Ti Dirò...

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Forse avrei dovuto fare molte più cose per farti comprendere cosa volessi davvero. Mi sarei dovuto sporcare di più le mani, proteggerti per dimostrarti che ero in grado di farlo, restarti accanto fino alla fine di tutto. Ma non l'ho fatto.
Non ho fatto nulla di quello che ti ho promesso.

Tu che da un giorno all'altro ti sei allontana sempre di più, e poi, mi hai abbandonato, senza salutarmi o dirmi semplicemente addio.
Da un giorno ad un altro ti ho sempre aspettato lì, sul quel palazzo, quel palazzo dove abbiamo scambiato davvero tante parole.
Quel palazzo da dove avevamo quella vista meravigliosa, ma io non guardavo il panorama, ero troppo incantato da te.

Non sei stata l'unica ad abbandonarmi, anche una mia amica al collège mi ha lasciato solo, andandosene come se nulla fosse successo.
Tutt'ora non capisco che cosa ho sbagliato, almeno potevi dirmelo tu questo, spiegandomi perché ogni singola volta che incrociassi il tuo sguardo diventava cupo.

Avevo sempre sperato che saremo rimasti insieme per sempre, io e te, i due supereroi di Parigi.
Ma ormai, l'unico rimasto sono io. L'unico supereroe che protegge la città, scrutandola ogni notte da quel palazzo che ormai è diventata una seconda casa per me.
Non hai mai dimostrato quanto tu tenessi a me, io invece l'ho fatto in tutti i modi, ma tu continuavi a fare finta di niente.

Se vedessi com'è adesso la città non crederesti ai tuoi occhi. Non c'è più alcun problema, niente akuma, niente supercattivi, solo pace... E solitudine per me.
Vorrei tanto parlarti di tutto quello successo in questi tre anni, tutte quelle cose che ho da sempre tenuto nascoste volevo dirtele in faccia... Ma come posso se tu non sei qui?

Abbasso lo sguardo, ormai capendo che tu non tornerai più. Mi alzo in piedi e guardo un'ultima volta quel meraviglioso panorama. Do le spalle a tutto e apro le braccia, cadendo giù.
Forse adesso comprenderò cosa significa soffrire al massimo, sia mentalmente che fisicamente.

Stranamente dopo chissà quanti secondi non tocco terra, ma sento solo qualcosa che mi ha chiuso le braccia.

«Ehi che ma che?» mi domandai riaprendo gli occhi, puntando il mio sguardo sgranato sul filo che mi teneva le caviglie: «E questo da dove sbuca?»

Abbassai lo sguardo, non trovando nessuno a guardarmi o ridere di quello che mi era appena successo. Avevo di sicuro preso un filo dell'alta tensione...

«Non sei in vena di battute oggi micetto?»

Quella voce...
Alzai di nuovo lo guardo, sgranandolo subito dopo.

«L...Ladybug!»

Tu Sei La Mia Luna... - Miraculous Ladybug [One Shots Collection]Where stories live. Discover now