Capitolo 29

4.2K 184 10
                                    

KEVIN

Stamattina ho già spento la sveglia tre volte non sono riuscito a dormire per niente, ho passato una notte da schifo, mi ero abituato all'idea di diventare padre, amavo già quel bambino con tutto me stesso, ero pronto a cambiare pannolini, a preparare pappine e a passare interi pomeriggi al parco giochi, ora tutto questo non sarà possibile, dovrei sentirmi sollevato e invece sono distrutto, mi sento una merda. Maledetta Nora come ha potuto farmi questo, io già non la sopportavo, ma ora la odio con tutto me stesso. La cosa positiva della mia vita adesso è la mia bambolina, e non vedo l'ora di passare con lei tutto il tempo.

《Avanti alzati pigrone.》 Phoebe irrompe nella mia stanza come un uragano e come sempre senza bussare.
《Zi Kevi zi Kevi.》 Ecco la mia principessa che come tutte le mattine si fionda nel mio letto per essere coccolata, ma questa mattina ho bisogno io di coccole, la mia nipotina sembra proprio che lo sappia, e mi riempie di teneri baci e carezze con le sue piccole manine. Mi sono sempre chiesto come fanno ad essere tutti belli attivi in questa casa così presto, io mi sento in coma anche se ho gli occhi aperti.
Nei film vedi le persone che al mattino fanno un sacco di cose: doccia, colazione, sistemano la camera e magari fanno anche una ripassatina dei compiti, io è già tanto che riesco a vestirmi e ad arrivare a scuola in tempo. Certe mattine è proprio un'impresa tanto da meritarmi un applauso.

《Kevin che ci fai ancora a letto? È tardi alzati.》
《Non rompere.》
Mio padre pensa che io l'abbia perdonato solo perché quella volta mi sono confidato con lui riguardo la storia di Peter, ma si sbaglia di grosso.
《Senti ragazzino ora basta devi cambiare assolutamente i toni con me.》
Certo come no! Non lo rispondo e faccio una smorfia ad Alyssa che è ancora nel mio letto.
《Phoebe prendi Alyssa e andate di sotto devo fare due chiacchiere con tuo fratello.》
《Non ho niente da dirti.》
Mi alzo dal letto ed inizio a vestirmi nel frattempo mia sorella con la piccola in braccio esce dalla mia camera chiudendosi la porta alle spalle.
《Kevin ascoltami per favore solo cinque minuti.》
Resto in silenzio e mi sdraio sul letto con le mani sotto la nuca e guardo il soffitto nella speranza che questi cinque minuti passino in fretta.
《Figliolo lo so che ho sbagliato e sono sempre stato troppo orgoglioso per ammetterlo almeno a voce alta. Ho sbagliato con te, con tua madre e anche con Phoebe.》 Non ci credo che mi stia dicendo questo. Si avvicina e si siede sul mio letto.
《Sono stato un pessimo padre me ne rendo conto, ma vi ho sempre amati voi siete la mia vita. Kevin mi si spezza il cuore ogni volta che mi eviti, ogni volta che non rispondi alle mie telefonate credimi mi stai uccidendo.》
Scatto subito in piedi ma come si permette a dire queste stronzate.

《Ah io ti starei uccidendo? Ed io come pensi che sia stato tutto questo tempo con un padre assente, drogato e puttaniere hai messo le corna alla mamma, magari lo fai ancora adesso, magari ho qualche fratello o sorella di cui non ne so l'esistenza. Devo dire che quel giorno è stato  proprio un compleanno fantastico te lo ricordi papà?》

Mi giro a guardarlo e per la prima volta in vita mia lo vedo piangere ed io non mi sento bene come speravo.
《Kevin è da quel giorno che non tocco più la droga non fumo nemmeno più una sigaretta te lo giuro, è stato un periodo difficile per me ero stressato, avevamo problemi economici e rischiavo di perdere il lavoro, l'azienda, tutto capisci?》
《No non capisco, ma non mi sembra un buon motivo per drogarti e per buttarti tra le cosce di un'altra.》
Mio padre si alza e viene verso di me.
《Lo so, lo so ho sbagliato.》

Si mette le mani tra i capelli non lo avevo mai visto in quelle condizioni.
《Tua madre voleva lasciarmi. È stato allora che ho avuto una paura tremenda, non volevo perderla, da allora ho fatto di tutto per riconquistarla e giuro che non ho più  toccato nessuna donna a parte lei. Io l'amo più della mia stessa vita.》
Continua a piangere e a stento trattengo le lacrime, non si era mai aperto così con me e non avrei mai creduto che un giorno potesse farlo. Resto in silenzio a fissarlo solo ora mi rendo conto di quanto possa aver sofferto anche lui.
《Ti prego perdonami figlio mio io ti voglio bene nello stesso identico modo in cui ne voglio a Liam e Phoebe, anche se non te l'ho mai dimostrato, ti prego dammi un altra possibilità.》
Sta singhiozzando come un bambino ed io non volevo questo, mi avvicino lentamente a lui e lo abbraccio. Lo sento irrigidirsi ma subito ricambia il mio abbraccio e mi stringe forte a sè.
《Ti voglio bene figlio mio.》
《Anch'io papà.》 E lo sento sospirare.

Voglio solo te #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora