Capitolo 37

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KEVIN

《Cazzo Phoebe c'è qualcosa che non va》accellero e passo al rosso ad un semaforo
《Kevin rallenta così ci ammazziamo》
La situazione non mi piace
《Phoebe prendi il mio telefono e continua a chiamare Eva.》
Mia sorella fa come le ho detto
《Nulla. Risponde sempre la segreteria telefonica.》

In meno di cinque minuti siamo davanti al Black Heart, sembra tutto normale.
Mi precipito dentro seguito da mia sorella. Il locale è deserto così decido di avanzare gridando il suo nome
《Ehi, ma cos'è questa fissa oggi? Il locale apre alle 20:00 sparite.》
Dal retro del locale spunta il proprietario che conosco molto bene, prima frequentavo quasi tutti i giorni questo posto diciamo che non è uno dei più raccomandabili di New York.
《O Kevin sei tu non ti avevo riconosciuto e quest'agnellino è una delle tue nuove conquiste?》 Dice guardando alle mie spalle
《Ciao Jack no lei è Phoebe mia sorella》
《Ah ciao agnellino. Bhè il locale è chiuso ma per te ragazzo mio posso fare un'eccezione.》
《Non vogliamo bere sto cercando una ragazza.》
《E la vieni a cercare a quest'ora? E per di più con tua sorella? Mah comunque le ballerine arrivano alle 21:30 lo sai bene.》
《Cazzo Jack non voglio una delle tue spogliarelliste cerco una ragazza che era qui qualche minuto fa》
《Beh qui non è entrato nessuno》 si abbassa ad allacciarsi il grosso stivale nero ed io inizio ad imprecare.
《Calmati Kevin starà bene, magari hai sentito male》
《No Phoebe ho sentito benissimo la voce di un ragazzo che diceva "la tua bambolina ora è mia"》
《Aspettate un attimo》
Jack si rialza con un sigaro in bocca
《Ora che ci penso effettivamente è entrata qui una nanetta circa quindici minuti fà cercava qualcuno》
《Cosa? Descrivimela Jack》
《Ragazzo non l ho osservata chissà come. Era una ragazzina più o meno della tua età molto bassa circa un metro e cinquantotto  o un metro e sessanta massimo. Capelli lunghi raccolti in una coda neri o castani insomma era mora, un paio di converse nere dei pantaloni scuri e una maglietta con scritto CANADA》
《Cazzo Phoebe è lei è dov'è andata?》
《E io che ne so è andata via senza dire nulla》

Ci precipitamo fuori 《Kevin dobbiamo chiamare la polizia》
《Aspettate ragazzi non andate subito in panico cerchiamola qui intorno》 Jack cerca di farci rilassare, ma il mio cuore invece di calmarsi impazzisce ancora di più.
《L'hanno rapita!》sussurro.
Jack ride di gusto
《Che parolone ragazzo non essere esagerato sarà da qualche parte qua vicino magari si starà facendo un tatuaggio》 dice indicandomi il negozio di tatuaggi difronte.
《Kevin guarda laggiù sembra la macchina di Eva》 mia sorella ha ragione è senza pensarci due volte corriamo verso la macchina. La raggiungo per primo e subito apro lo sportello. Sul sedile posteriore ci sono i cellulari spenti di Eva e di Phoebe "merda"
《Phoebe cazzo chiama la polizia》 prende subito il mio cellulare è inizia a telefonare. Non riesco a respirare guardo mia sorella che parla agitata gesticolando come una matta. Jack mi poggia la mano sulla spalla
《Andrà tutto bene ragazzo.》
Una lacrima riga il mio viso e quando sto per asciugarla noto il Pandora della mia ragazza a terra rotto. Cerco di prenderlo ma Jack mi ferma 《lasciami è di Eva》
《Ne sei sicuro?》
《Certo lo riconoscerei tra un milione è il suo》
《Allora è meglio non toccarlo, magari ci sono le impronte del rapitore》 ha ragione.

È passata un'ora di lei nessuna traccia i poliziotti hanno cominciato a cercarla ovunque ed è stata avvertita anche la sua famiglia. Io e mia sorella siamo ancora al Black Heart e nel frattempo ci hanno raggiunto 2 pattuglie, Lee e mio padre, Phoebe continua a piangere tra le braccia di Lee ed io sono distrutto. Mi sento come se il mondo mi fosse cascato addosso non riesco a pensare lucidamente, tra l'altro mi sento in colpa non so il perché, ma è così mi sento una vera merda.

Vedo arrivare i genitori di Eva, che fin'ora sono stati al dipartimento, la madre piange a dirotto e il padre è nero in viso dalla rabbia e punta dritto verso di me.
《Piccolo bastardo io ti ammazzo con le mie mani.》 Si avvicina e mi prende per il colletto della camicia e mi scaraventa su una macchina della polizia, decido di non difendermi non ne ho le forze, mi sento debole e per un attimo vedo anche  tutto sfocato sento solo delle voci anzi urla che rimbombano nella mia testa poi il nulla.

Voglio solo te #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora