7. Non Ho Il Coraggio

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Che ne dite, facciamo un applauso alla mamma di Axel e Patch? Si? Perché davvero, wow... ok serie adesso :)


A pranzo la tensione fra Luke e Marika si tagliava col coltello, Cameron aveva riferito a Fla tutte le domande che gli avevano fatto e io pensavo a come non far notare la mia mancanza ad Axel, mentre fingevo con lui che tutto andasse bene, che quell'incubo non esistesse.

"Calum mi devi fare un favore"mi misi affianco a lui sul divano, sembrava preso dalla tv.

"Del tipo?"

"Devi distrarre Axel per favore"

"Perché?" mi guardò annoiato.

"Devo fare una cosa e lui non deve saperlo, ma non chiedermi cosa per favore, niente di pericoloso tranquillo."

"Va bene e come lo distraggo?" alzò gli occhi a cielo prima di posarli di nuovo sul film.

"Non so, chiedigli di mostrarti la moto, di aiutarti con nuove armi, roba da ragazzi!" gesticolavo.

"Vada per la moto, così ci toccherà andare nei sotterranei"

"NO!"

"Come no?" sembrava confuso, ma era nei sotterranei che dovevo andare io.

"Le armi vi porteranno via molto tempo e lui è geloso della sua Harley" buttai lì.

"Ok..." mi guardava strano.

"Dammi dieci minuti per finire il film"

"Grazie e oh, un'ora dovrebbe bastare"

"Un'ora, Mar?!"

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Realizzai solo mentre andavo verso l'ascensore che non potevo affrontare Patch da sola dopo l'incubo ma non sapevo se lui si sarebbe fidato se con me avessi portato Fla o Marika. Mi era rimasta una sola carta da giocare.

"Ciao Mar!"

Maira e Mary erano nella sala computer al quarto piano come sempre. Lo sapevo dal primo giorno ma in realtà non ero ancora riuscita a trovare il coraggio di parlare con loro.

"Mi siete mancate" abbracciai prima Mary, era il sole quella ragazza, anche in momenti oscuri come quelli.

Maira aveva gli occhi spenti. Doveva essere stato difficile tornare nell'Altra Dimensione senza poteri e soprattutto con Patch nelle prigioni da traditore.

"Hey Maira"

"Ciao" mi diede un abbraccio veloce, ma fu più debole di quello di Mary.

"C'è una stanza dove possiamo parlare in privato?"

Capirono subito l'argomento della chiacchierata e, una volta nella loro camera, spiegai perché ero lì e della situazione con Patch.

"Davvero credi che non meriti di rimanere lì? Vorrei ricordarti che ha tradito tutti noi" Maira lo disse piatto, senza tono, senza emozione.

"Patch è sempre stato contro il Consiglio e voi due lo sapete meglio di chiunque altro, io davvero non ne capisco il senso..."

"Be', nemmeno io!" Maira mi bloccò alzando la voce.

"So che ti ha ferita e delusa, anche io lo sono, insomma vorrei ricordarvi che sono stata io a strappare le ali a quell'Angelo, che sono stata io a essere messa KO proprio da Patch a tradimento, che adesso tutta questa responsabilità è sulle mie spalle" le ricordai.

"Mar ha ragione, dobbiamo capire meglio" Mary era d'accordo con me.

"E scusami se non sono venuta da voi prima, ma la verità è che un po' non ne avevo il coraggio e un po' ho pensato che sarebbe stato meglio per voi, perché era un argomento delicato e volevate i vostri spazi per pensare. Ma stiamo per andare in guerra Maira, ho realizzato che potrei morire anche domani senza sapere la verità e non lo merito. E sinceramente nemmeno voi."

Maira guardò prima Mary e poi a terra. Sapeva che avevo ragione ma forse non voleva vedere Patch.

"Dovreste andare solo voi due. Meno persone si muovono, minore è la possibilità di essere scoperte" concluse Mary.

"Perché vuoi che venga con te?" mi chiese in fine Maira, prima di accettare.

"Sinceramente? Non so se Patch si fida ciecamente di me, ho bisogno di qualcuno a lui molto caro che non sia Axel. Adesso io non so cosa ci sia fra te e Patch ma sento che c'è qualcosa di profondo"

I suoi occhi cambiarono, erano di nuovo scintillanti e pieni di emozione come quando l'avevo conosciuta.

"Va bene"

Non disse altro, prima di infilarsi la giacca e seguirmi nei sotterranei.

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Non fu facile evitare tutte le guardie che il padre di Axel e Patch aveva aggiunto, per di più c'erano quelle davanti alla porta della cella/garage che non potevano non vederci.

"Ho portato questa" Maira mi fece vedere una specie di bomba a mano "l'ha fatta Mary, è un sonnifero veloce. Mettiti la maglietta davanti al naso e alla bocca e prova a non respirarla"

La sua idea andò a buon fine, le tre guardie caddero a terra addormentate.

"Adesso ci toccherà rapirlo lo sai vero?"

Effettivamente a questo non ci avevo ancora pensato.

Quando entrammo però, Patch aveva capito che qualcosa non andava ed era al centro della stanza, ci fissava.

"Complimenti Mar, davvero un colpo basso" mi disse con la voce profonda, di chi non ha parlato un granché negli ultimi giorni.

Dannazione, era conciato anche peggio di come l'avevo visto l'ultima volta. La barba era cresciuta ancora e le ore di sonno perso si erano accumulate. Potevo capire che il signor Cipriano volesse dargli una lezione, ma Patch sembrava ad un passo dal diventare pazzo e lo trovavo crudele.

"Patch..." Maira era diventata un cumulo di emozioni represse che stava per esplodere, forse avrei dovuto prepararla meglio alle condizioni di Patch.

"Ciao guerriera" lui sorrise piano e lei si buttò fra le sue braccia.

Mi si strinse il cuore e poi lo capii: loro si amavano ma, al contrario mio e di Axel, avevano messo prima la causa della loro relazione.

Patch mi guardò con gratitudine e io mi sentii doppiamente una merda, avrei dovuto portare Maira quaggiù dal principio ed evitare tutti quei problemi con Axel.

"Dio mio, non riesco proprio ad odiarti" disse piano Maira ma la cella era silenziosa e io sentii.

"Mi dispiace interrompere, ma credo sia meglio andarcene di qui, prima che suo padre imprigioni anche noi due"

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Dopo mezz'ora eravamo in un campo di grano fuori portata sia per uno schieramento che per l'altro, eravamo al confine con le campagne. Pensai che a quell'ora Axel doveva aver notato la mia assenza e pregai che non avesse fatto stupidaggini e fosse rimasto ad aspettarmi all'attico. Confidai in Calum.

Ci sedemmo fra le spighe, in qualche modo avevamo un po' di privacy. soprattutto loro due che si erano scambiati dei baci, mettendomi molto a disagio e facendomi sentire ancora peggio nei confronti del mio ragazzo.

"Credo che si arrivato il momento delle spiegazioni" concluse Patch e io alzai un sopracciglio.

"Innanzitutto voglio scusarmi per i miei modi dell'altra volta Mar"

"Figurati, quello che ti sta facendo tuo padre è assurdo"

Lui sorrise "Una volta che diventi un traditore, sarai visto come tale per sempre. Angeli e Demoni non sanno cosa sia il perdono o il cambiamento"

"E con questa frecciatina cosa stai insinuando?" domandai confusa.

"Che tutti mi vedono come un traditore, dal momento che sono un Angelo Caduto, quindi è stato facile credere che io avessi tradito anche il mio esercito di ribelli"

"Allora mi confermi che dietro le tue azioni c'è una buona causa?"

"Non per buttare fango su altre persone, ma non è da me che vi dovete guardare le spalle"

Accademia delle Creature 2Where stories live. Discover now