Heart.

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Due settimane dopo.

La settimana migliore della mia vita.
Non avrei mai pensato che l'amore fosse una cosa così bella ed avvolgente.
Da piccolina sentivo spesso dire che l'amore rincoglionisce, e probabilmente era la verità.
Il cattivo umore non era ammesso, c'era spazio solo per risate e sorrisi.

"Lea tu sei troppo ordinata,te lo dico io" disse Paulo sedendosi sul divano di casa mia
"Ma che vuoi,sei tu che sei un tornado, ovunque passi crei casino" risposi sedendomi vicino a lui.

"Come scusa?" disse con un tono finto offeso,circondandomi le spalle con il braccio avvicinandomi di più a lui.
"Hai capito" risposi ridendo appena e appoggiando la testa sulla sua spalla.

"Aah! Questa ragazzina!" iniziò a farmi il solletico.

Fin da bambina ho sempre sofferto moltissimo il solletico, è una cosa più forte di me.

"Paulo! Stai fermo!" risi dimenandomi appena,cercando di allontanarlo,come risposta rise di più,continuando quella tortura,che fatta da lui, sembrava quasi piacevole.

Continuò per un paio di minuti,per finire con lui sopra di me,reggendosi sui gomiti e con i nostri visi vicini.

Aaah,quanto amo questi occhi verdi.

-

Si guardarono per qualche secondo profondamente​ negli occhi.

Si ricordava di quella sera,quando aveva visto gli occhi di Lea,quando aveva fatto quel viaggio all'interno di quel piccolo ma allo stesso tempo enorme inferno che teneva dentro.

Si ricordava di tutto quel buio.

Mentre ora era là a pochi centimetri dal suo bellissimo viso,con i suoi profondi occhi azzurri su di lui.

Sorrise vedendo che avevano una piccola luce,che il buio era sparito.

Portò una mano sulla sua guancia,accarezzandola,mentre il suo cuore minacciava di esplodere da un momento all'altro.

-

Era calato il silenzio.

Si sentiva solo il rumore dei nostri respiri e dei nostri cuori.

I battiti erano più veloci del solito.

Spostai lo sguardo sulle sue labbra,notando il suo sorriso.

Si avvicinò di più baciandomi.

Ricambiai,portando le mani sulla sua nuca per avvicinarlo di più.
Sorridemmo entrambi nel bacio,il quale sembrava non finire più.
E più ci baciavamo, più la foga nel bacio aumentava.

-

La voleva.

Scese a baciarle dolcemente il collo.

Sapeva che era la prima volta per lei,quindi non era sicuro di continuare,aveva paura di non riuscire a metterla a suo agio,di non farla sentire bene.
Pensava non fosse ancora pronta,e lui l'avrebbe aspettata.

Smise di baciarle il collo e alzò lo sguardo verso di lei "Le-"

"Continua" disse lei,con tono sicuro.

Sgranò leggermente gli occhi.

Davvero si fidava così tanto di lui?

-

Lo avevo già constatato da tempo: al suo fianco tutte le paure scomparivano;
tutto il buio diventava luce.

Volevo affidarmi completamente a lui,sentire i battiti dei nostri cuori fondersi insieme in un'unica fantastica armonia.

Mi tolse la maglietta e poi si tolse la sua.
Lo avevo visto così tante volte senza maglia,ma era la prima volta che lui vedeva me.
Arrossii.

"Sei bellissima Lea.." sorrise iniziando a baciare ogni centimetro della mia pelle con tanta cura, facendomi sentire come se stessi andando a fuoco.

Mi tolse anche il reggiseno e nonostante fossi praticamente nuda,non mi sentivo affatto in imbarazzo,anzi,Paulo riusciva a mettermi a mio agio con i suoi baci e carezze.

-

Aveva desiderato tanto quel corpo,non poteva negarlo.
Anche prima che si mettessero insieme.

Dopotutto aveva sempre provato attrazione nei confronti di Lea,forse all'inizio era pura e semplice curiosità,mentre con il tempo si era trasformata sempre di più in qualcosa di più grande e che probabilmente nè lui nè lei avrebbero mai immaginato.

Eppure ora lei era lì,sotto di lui, così piccola e fragile fra le sue braccia.

Due metà che finalmente formavano un cuore solo.

Voleva solo farla sentire a suo agio,farla sentire amata e protetta.

-

Baci,carezze,respiri affannati,sudore,dita intrecciate,gemiti.

La stanza si riempì del nostro amore.
Di noi due.

Non so per quanto tempo avessimo fatto l'amore, perché il tempo non contava.
Non contava niente in quel momento.

Mi sentivo libera.
Mi sentivo amata.

[...]

Dopo aver fatto l'amore Paulo si sdraiò al mio fianco,con il petto che si alzava e abbassava in modo irregolare e tutto il petto imperlato di sudore.

Mi strinse a sé e ci addoementammo dopo pochi minuti,esausti.

[...].

Sbadigliai aprendo leggermente gli occhi "Mh..Paulo sveglia.." dissi stropicciandomi un occhio e mettendomi seduta.

Cattiva scelta Lea.

Sentii una fitta al bassoventre, fortunatamente ho la soglia del dolore abbastanza alta,quindi mi limitai a fare un leggero gemito di dolore.

Sentì una risata "Male piccola?" disse l'argentino.
"Non fa ridere,scemo"
"Dai adesso passa.." disse passando una mano intorno ai miei fianchi avvicinandomi leggermente a lui e baciandomi la fronte.

Mi guardai intorno.

Vestiti sparsi ovunque,cuscini del divano in giro, disordine e ancora disordine.

"Aah...io lo avevo detto che ovunque vai,crei disordine, uragano Paulo..."
sospirai per poi scoppiare a ridere.

ᴄʟᴀʀɪᴛʏ ; ᴘᴀᴜʟᴏ ᴅʏʙᴀʟᴀWhere stories live. Discover now