CAPITOLO IV

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Masumi non riusciva a concentrarsi sul lavoro, doveva ammettere che l'assenza di Mizuki le stava dando non pochi problemi, ma le aveva affidato un compito ben più importante. Avrebbe voluto chiamarla ma si trattenne, avrebbe aspettato fino alla fine della giornata, non poteva fare altro per lei in quel momento.

[Perché tu sarai sempre il mio solo destino
Posso soltanto amarti, senza mai nessun freno ]

Poteva solo amarla dall'ombra, proteggerla, negli ultimi anni in fondo non aveva fatto altro, era diventata un'abitudine.

Le prove erano cominciate e Maya, inaspettatamente riuscì a regalare un'interpretazione unica... Kuronuma e Mizuki erano esterrefatti, rapiti dalle frasi di Maya tanto da esserne turbati, il dolore e la disperazione delle sue parole erano tali da condizionare tutti i presenti... Sentire l'anima che anela la sua metà, il grido lacerante per averla persa, le lacrime...era tuuto così vero, palpabile.
Kuronuma si chiese cosa potesse essere cambiato dal giorno precedente, il malore avrebbe dovuto peggiorare la situazione e invece... Cos'era successo dopo che se ne era andato? Un dubbio lo sfiorò... ma in quel momento la rappresentazione era più importante, Maya era lì, in piedi, sembrava aver superato la crisi fisica e mentale e aver ripreso in mano la situazione. Le cose cominciavano ad andare per il verso giusto.

Maya era sicura di aver trovato la sua dea, lo leggeva negli occhi degli altri, lo sentiva dentro di sé.

[Voglio essere importante, per te e non per la gente ]

Ma lei voleva solo ottenere quei maledetti diritti e regalarli a lui per poi lasciare quel mondo per sempre...
Se non poteva essere felice con lui, poteva almeno contribuire a renderlo felice...

Anche Yu era colpito, ma soffriva ancora troppo per riuscire a comportarsi con naturalezza, aveva bisogno di stare da solo... "Signor Kuronuma se le prove sono finite io andrei."
"Vai pure Yu... Ma non accompagni Maya?"
Nessuna risposta, Yu con un generico "Ciao a tutti, a domani" aveva liquidato amici e colleghi, era già fuori dal teatro.
"Ho perso anche lui..." pensò amaramente Maya "ma è meglio così, è meglio così...qualcuno una volta mi ha detto che la rabbia aiuta più della tristezza, forse qualche volta è davvero così"
Mizuki era perplessa, Yu se ne andavva da solo, Maya non provava a chiarirsi con lui, non si arrabbiava, non parlava per niente...
"Maya ti accompagno a casa."
"Grazie ma non occorre"
Dov'era finita la passione di prima, dove? Cos'era quella voce spenta? Mizuki continuò decisa "Non era una domanda, era un'affermazione"
Maya sorrise "Vorrei essere come lei"
"..."
"Sì, così sicura...determinata... ma ci sto provando, giuro ci sto provando."
"Ma tu sei unica sul palcoscenico!"
"Ma la vita non è su quel palco..."
Mizuki era pietrificata, Maya aveva sempre vissuto per la recitazione e ora? Cosa significavano queste frasi?
Non parlarono più durante il tragitto. Maya scese dall'auto e salutò cordialmente.
"Ricorda le medicine" le disse Mizuchi
"Lo farò. Devo essere in forma per la prima..."

Masumi si era attardato in ufficio, sarebbe rientrato solo a dormire, Maya aveva bisogno di riposare e incontrare lui avrebbe solo peggiorato le cose, non sapeva aveva lasciato la villa al mattino.

[Cosi per sempre
Vorrei in qualunque notte nera lei, che cercherei, che aspetterei anche se non lo saprà nel mio cuore l'anima]

"Veglierò su di te Maya, per sempre se sarà necessario, ti proteggerò fosse l'ultima cosa che faccio"
Decise di chiamare Mizuki
"Signor Hayami, stavo per chiamarla io... Le prove sono finite da poco."
"Le prove!!! Come sarebbe a dire!!! Maya oggi avrebbe dovuto riposare!!! Ha forse dimenticato come stava stanotte?"
"Presidente si calmi, non sono riuscita a trattenerla ma sono rimasta con lei tutto il giorno..."
"Capisco, in fondo doveva chiarirsi con Yu"
"Non credo sia per questo che è voluta andare a teatro, neanche adesso che la ho riaccompagnata a casa ha fatto il minimo cenno a Yu"
"L'ha accompagnata lei con l'auto della Daito?"
"Sì"
"E Yu non si è opposto?"
"Forse non mi sono spiegata, Yu ha solo rimproverato Maya per il ritardo di stamattina e lei si è limitata a scusarsi"
"Si è scusata! Era lui a doversi scusare dopo quello che è successo!
"Ma lui non sa del malore di Maya e lei mi ha impedito di parlare"
".....Ma è cieco? Non si è accorto che stava male?"
"Sembra di no... E' stato duro con lei... non era il solito Yu..." si interruppe "Comunque per il resto della giornata non si sono rivolti la parola, se non come Akoya e Isshin... interpretazione superba oserei dire, ma poi basta, non un gesto uno sguardo un saluto, finite le prove Sakurakoji si è dileguato"
"Sono contento che le prove stiano andando bene."
"Io sono preoccupata invece..."
"Perché?"
"Maya è strana, dice che ha varcato il confine tra amore e odio, che maledice il giorno in cui si è accanita in questa assurda gara, ma che ora VUOLE vincere per mettere la parola fine a questa tempesta di sentimenti e trovare la pace"
"Come trovare la pace?"
"Glielo ho chiesto anche io, dice che non ha intenzione di fare sciocchezze ma io sento che ha in mente qualcosa"
"La tenga d'occhio in questi giorni, io cercherò di fare a meno del suo prezioso contributo qui in ufficio"
"..."
"Grazie Mizuki" disse semplicemente
"Non mi ringrazi, Maya sta a cuore anche a me."

Dove si volaWhere stories live. Discover now