Un finale vero

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La prima cosa che bisogna sapere di Aaron King è che un uomo dai molti talenti. Oltre ad essere uno Stoccafisso incallito e ad avere la capacità di mostrare una sola espressione al giorno, il gemello burbero di questa famiglia ha ricevuto in dono da Madre Natura l'abilità di trasformare Sasha Porter - custode di cuori di giorno e ragazza fredda e priva di libido di notte - in una specie di polipo che si aggroviglia al suo corpo.

Patetico, veramente patetico.

Ma, non posso negarlo, anche eccitante.

Se non fosse per il fatto che io faccio pena in queste cose, e non lo dico solo per sembrare la timida ragazza vergine indifesa che non ha mai sperimentato le gioie del sesso. Tutto nella mia vita sono stata tranne che timida, è più che altro un dato di fatto.  Non avendo mai avuto a che fare con esseri umani dotati del cromosoma XY se non per questioni più particolare, la mia conoscenza in campo amoroso si limita ai libri che ho letto e i film che ho visto. Che, per la cronaca, non mi sono piaciuti neanche. Non sono una di quelle che si mette a piangere quando sente "Jack, insegnami a volare!". A dire il vero quelle scene mi hanno più che altro fatta ridere.

E credo che da ciò si possano dedurre parecchie cose sul mio conto. Perciò non c'è da sorprendersi se, quando io e Aaron piombiamo sul morbido e accogliente materasso del letto a baldacchino, io scoppi in una fragorosa risata. Che Dio abbia pietà di me, non sono per niente brava in simili contesti! <<Sasha Porter>> mi avverte lui, sdraiato sopra di me <<non credo ci sia nulla da ridere al momento.>>

<<Hai ragione, hai ragione>> ammetto, ma mi sfugge un'altra risatina nasale. <<Ti prego, dimmi almeno che dalla tua bocca non usciranno frasi come "tesoro, sei così stretta" o "oh piccola, tu sì che sai come farmi eccitare".>>

Le sue sopracciglia si aggrottano. <<Che razza di uomo direbbe frasi simili?>>

Mi stringo nelle spalle. <<Non lo so, le leggo sempre nei libri, e mi fanno morire dalle risate. Anche se, non lo nego, non credo si adattino a uno stoccafisso come te>> aggiungo, giocherellando col colletto della sua felpa. <<Ti immagino più uno di quelli che inizia a grugnire come un maiale.>>

<<Sasha, ti prego>> mi supplica lui, nonostante le sue spalle stiano trattenendo a sua volta le risate. <<Dovrebbe essere un momento romantico, non trovi? Sottolineare la mia somiglianza con un maiale rende tutto decisamente più squallido.>>

<<Lo so, lo so>> annuisco. <<Cosa dovrei dire, in questi casi? Fammi pensare.>> Ci rifletto su un attimo, e poi, prendendo un grosso respiro, cerco di usare la mia voce più sensuale: <<"Forza, dolcezza, cavalcami come se tu fossi un surfista e io fossi la tua onda".>>

Le guance di Aaron si gonfiano per trattenere una risata che, ahimè, è impossibile da contenere. La sua testa ricade sul soffice cuscino sopra cui sono poggiata, al lato destro del mio volto, mentre tutto il suo corpo trema scosso da questo momento di ilarità. <<Che ne dici se nessuno dei due dice nulla?>> propone alla fine.

<<Ma sarebbe noioso>> mi lamento. <<E che fine farebbero i commenti come "oh, piccolo, così, proprio lì" o come "ah, bambina, mi stai facendo volare in Paradiso".>>

<<Ti scongiuro, Sasha...>>

<<Okay, okay>> mi fermo un secondo. <<Un'ultima cosa, tu sei uno di quelli che finge di avercelo troppo grosso per indossare i preservativi solo perché vuole fare sesso non protetto? No, perché sia chiaro, in quel caso te lo strapperei a morsi.>>

<<Sasha...>>

<<Ehi, è tutta colpa di un preservativo bucato se ora io sono qui, e anche un po' dell'alcool>> ammetto, rammentando quel giorno quando mamma mi raccontò di come fosse rimasta incinta di me <<e forse anche delle droghe>> aggiungo poi, ricordando quanti spinelli fumasse il donatore di seme <<voglio solo essere previdente. Dare alla luce un'altra me solo perché tu ti consideri troppo superdotato per indossare un banale profilattico sarebbe oltraggioso.>>

La custode di cuori {COMPLETA} (IN REVISIONE)Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum