta ad andare verso l'aula di storia sbatto contro qualcosa, o meglio contro qualcuno. Mi accorgo subito che quel qualcuno è Ashton.
Alzo gli occhi al cielo. Mi sta per caso seguendo? <<Cosa vuoi Smith? Non ho intenzione di fare ritardo per colpa tua".>> Dico piccata allontanandomi di poco. <<Stavo pensando...>>, inizia la frase. Mi porta una ciocca dietro all'orecchio, ma mi scosto all'istante. <<Se vuoi fare un giretto con me nei bagni.>> Dice con un ghigno sul volto.
Scoppio subito in una fragorosa risata e lo guardo meglio per capire se è serio o semplicemente sta facendo lo scemo.
<<Ma davvero, Smith?>> Chiedo cercando di non ridere. <<Dai, con quella piccola bocca sai fare molte cose.>>. Fa una piccola risata. Mi afferra il braccio e mi porta ad un millimetro dal suo viso.
<<Lasciami.>> Dico a denti stretti scostandomi dalla sua presa, lo sorpasso diretta verso la mia aula. <<Dove scappi!?>> Urla, ma lo ignoro e camino di fretta verso l'aula di letteratura. La porta è già chiusa, segno che il professor, Jeremy ha già iniziato la lezione. Entro senza bussare e mi fermo davanti alla cattedra. <<Mi scusi per il ritardo, ma non trovavo il libro.>> Mi giustifico. Il prof. Jeremy scuote la testa non curante e mi fa cenno di andare al posto. Emily mi guarda con uno sguardo di disapprovazione quando mi siedo affianco a lei, ma faccio finta di non vederlo e ascolto il prof che inizia a parlare di Ungaretti.

Dopo neanche mezz'ora bussano alla porta dell'aula e senza nemmeno aspettare una risposta la bidella Lucia entra in classe.
Lucia è una signoria sulla cinquatina, è italiana e si è traferita a New York con la famiglia. Lucia è rappresentata come la nonna della scuola, non per l'età ma perché è sempre gentile e buona con tutti, inoltre nelle sue tasche c'è una fabbrica di caramelle e le da a tutti.
<<Allison, devi andare dal preside.>> Dice. Alzo lo sguardo dal mio foglio scarabocchiato e mi giro verso Emily con un sopracciglio alzato, che come previsto mi sta guardando in cagnesco.
Scrollo le spalle e metto i libri detro allo zaino. <<Ci vediamo a mensa.>> Sussurro ad Emily prima di uscire con lo zaino sulle spalle.
Busso nell'ufficio del preside. <<Mi ha per caso chiamata?>> Chiedo entrando nell'ufficio. <<Oh si, accomodati pure.>> Mi accoglie mettendo in un angolo tutte le scartoffie che stava firmando.
Il preside avrà si e no quarant'anni, è un uomo severo, è pelato e ciccione. Si mette sempre giacca e cravatta, ma la giacca messa nei pantaloni fa vedere troppo la pancia gonfia dall'acool. So riconoscere un alcolizzato. Ma tutti dentro la scuola fanno finta di niente.
<<Ho ottime notizie per te.>> Esclama poggiando le mani sulla scrivania, ma viene intorrotto da qualcuno che entra improvvisamente nell'ufficcio.
Tyler è davanti a me, ha il fiatone e il suo sguardo saetta tra il mio e quello del preside. Distolgo lo sguardo e fisso gli anfibi bianchi ancora un po' sporchi per la serata di ieri. Sento i suoi occhi sul mio corpo e dopo vari secondi distoglie lo sguardo
<<Preside non può sospendermi, insomma quel coglione mi ha tirato un pugno in faccia. Sto studiando per avere tutte le materie su, per partecipare al campionato, cazzo sono il capitano, una sospensione e il coach mi butta fuori.>> Parla così veloce che persino io ho fatto fatica a capirlo.
<<Miller, moderi il linguaggio.>> Lo rimprovera il preside. <<Signore, può chiamarmi anche dopo, la lascio discutere tranquillamente.>>, non mi fa finire la frase che alza una mano. Istintivamente chiudo gli occhi ma li riapro pochi secondi dopo.
<<Miller, finisco con lei e dopo entri tu, aspetta fuori.>> ordina frustrato. Tyler ha portato all'esasperazione pure il preside. Quest'ultimo esce dall'ufficcio sbattendo la porta.
<<Stavamo dicendo...>> dice sistemandosi la cravatta. << Grazie al suo impegno, ai suoi voti, al suo comportamento e sfortunatamente alla sua condizione economica sociale, ha ricevuto una borsa di studio per la Washington Central University.>> Esclama.
Per poco non muoio infartata. <<Oddio è fantastico. Così presto? E' incredibile!>>, esulto. Si alza dalla sedia e lo seguo a ruota, gli stringo la mano continuando a ringraziarlo per l'opportunità datami. <<Di a Miller di entrare.>>, ordina quado sto per aprire la porta.
Esco dall'ufficio e lo vedo seduto sulla sedia con le nocche sporche di sangue. <<Devi entrare.>> Biascico con un filo di voce, il mio sguardo è fisso per terra. Mi guarda per tre secondi, poi si alza ed entra senza dire nulla.

_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

SPAZIO AUTRICE.

Ciao a tutti! Allora novo capitolo, ho avuto degli enormi dubbi su questo capitolo, voi cosa ne pensate?

Qua fa un caldo boia, ci doveva essere un temporale e neanche l'ombra della pioggia! Quanto odio l'estate. E' bella solo quando vado al mare giù in Sardegna!
-Estate o inverno?
-Come state oggi?

Alla prossima!
-M

Il Ragazzo Dagli Occhi Verdi [Wattys2017]Where stories live. Discover now