... Non Voglio Perderti Di Nuovo

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Ti staccasti da me dopo quei secondi meravigliosi, tenendo però le tue mani sul mio viso. Non avevi il coraggio di alzare lo sguardo, stavi pensando che forse non avresti mai dovuto fare un gesto simile, ma sapevo che in fondo avevi sempre sognato di farlo, come io del resto.

«Non vuoi parlarmi?» ti domandai io, vedendoti negare appena con la testa, allontanandoti da me: «E allora... Perché non mi rispondi?»
«...Volevo... Dirti perché... Me ne sono andata per questi tre anni...»
«Vuoi... Davvero dirmelo?»
«Devo dirtelo... Non posso più permettermi di tenerti una cosa segreta, soprattutto se riguarda te...» mi spiegasti tu, portandoti una mano al cuore e rialzando lo sguardo verso di me.

«Se non vuoi puoi anche non farlo...» ti ricordai io, avvicinandomi di nuovo a te, passando una mano tra i tuoi capelli mori.

«Non posso continuare a mentirti...» ammettesti tu, socchiudendo gli occhi e abbassando lo sguardo: «Sai che odio farlo... Ho sempre odiato mentire e non inizierò mai a farlo...»
«Io non ti impongo nulla... Sei libera...» ti ricordai io, asciugando le poche lacrime che ti erano rimaste sugli occhi.

«...Sono partita con i miei genitori, sono andata fuori Europa per andare a trovare i miei parenti e... E poi non sono riuscita a tornare indietro. Avevo troppi dubbi per la testa ed ero confusa, non comprendevo più chi io ero e perché lo ero... Avevo perso tutto quello che ritenevo parte di me. Essere Ladybug, essere una figlia, una nipote, un'amica, una migliore amica, un bersaglio, un nemico... Non riuscivo più a capire chi ero. Ho avuto bisogno di riflettere, di ripercorrere la mia vita passo dopo passo, giorno dopo giorno, anno dopo anno...» iniziasti tu, dandomi le spalle e iniziando a camminare lontano da me.

Ad un certo punto ti fermasti, e lì io rividi la ragazza che quel primo giorno di battaglia avevo riconosciuto come la mia unica vera compagna di battaglia. L'unica che, come me, teneva sulle spalle un segreto enorme, davvero enorme...

«Come l'acqua che scorre veloce nel suo letto... Come le foglie che in autunno vengono spostate dal vento... Come la neve che cade in inverno... Io, come loro, avevo uno scopo, ma non lo trovavo...»
«E poi... Perché sei tornata?» ti domandai ancora io, vedendoti saltare giù, raggiungendo le sponde del La Senna, sfiorando con la mano la superficie dell'acqua.

Io saltai subito dopo di te, rimanendo fermo al tuo fianco in silenzio, pronto ad ascoltare ogni parola che avresti pronunciato.

«Perché... Come potevo trovare il mio scopo se non nella mia città?»

Continuavi a guardare l'acqua che passava sulla tua mano, sorridendo tristemente a come forse molte immagini attraversavano la tua mente. Io invece, ti osservavo, rimanendo lì fermo a non interferire. Un pittore non va' mai disturbato quando pittura... E stessa cosa dovevo fare io: non dovevo disturbarti...

«E... Sei tornata solo per questo?»
«No...»

Dopo avermi risposto ti alzasti da terra, voltandoti verso di me, impedendomi di distogliere altrove lo sguardo. Quei tuoi occhi blu, come avevano sempre fatto, mi avevano catturato di nuovo, non lasciandomi alcuna via d'uscita.

«...Sono tornata perché... Non voglio mai più andarmene...»
«Ma non avevi detto che... Non capivi più chi eri?»
«...Adesso ho capito chi sono... Chi ero e chi sarò... So tutto ormai...» dicesti tu a bassa voce a pochissima distanza da me.

«Come puoi esserne così sicura?»
«Qual è la cosa più sincera dell'essere umano?»
«I sentimenti?»
«Esatto... E il mio cuore mi dice... che non avrei mai dovuto lasciare te...»
«Te lo dice solo adesso?»
«No... Sono io che l'ho ascoltato adesso...» mi rivelasti tu, prendendomi di nuovo il viso tra le mani.

«Perché l'hai ascoltato solo adesso?»
«Perché senza di te il mio cuore non batte forte... E io non riesco a sentirlo...»

Dopo avermi sussurrato quelle parole, avevi di nuovo poggiato le tue labbra sulle mie, zittendomi un'altra volta. Io però quella volta, seppur titubante, allungai le mani verso di te, stringendoti forte a me.
Di nuovo quell'immenso oceano di emozioni che mi prendeva in pieno, impedendomi di avere altri pensieri per la testa, cancellando ogni mio vecchio rimorso. Ho amato quel momento con tutto me stesso, mai dimenticando cosa tu avessi dimostrato in una sola notte, in quelle parole che ancora io comprendevo a pieno.
Ognuno sapeva chi era, ma quando ti saliva un dubbio potevi perdere completamente fiducia. Tu avevi avuto bisogno di tempo per tornare da me, ma io ti ho perdonata, come credo avresti fatto anche tu.

Amare una persona significa anche questo, saper perdonare ogni suo errore, anche se delle volte può essere anche grave...

Tu Sei La Mia Luna... - Miraculous Ladybug [One Shots Collection]Where stories live. Discover now