I suoi occhi fissavano quelli di lei. Azzurri, accesi, con il riflesso offuscato di ciò che aveva davanti, così come quando era stata scattata quella foto.
Non aveva chiesto il permesso ai genitori così come a nessun altro. Lui, personalmente, aveva fatto l'unica cosa che si era sentito in grado di fare: lasciare una foto di Marinette sul suo balcone, con una piccola ciotola accanto dove riporre l'incenso. Lei non era morta, di questo era certo, però era scomparsa e nessuno aveva più notizie di lei da mesi ormai. I suoi genitori ancora non perdevano la speranza, ma anche nei loro occhi si notava ormai la consapevolezza di dover accettare, un giorno o l'altro, che molto probabilmente la loro bambina non sarebbe più tornata a casa. Tornava lì di tanto in tanto, per farle "visita" e raccontarle un po' di cose, senza motivo di nascondere alcuna parte della sua vita.«... Alya e Nino mi hanno inventato al cinema di recente, ma... non me la sono sentita...» continuò a raccontare lui, ignaro della figura a pois nascosta dietro il camino che stava ascoltando tutto in religioso silenzio: «Sono sei mesi oggi, Marinette e... mi auguro solo che tu stia bene. Non so cosa ti ha spinta a prendere questa scelta senza avvertire nessuno, però... io...» cominciò a singhiozzare lui con accenni di lacrime, fregandosene della goccia che gli era caduta tra i capelli: «... Ti amo, Marinette.»
La ragazza fu costretta a portarsi una mano alla bocca. Non era stato un sogno, non aveva preso un abbaglio, Chat Noir, Adrien, si era appena confessato a lei, senza nemmeno saperlo.
«... Scusami se l'ho capito tardi... mi dispiace...»
“Adrien...”
«Non volevo... È stata tutta colpa mia...» crollò in lacrime lui, sforzandosi il più possibile per trattenere le urla che il suo cuore voleva buttare fuori.Nemmeno quando era scomparsa sua madre si era sentito così: distrutto. Come un vaso tenuto in esposizione e poi caduto per un urto improvviso, finito in pezzi. Con Ladybug le cose andavano sempre migliorando, però lei, da sola, non era più capace di incollarlo insieme, l'acqua non faceva che fuoriuscire e la sua tristezza finiva per divorarlo.
Poco dopo sentì altre gocce cadergli tra i capelli, ma non fece neanche in tempo ad aumentare il loro ritmo, che qualcosa si mise tra loro e la zazzera bionda del giovane supereroe.«... Cosa...?» si chiede poi lui, alzando lo sguardo e incrociando il tessuto impermeabile di un ombrello, nero.
«Ti ammalerai così...» commentò chi glielo stava reggendo, catturando così la completa attenzione del ragazzo: «... Ciao micetto.»
«Ladybug!» esclamò lui sobbalzando a terra, prima di tirarsi su e mettersi di fronte a lei, con il rossore in parte nascosto dalla maschera: «Cosa... ci fai qui?»
«Non posso venire anche io a... trovarla?» domandò la ragazza, ovviamente facendo riferimento alla sua cara amica.«A-Ah certo che puoi! So-solo che e-ecco io...» balbettò lui per quanto si sentiva imbarazzato, portandosi anche una mano dietro al collo quando, con la testa, cercava unicamente di formulare una frase di senso compiuto.
«Ehehe. Chaton, non ti preoccupare, sono arrivata adesso» mentì lei, trattenendosi dal sorridere quando lui tirò un profondo sospiro di sollievo.
Si era asciugata le lacrime in un attimo e subito dopo era corsa a raggiungerlo, pur di impedire che gli potesse venire qualsiasi cosa. Aveva fatto bene a seguirlo da casa, lo conosceva ormai, a momenti riusciva perfino a capire dove avesse intenzione di andare in base all'espressione. Non si era portata solo un ombrello, aveva anche un piccolo regalo per il suo adorato gattino.
«... Non te l'ho mai detto, ma... stai davvero bene con i capelli corti» commentò poi lui, facendola ritornare alla realtà oltre che arrossire.
«... Grazie» gli rispose con un sorriso imbarazzato distogliendo per un attimo lo sguardo, ma incrociando subito quello di lui quando tornò a guardarlo.
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Tu Sei La Mia Luna... - Miraculous Ladybug [One Shots Collection]
FanfictionQuesta raccolta di One-shot è una specie di sfogo personale. Quando vedo un immagine, fanart, su Miraculous penso "Ma perché diavolo non hanno fatto un episodio così?!" E quindi nasce tutto questo. Spero davvero che queste storie vi piacciano e buon...