Capitolo 72

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Sinu tornò nella stanza dieci minuti dopo ed informò Lauren che Camila si era addormentata senza problemi.

"Le hanno detto di contare all'indietro partendo da dieci dopo averle iniettato l'anestetico." Disse ridendo mentre prendeva un'altra sedia per potersi sedere accanto a Lauren. "È arrivata solo a nove prima di addormentarsi."

"Seriamente?" Chiese Lauren divertita. "Wow, ci ha messo poco" Continuò ridendo.

"Sai, non eri obbligata a venire qui oggi." Disse Sinu sorridendo. "So quanto possa essere noioso stare qui ad aspettare. Non c'è molto da fare."

"Non mi dispiace." Rispose Lauren sinceramente appoggiando di nuovo il libro di Camila sul tavolino. "Se fossi rimasta a casa la preoccupazione non se ne sarebbe comunque andata. Inoltre," Disse incontrando lo sguardo di Sinu. "Qualcuno deve farti compagnia giusto?"

Sinu appoggiò una mano su quella di Lauren e la strinse, grata per la sua gentilezza.

"Posso chiederti una cosa?" Chiese Lauren timidamente, incerta se stesse sorpassando qualche tipo di limite aprendosi su questo particolare argomento.

"Certo." Disse Sinu. "Puoi chiedermi qualsiasi cosa."
"Com'era Camz all'inizio?" Chiese Lauren. "Voglio dire, non appena svegliata.."

"Dopo l'incidente?" Chiese Sinu e Lauren annuì. "Perché lo chiedi?"

"È che..lei non si ricorda e io sono sempre rimasta curiosa." Le disse Lauren sinceramente. "Lei è cambiata così tanto in questo poco tempo che la conosco, ma immagino che il cambiamento sia abissale rispetto ad allora."

"Tu e Dinah non ne avete parlato?" Chiese Sinu con un leggero tono di sorpresa, immaginando che la migliore amica di Camila fosse stata la seconda fonte di informazioni dopo sua figlia.

"A Dinah non piace parlarne e non voglio spingerla a farlo se per lei è difficile." Spiegò Lauren.

"Beh." Iniziò Sinu. "Non era mia figlia, non allora, non subito dopo." Ammise. "Ci sono voluti mesi prima che iniziassi a vedere anche solo una remota sembianza della Camila che conoscevo e amavo."

"Si ricordava di quello che le era successo?" Chiese Lauren.

"No. C'è voluto un sacco di tempo." Rispose Sinu. "La prima settimana dopo che si è svegliata non faceva molto." Disse Sinu e Lauren con uno sguardo pensieroso. "Non diceva una singola parola, stava solo sdraiata a letto a guardare il soffitto. L'unico movimento che faceva era spostare la testa da un lato all'altro e occasionalmente alzava la sua mano destra, senza un motivo particolare. Era come se stesse cercando di capire cosa fosse."
"Ti riconosceva?" Chiese Lauren.

"No, non credo." Ammise Sinu tristemente. "Mi guardava e non c'era niente, nessuna reazione. Le parlavo e lei mi fissava con aria vuota. Non so dove fosse allora ma non era qui. Era da qualche altra parte."

Sinu si fermò per un momento per pensare a quei giorni, quando rimaneva seduta accanto al letto di Camila per ore, quando la salute della figlia era la sua unica preoccupazione.

"Erano passati circa dieci giorni da quando si era svegliata, io ero seduta accanto al suo letto mentre come al solito le parlavo e lei mi guardava con un'espressione distaccata sul suo viso, alla fine però ha detto qualcosa." Disse. "Ha detto 'Mami?' Tutto qui, solo una parola ed era così bassa che a momenti non la sentivo."

"Immagino che tu non potessi crederci." Commentò Lauren sorridendo.

"Sono scoppiata a piangere." Disse Sinu, i suoi occhi si inumidirono al ricordo. "Era passato così tanto da quando avevo sentito la sua voce e tutti i dottori ci avevano avvertito che probabilmente sono sarebbe più riuscita a parlare. Ci avevano detto che probabilmente aveva avuto un danno irreversibile al cervello. La loro previsione più ottimistica era che sarebbe dovuta rimanere su una sedia a rotelle, incapace di fare qualsiasi cosa per sé stessa. Mi ricordo quando me l'hanno detto. Ho pensato che se questa era la loro migliore previsione allora avrei preferito che fosse morta."

Trials And Tribulations - Traduzione ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora