CAPITOLO XXI

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Maya non credeva alle sue orecchie "Cosa ha detto........?"
"TI AMO! TI AMO! TI AMO!" lo aveva quasi gridato, Dio quanto tempo per dirle quelle due semplici parole, quanto tempo aveva sprecato
La costrinse a guardarlo e ancora scorse un velo di tristezza nei suoi occhi. Non riusciva a capire... cercò la risposta nel viso di lei e poi attese...
Maya vinse l'impulso di gettarsi tra le sue braccia, il dubbio la divorava ancora, non le bastavano quelle parole, era troppo assurdo "Non può essere vero... Lei confonde l'amore per l'attrice con qualcos'altro, ma giù dal palco c'è solo Maya"

[Io non ho paura...
Giura non averne mai ]

Possibile che lei non credesse al suo amore? "Ed è Maya quella che sono venuto a cercare a Yokohama" le disse dolcemente.
"No lei cerca solo una delle mie maschere, cerca l'attrice che è morta quella sera quando il sipario è calato su Akoya"

[Ora Credimi ancora
Prendi un respiro
Lasciati andare
Datti la spinta per saltare ]

"Ragazzina testarda" pensò "cosa devo fare per convincerti che ti amo?"
La attirò a se, tenendole la mano che ancora non le aveva lasciato del tutto e la appoggiò sul suo cuore
Come batteva forte...
Sentì l'altra mano tra i capelli, vide il suo viso vicino al suo, sempre più vicino, sentì il suo respiro sulle labbra, ma fu un attimo, Masumi la baciò con una dolcezza che la fece sentire in paradiso, e lei rispose al bacio. Un bacio che era diverso da quelli appassionati che si erano scambiati davanti all'asilo di Yokohama, ma era un bacio sincero... un bacio d'amore. L'amore di Masumi per Maya, l'amore di Maya per Masumi...

Quante volte aveva sognato di poterlo sfiorare ed ora era lì con lui, sentiva le sue mani calde accarezzarle il viso.
Si strinse a lui, tutto quello che aveva fatto non era servito a niente. Pianse per il tempo che aveva sprecato, perché aveva rischiato di perderlo, perché era felice...
"Maya?"
"Masumi..." era la prima volta che pronunciava il suo nome "Non sai quanto ti amo..."
"Dillo ancora..."
"TI AMO"
"Dì il mio nome"
"MA...SU...MI"
"MAYA, MAYA, MAYA" la abbracciò, anche lui stava piangendo... di gioia, quelle lacrime che credeva di aver perso nell'inferno della sua infanzia... quando si era convinto che era meglio non avere emozioni.
Poi era arrivata lei e aveva cambiato tutto, gli aveva ridato il cuore e forse anche un padre, era anche grazie a Eisuke se l'aveva ritrovata!

[Potremmo dirci bugie tranquillamente
Oppure andare per mano per sempre ]

Si ritrovarono abbracciati come quella notte nella valle dei susini, ma consapevoli l'uno dei sentimenti dell'altra
La abbracciò come se fosse la cosa più preziosa al mondo. La sua ragazzina era lì con lui, accoccolata tra le sue braccia.

"Abbiamo rischiato di annientarci... eppure era così semplice..." disse Masumi

"Quando ho scoperto che eri tu il mio ammiratore... io ti amavo già, non riuscivo ad ammetterlo, non riuscivo a capire perché mi fossi innamorata di te... non riuscivo ad accettarlo, non volevo ammetterlo nemmeno con me stessa..."

"Quando... lo hai scoperto" chiese ansioso lui
"La sera della premiazione dopo Lande dimenticate..."
Masumi trattenne il respiro...
Lei continuò "...solo tu potevi aver visto il foulard blu di cui parlava l'ammiratore nel biglietto..."

E lui ritrovò la voce "E non mi hai detto nulla... per così tanto..."

"Cosa potevo dirti, che ti amavo? Il mio amore era già così grande da farmi paura, riuscivo solo a pensare che tu avresti potuto ridermi in faccia... e quando tutto è stato chiaro tu eri di un'altra... quando avrei voluto dirti tutto tu stavi festeggiando il tuo fidanzamento con lei, eri suo..." soffrì a quel ricordo.

"Non sono mai stato di nessun'altra... il mio cuore era tuo da tempo" Le accarezzò il viso.

 "Anche stasera è stata dura, io ancora adesso mi chiedo come è possibile che tu mi ami..."Ammise lei


"Ma e così, mia piccola ragazzina impertinente, credo di essermi innamorato di te la prima volta che ti ho vista, solo che non me ne sono reso conto subito..."
Si tenevano le mani persi uno negli occhi dell'altra senza più maschere, senza più finzioni.
"Ti ho fatto male così tante volte che credevo mi odiassi... quante volte me lo hai detto... io ci ho creduto..."
"Potrai mai perdonare questa sciocca ragazzina?"
"Se penso che stavi per lasciare Yokohama..."
"Se non mi avessi fermato... Stavo per lasciare il Giappone."
"Cosa?" si staccò leggermente da lei...
"Quella sera...ai Kid's studio..."
Masumi le appoggiò l'indice sulle labbra "Non parliamone più..."
"Io voglio dirti tutto...Sakurakoji non sopportava che io fossi innamorata di un altro... per questo abbiamo litigato, per questo mi hai trovato sotto la pioggia"
"Il tuo sguardo quella sera, credevo di morire, sentivo il tuo odio... lo sentivo"
"Masumi... non era odio, era rabbia, non verso di te ma verso me stessa... ogni volta che ti incontravo mi sentivo debole, impacciata, goffa, inadeguata, non ho sopportato il tuo tono di voce, il modo in cui mi hai fatto notare che ero solo una ragazzina, piccola, stupida, infantile... volevo solo che tu te ne andassi e mi lasciassi al mio dolore, volevo che non mi vedessi più così, ma tu sei rimasto, mi hai salvato di nuovo senza chiedermi niente...è grazie a te che sono diventata Akoya"
"Io non ho fatto niente. Sei tu che sei formidabile..."
Arrossì a quel complimento, non era facile sentirne da lui, poi continuò "No, quella notte io ho sentito tutto il dolore per un amore impossibile... tu eri seduto su quella poltrona e io non potevo far altro che sfiorarti per un attimo... Io sono fuggita perché non avrei sopportato di vederti con un'altra"

[dimmi ogni momento che ci sei ]

"La tua Akoya ha scosso la mia anima... se non avessi recitato così forse io... io non..."

"Ho recitato solo per te... dopo quella notte... io... ho capito che il mio amore era così grande... così grande che mi sarei accontentata di aver sentito per un attimo il sapore delle tue labbra... ma dopo averti..." arrossì, si sentiva una ladra "dopo averti baciato..." sorrise, il bacio di una ragazzina "non sopportavo di vederti e non poterti avere..."
"Se solo mi fossi svegliato..." la sua voce un sussurro
"Quell'amore impossibile, che stava annientando la mia anima ha risvegliato Akoia, il suo amore, la sua disperazione..."
"E io che credevo che fosse per Yu..." le parole come un alito di vento
"Io volevo vincere per te, per ricambiare tutto quello che avevi fatto in questi anni, meritavi quei diritti..."
"Hai fatto tutto questo per me?"
"Perché ti amo, ti amo così tanto che ho paura, nemmeno lasciare il teatro mi ha fatto male come pensare che sorridevi a un'altra, che la tenevi tra le tue braccia... che la baciavi" il respiro si fermò "quando ti ho visto uscire con lei ho pensato che era davvero finita... mi sono sentita svuotata, tutta la felicità che avevo intorno era una tortura, io sentivo che Maya Kitajima doveva sparire, dovevo solo andarmene e ricominciare..."
"Perdonami io non immaginavo... Io ho lasciato Shiori dopo la premiazione... per questo sono andato via con lei... io non credevo... non credevo a quello che mi dicevano tutti... non credevo che tu potessi amarmi..." le accarezzò il viso "ma il giorno dopo sarei venuto da te comunque... mi sarei giocato il tutto per tutto" era serio "...Maya è per te che ho annullato il matrimonio, è per te! Quando sei sparita io credevo di impazzire"
"Io volevo solo realizzare il tuo sogno e farti capire che non avevo più bisogno di te e delle tue rose... Io credevo che avere quei diritti ti avrebbe reso felice"
"Avere te mi rende felice, sciocca ragazzina, mi hai lasciato una lettera che sembrava un testamento! Io ho avuto paura... paura come non ne avevo mai avuto in vita mia"
"Pensavi che ....?"
"Non dirlo ti prego... sto ancora male solo al pensiero, ho passato giorni di inferno. Avrei ucciso Sakurakoji con le mie mani, credevo che fosse colpa sua, invece era stata la mia indecisione a rovinare tutto!" Abbassò lo sguardo
"Ma l'abile uomo d'affari mi ha trovato subito" rise lei
"Non scherzare... se non mi avesse smosso mio padre starei ancora brancolando nel buio"
"Tuo padre?"
"Lui e la tua voglia di travestirti da femme fatale... lo sai quanto è facile trovare una persona che non paga in contanti?"
"Quando ci ho pensato ormai era tardi"
"Per fortuna che non ci hai pensato, come avrei potuto trovarti..."
"Non ho ancora capito perché non mi hai trascinato via prima..."

Guardò per un attimo il soffitto, poi il suo abbigliamento, imbarazzato "Io... io non ti ho riconosciuta... se non fosse stato per la Tsukikage e per Hijiri chissà dove saresti ora!" le sfiorò il naso con il suo
"La signora Tsukikage?" sgranò gli occhi
"Non ti ha tradita, non fare quella faccia, ha solo dato un indizio a Hijiri e lui è sveglio, molto più di me certe volte. Dovrò aumentargli lo stipendio"
"Perché?"
"Amor mio se tu non lo avessi chiamato a casa con il mio cellulare io non avrei mai immaginato che dietro Jane ci fosse la mia Maya"
"...."
"Quel numero non è nella memoria del mio telefono e solo in pochi lo conoscono, Hijiri non ci ha messo molto a capire... il resto è storia..."

[Fammi respirare ancora
portami dove si vola
Dove non si cade mai]


"Mi hai fatto paura sai... io non capivo cosa volessi da me... poi ho pensato solo che ti fossi accorto che mi ero innamorata di te e che volessi solo GIOCARE... dimostrarmi che tu eri quello che aveva il potere... avresti potuto fare di me ciò che volevi... "
Masumi sgranò gli occhi "Non voglio giocare con te, non più, voglio amarti per sempre" la abbracciò "Non lasciarmi mai più solo, io non potrei sopportarlo"
"Non ti lascerò mio terribile presidente" gli disse "dopo quel bacio sotto il ciliegio io mi sono sentita perduta, ero completamente alla tua mercé, anche se non era un bacio d'amore io avrei voluto essere tua in quel momento, felice e disperata, ma tua" Insinuò le mani tra i suoi capelli, fino ad arrivare alla nuca, e lo baciò, lo sentì tremare, sorrise sulle sue labbra, era lei che lo faceva sentire così

[Incredibile]

Masumi era stupito da quella sua intraprendenza, era sempre stato lui a tenere le redini e ora "Maya?..."
"Mi piace quando mi chiami per nome" si strinse di più a lui "Mi sento una donna..."
"Ma tu sei una donna, la mia donna" appoggiò il viso nell'incavo del collo di lei e la baciò.
Lei si sentì fremere, le sfuggì un gemito di piacere poi, con il respiro ancora affannato gli chiese "Allora non mi chiamerai più ragazzina?"
"Non dopo stasera, mia dea" inalò il suo profumo e se ne lasciò inebriare in ogni particella del suo essere, non avrebbe più potuto respirare se lei non fosse stata al suo fianco, poi le disse "Sei stata tu la più matura tra noi, grazie per aver trovato il coraggio di affrontare le tue paure"
"Grazie a te per aver accettato il mio cuore, sarei morta se lo avessi rifiutato" gli accarezzò i capelli e lui si perse nei suoi profondi occhi scuri, lo abbracciò "Amore mio..." un sussurro, un flash back... "...tu mi completi".
Masumi si irrigidì, cercò i suoi occhi ancora una volta..."Tu...eri con me? Eri con me?..."

[Ora
Hai le mie mani
Tienile ancora
Adesso puoi fidarti
Io non ti perderò]

Annuì "Eravamo insieme... per un tempo breve ma eterno... credevo di dover vivere solo di quel fugace attimo"
"Mio Dio, io stavo per sposare Shiori... convinto di non poterti avere..."
"Vorrei aver trovato prima il coraggio di affrontarti, là nella valle dei susini, quando mi ero decisa a dirti tutto... non ho sopportato quello che è successo alla tua festa di fidanzamento..."
"Io non avevo capito niente..." nascose il suo viso tra i capelli scuri di lei.
"Ho sperato tanto che tu ti rivelassi a me, poi ho pensato di essere un peso, un obbligo e ho cercato una soluzione..."

[Fammi respirare ancora
portami dove si vola ]

"Una soluzione che mi ha quasi fatto perdere il senno... Ma se non avessi quasi toccato il fondo non avrei potuto risalire, ed ora sento che sto volando e tu sei con me!"

[Starò con lei, lei starà con me

......

Vivrò per lei e non mi lascerà mai
Niente mi farà paura and i love her
Così per sempre ]

Dove si volaWhere stories live. Discover now