XLI - TODESURTEIL

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Todesurteil significa "Condanna a morte" in Tedesco.

ALEXANDER

L'aria del pomeriggio mi colpì il viso come una scarica d'acqua gelata, bagnandomi il naso già umido e i baffi sottili ma rigidi.
Le gambe umane non mi avrebbero mai permesso di raggiungere Hanya in tempo, perciò avevo dovuto concedere la mia più totale fiducia all'olfatto e alle quattro zampe.
Il mio lato animale non mi aveva mai deluso, ed era stato il primo a mostrare attrazione per quella giovane ragazza dai lunghi capelli neri e gli occhi nocciola, così prepotente e sfrontata ma allo stesso tempo così attraente e interessante.
Per questo motivo feci totalmente affidamento sul felino nero e massiccio che procedeva spedito verso la direzione che Hanya aveva espresso mentalmente.

Talvolta una zampa cedeva su un dislivello del terreno, provocandomi una scossa di dolore che sempre ignoravo, continuando a correre veloce più che mai.
L'aria si fece più umida man mano che mi avvicinavo al lago, e l'odore del bosco si mischiò con quello della purezza dell'acqua.
Un vento leggero si alzò non appena abbandonai il bosco e iniziai a correre a metà tra questo e il fiume, che procedeva spedito senza curarsi minimamente del fatto che, qualche chilometro più in fondo, una giovane ragazza aveva bisogno di aiuto.
Il mio aiuto.

L'unico rumore che sentivo in quel momento era quello delle grosse zampe che pestavano sul terreno sempre più velocemente, mentre il cuore mi batteva all'impazzata e la stanchezza iniziava a farsi sentire con i muscoli intorpiditi e il fiatone pesante.

Stai bene?

Chiesi mentalmente, dedicando una percentuale di forza residua ad Hanya.
Nel mio stato animale, l'intensità mentale che condividevo con lei era strabiliante, ma non tanto quanto ormai notavo nel mio stato umano.
In quella condizione, ormai potevo avvertire persino il suo stato d'animo o se qualcuno aveva qualche tipo di contatto con lei.

Per questo motivo, la mia seconda ragione per cui correvo così velocemente era per spaccare il naso a Simon.
Sapevo benissimo che l'aveva baciata, e sapevo benissimo che Hanya aveva pensato a me in quel momento.
Questo poteva bastarmi per lasciar perdere tutto, ma il modo in cui sentivo Hanya mia era talmente particolare che non pensavo di poterlo mai più provare in tutta la mia vita.
Sapevo in qualche modo che lei mi apparteneva.
Probabilmente, pensai, è solo il marchio del Band Der Seelen che mi fa ragionare così, ma dopo quella notte tutto in me continuava a urlare che lei era mia.
Mia e di nessun'altro.

Sto bene. Ti sto aspettando nel posto che ti ho detto.

Arrivo.

Continuai a correre, aumentando o diminuendo la velocità a seconda della zona in cui correvo.
Alle volte dovevo rallentare e provare ad annusare l'aria, per cercare di scorgere l'odore fruttato dei capelli di Hanya o l'odore di merda della faccia di Taylor o di Albert.

Non sentii niente per chilometri e chilometri, ma proseguii mentre il sole pian piano cambiava posizione, rivelando il lento proseguire delle ore che segnavano l'avvicinarsi dell'orario stabilito.
Dovevo sbrigarmi, o probabilmente non avrei potuto salvare uno o più membri del mio branco.

Fortunatamente, dopo qualche altro chilometro di corsa, riuscii a intravedere un capanno di legno parecchio malandato, e di fronte ad esso un'esile figura diventava sempre più grande man mano che mi avvicinavo.
Nelle narici si insinuò con prepotenza il profumo fruttato che tanto stavo cercando, e non appena arrivai di fronte ad Hanya, alzai lo sguardo su di lei per un breve momento, prima di guardarmi intorno.

<<Forse è meglio che ti trasformi, Alex.>> Allungò le mani e mi porse dei vestiti. <<Questi sono per te. Taylor sapeva che per arrivare in tempo ti saresti trasformato.>>

Werewolf Hanya- L'Alfa dei lupi solitari.Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang