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Avete mai provato una sensazione di vuoto al petto?
Non riesci a distinguere le emozioni,non sai cosa stai vivendo,cosa stai provando.
Semplicemente,è vuoto.

A volte mentre sei sdraiata sul tuo letto,alzi lo sguardo e vedi il soffitto,vuoto. Vuoto come te.

Ma ormai ci hai fatto l'abitudine.
Anzi,quel vuoto si è impossessato di te.
Tu non sai nemmeno di essere in quella situazione,perchè,oramai,tu stessa sei diventato il vuoto.
È una parte di te,e senza di essa,saresti ancora più apatica.

Perchè,alla fine,cosa ci puoi fare tu?
Con il petto vuoto,le mani che tremano,gli occhi spenti,il viso apatico e il fiato che manca. Tu non ci puoi fare nulla. Tu ormai ci sei dentro.

E non puoi uscirne.

Ma lei,ancora non lo sapeva.
Non sapeva che quel vuoto l'avrebbe completamente distrutta.

La sua non era più una vita, era diventata una sopravvivenza.

-

Ore 18.40

"OGGI CENA A CASA MIAA!" urlò Paul,mentre muoveva il braccio.
"Sì Paul,sappiamo che oggi tocca a te,ma devi sempre urlare?!" disse Juan,mettendosi a posto la giacca.

Oramai era routine.
Tutti i Venerdì sera i 'non sposati e senza figli' si riunivano a casa di qualcuno per mangiare una pizza,e ogni settimana cambiava la persona che ospitava.

"L'ho dico perchè dovete prepararvi psicologicamente alla bellezza della mia dimora" disse il Francese,in modo teatrale.
"Sì,sua maestá. Certo" rispose ironico Simone,mentre,come al solito,si metteva il cappello.

"Io ci sono!" urlò,sorridendo,Chiara "Contate anche su di me" aggiunse Clara.
Iniziarono,mano a mano,a comunicare la propria presenza.

E ora stanno guardando me.

"Beh,Lea,so che è quasi inutile chiedertelo ma..." iniziò Paul.

Mi sentivo strana,quella sera.
Era come se qualcosa mi spingesse a dire di sì.
Era come se qualcuno mi stesse obbligando a farlo.
Io non volevo,ma allo stesso tempo la mia mente acconsentiva.

Era una strana serata,una strana sensazione.

"Ci sono anche io" dissi,semplicemente,piegandomi per prendere il mio borsone.
Tutti stettero in silenzio e mi guardarono,stupiti.

Chiara assunse una strana espressione,tra lo stupito e il contento e aveva gli occhi leggermente lucidi "Davvero?" disse semplicemente,in un sussurro.
"Mh,sì" risposi,dando le spalle al gruppo "Ci vediamo a casa di Paul,allora" continuai,per poi fare un cenno e uscire dall'edificio,salutata da tutti.

[...]

Arrivai a casa.

Sistemai tutta la roba che si trovava all'interno del borsone e mi sciacquai,per poi ricambiarmi.

Uscì di casa circa alle 19.35 e iniziai a camminare verso la casa di Paul.

Inconsapevole del fatto che quella sera,sarebbe cambiato tutto.

ᴄʟᴀʀɪᴛʏ ; ᴘᴀᴜʟᴏ ᴅʏʙᴀʟᴀWhere stories live. Discover now