Capitolo 8

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EVA

Sono in bagno a truccarmi oggi devo proprio riuscire a parlare con Nora devo capire cosa le stà succedendo o meglio se è per colpa mia che si comporta così.
《Tesoro sbrigati se vuoi un passaggio a scuola.》
《Arrivo mamma.》

Arrivo giusto in tempo per la lezione devo imparare ad alzarmi presto, non posso continuare così.
Entro in classe e Liam mi fa segno di andare a sedermi vicino a lui.
《Straniera sempre in ritardo ti ho tenuto il posto.》
《Grazie Liam.》
La professoressa inizia a spiegare e mi immergo nello studio.

Dopo quattro ore finalmente un pò di pace, così mi dirigo in mensa e vedo uscire Nora dal bagno dei ragazzi, ma è normale questa ragazza?
《Nora aspetta devo parlarti.》 La raggiungo subito.
《Quante cazzo di Eva ci sono in questa scuola?》 Esclama lei.
《Non lo so perchè qual'è il problema?》
《Nessuno allora dimmi.》
《Nora parla chiaro cosa ti sta succedendo? Sembri tranquilla ma appena arrivo io cambi diventi nervosa e mi eviti.》
《Ma che dici? Ti sbagli è un periodo particolare che non riguarda te ora devo andare ciao.》
《Ma non vieni in mensa?》
《Oggi no sono stanca ciao.》
Ma sono pazza io? O lei? Buu!!
《Bambolina cosa guardi?》
OH NO KEVIN!
Calmati Eva, calmati Eva.
《Ti va di venire in un posto con me?》
《Va bene certo.》
Ma che cavolo perchè sono così stupida non dovrei seguirlo e invece sono già in macchina con lui...

Mi tremano le gambe, sento il cuore uscire fuori dal petto, non posso farcela...
《Eva siamo arrivati scendi o no?》
《Ehm si scusa.》
Siamo fermi davanti ad una casa bianca.
《Vieni.》
Mi ha preso la mano? Oh no la mia è  sudatissima mi succede sempre quando sono agitata che figuraccia.
《Dove siamo?》
Kevin apre la porta, ma che succede?
《Forza entra.》
《Kevin ti ho chiesto dove siamo?》
《Stai tranquilla non ho intenzione di ucciderti e nascondere il cadavere, è solo la casa dei miei nonni.》
《Oh ok.》
Entriamo in casa e noto che ci sono scarpe, vestiti e cd ovunque, mi volto e vedo Kevin con una sigaretta in mano.
《Tu fumi? Ne vuoi una?》
《Eh no grazie ho provato una volta e mi è bastata.》
Si toglie le scarpe, la maglia e si stende sul divano.
《Kevin dove sono i tuoi nonni?》
《Mio nonno è morto da due anni e mia nonna lo ha raggiunto sei mesi fa.》
《Oh mio Dio, scusa non lo sapevo.》
《Tranquilla, mi piace stare qua, mi rilassa, loro erano persone stupende.》
Osservo Kevin ha gli occhi lucidi ed io sono in totale imbarazzo perciò sto zitta e mi siedo sulla poltrona, sinceramente non so cosa dire. Lui finisce la sigaretta e si rivolge di nuovo a me.
《Ti va un panino?》
《Si grazie.》

Ci spostiamo in cucina e vedo che è molto in ordine a differenza del soggiorno. Mi piace qui, mi piace questa cucina, mi piace questa casa, mi piace Kevin.
Sto praticamente saltando le ore di lezione di oggi pomeriggio, ma non me ne importa nulla.
《A cosa pensi bambolina?》
《A te!》 Cavolo l'ho detto senza pensarci, che cretina.
Mi guarda sorpreso ed io sono rossa, sicuro rossa come un pomodoro anzi no cosa c'è di più rosso?? forse il ketchup? No anzi più rossa.
《Ma come, non stai con quella specie di mio fratello?》
《Cosa? No, no io e Liam siamo solo amici e basta.》
Ok ho detto quest'ultima frase balbettando, che figura di merda.
Mi guarda confuso, poi mi sorride, ed io credo che sto per svenire, meglio cambiare argomento.
《Come mai tu e Liam non andate d'accordo?》
《È una storia lunga...》
《Beh io un pò di tempo c'è l'ho se vuoi raccontamela.》
《Vieni andiamo sul letto.》
Mi porta al piano di sopra in una stanza con le pareti blu, un grande letto matrimoniale, un computer portatile su una scrivania anch'essa blu, e noto dei fogli attaccati alla parete vicino l'armadio. A tutti i fogli ci sono tigri, su uno una tigre che dorme, su un altro invece una che mangia da una ciotola, che strano!una tigre su un divano che guarda la tv e un'altra che salta in un cerchio e quello disegnato intorno sembra un circo credo. Mi viene da ridere.
《Bambolina vieni a stenderti qui, non fare caso ai disegni da piccolo ero fissato con le tigri.》

Lo raggiungo e mi stendo accanto a lui con le braccia intorno alla mia vita, le sue invece le ha sotto la nuca. Restiamo un pò in silenzio.
《Questa era la mia camera, quando i nonni erano in vita io ero sempre qui con loro così decisero di liberarmi una stanza e comprarono il letto e tutto il resto. Ricordo ancora quando aiutai mio nonno a dipingere queste pareti.》
Si fermò un attimo con lo sguardo fisso verso  il lampadario a forma di pesce e poi continua.
《Erano molto buoni con me, lo erano anche con Phoebe e Liam, ci invitavano sempre a pranzo e a cena, giocavamo insieme, andavamo a pesca, facevamo gite insomma la mia vita erano loro. Poi un giorno scoprimmo la brutta malattia del nonno e in nove mesi lo portò via da noi, e la nonna morì d'infarto sei mesi fa, penso che una parte di me è andata via con loro.》
《Mi dispiace molto Kevin non sei obbligato a parlarmene se non vuoi.》 Una lacrima mi riga il viso, e prontamente Kevin l'asciuga con il pollice.
《Non volevo rattristarti scusa.》
《Ma no è bello che ti sei confidato con me.》
《Per quanto riguarda Liam, beh lui è un coglione.》
《Mi spieghi perchè continui ad insultarlo?》
《Eravamo una famiglia perfetta Eva, eravamo felici. Poi il giorno del mio dodicesimo compleanno decisi di andare in ufficio all'azienda di mio padre, non bussai alla porta insomma ero il figlio non avevo bisogno di bussare giusto? A volte penso che sarebbe stato meglio non entrare e tornare a casa. Comunque ormai è tardi per ripensarci.》

Notai che Kevin tremava così appoggiai la testa sul suo petto e lui mi circondò con le sue braccia e continuò a parlare.
《Entrai e vidi mio padre annusare una polverina bianca sulla sua scrivania, non pensai subito alla droga, insomma non credevo possibile che mio padre sniffasse cocaina, ma quello che mi sconvolse è che sulle sue gambe c'era una donna completamente nuda, che non era mia madre. Cazzo si baciavano, molto probabilmente avevano scopato. Ad un tratto mio padre si accorse di me ed io iniziai a urlare parole poco carine alla bionda, la chiamai puttana e l'insultai parecchio insomma era la prima volta che dicevo parolacce e poi chiamai mio padre bastardo drogato.》

Si alzó dal letto, cominciò ad andare avanti e dietro con le mani tra i capelli.
《Cazzo Eva mio padre per me era un eroe, tornai a casa e dissi tutto alla mamma, e vuoi sapere l'ultima? Lei lo sapeva, mi disse che stava con papà per noi, per i figli ci pensi? Quel giorno presi la mia  torta di compleanno e la buttai a terra, restai tre giorni chiuso nella mia stanza, parlavo solo con Phoebe, perchè era lei che mi portava da bere e da mangiare. Quando mi decisi ad uscire mamma mi abbracciò forte e mi disse che mi amava. Da allora cambiò tutto papà non mi parlava quasi mai, stava tutto il tempo con Liam, usciva con lui, comprava i giochi a lui insomma magicamente diventò il figlio perfetto, e mentre lui crescendo studiava e si vestiva per bene io facevo il contrario, tatuaggi, piercing e avevo brutti voti a scuola.》
La suoneria del mio telefono ci interruppe e mi affrettai a rispondere.
《Ciao Liam dimmi...》
Guardai Kevin e notai subito il suo sguardo, era furioso.

Voglio solo te #wattys2019Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum