CAPITOLO 31 ※ Sacrificio. ※

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«Dove sono... sono morto?»
Riuscivo a sentire ancora le strazianti urla di Cristal... Riuscivo a sentire il mio corpo leggero come una piuma, come se fosse sospeso nel vuoto o circondato da una soffocante acqua. Quando aprii le palpebre riuscii a vedere solo il colore nero, anche se avevo gli occhi aperti non era cambiato nulla. Cercai di muovere il corpo ma non rispose al comando della mente, era come se si fosse in qualche modo scollegato da esso. Come se si era lasciato abbandonato e si lasciasse trasportare dalla corrente... sentii una voce. Ma non era una voce che conoscevo, era una voce possente che metteva i brividi ma allo stesso tempo sembrava triste.
«Ora sarai libero...» Disse quella voce.
«Libero? Cos'è la libertà senza alcuna vita?»
«Sei stato tu a volerlo, non era il tuo desiderio proteggerla?»
«Si, ma non sono mai riuscito a farlo, al contrario anche se è duro ammetterlo... È sempre stata lei a salvarmi. Io sono solo inutile...»
«Ti sbagli, se non ci fossi stato tu lei si sarebbe persa già da molto tempo.»
«Non so chi tu sia, ma ascolta... le senti?»
«Cosa?»
«Il suo dolore... le sue urla, sono come esser infilzato da mille spade.»
«Le sento, le ho sempre sentite umano. Ho sempre ascoltato il suo pianto, ho sempre voluto uccidere chiunque la ferisse a volte ho veramente desiderato uccidere persino te. All'inizio ti odiavo, volevo allontanarti da lei ma poi mi sono reso conto che tu eri un elemento fondamentale per la sua mente.»
«Non ho mai sentito la tua voce... Non sembri affatto pericoloso Xenor.»
«È così mi hai scoperto eh.» Rise e questo fece ridere anche a me.
«Si può dire che possiamo considerarci amici?»
«Amici dici umano? Non esser sciocco, noi siamo rivali.»
«Rivali? Allora ho perso.»
«Ti sbagli umano, posso essere anche un Dio onnipotente, posso avere tutto ma il suo cuore ti appartiene. Io desidero solo vederla felice è sorridente.»
«Xenor... in questo momento vorrei solo poter guardarla e sostenerla anche se lei non può sentirmi tanto meno vedermi. Ma desidero così tanto poterla vedere per inciderla nella mia mente così solidamente da non poter dimenticare mai più.»
«L'oscurità sta già prendendo i tuoi ricordi, presto non sarai altro che un guscio vuoto e pian piano non diventerai altro che il nulla.»
«Non voglio dimenticare Xenor... non voglio dimenticarla...» Una lascrima scese sulla mia guancia ma non riuscii neanche a sentire il calore di essa era come se stessi diventando un blocco di ghiaccio. Sentii la possente voce di Xenor sospirare, poi sentii qualcosa che mi afferrò la vita trascinandomi in avanti. Colpii qualcosa come una parete di plastica molle, ma la pressione della presa sulla mia vita non diminuì al contrario aumentò riuscendo a perforare quella parete. Caddi a terra riuscendo a riprendere il movimento del mio corpo, quando alzai gli occhi vidi un enorme essere seduto con le gambe incrociate, con una voraggine nel petto e la faccia segnata di rosso con incise le costellazioni. Egli teneva le braccia incrociate d'avanti al proprio petto, mi sentivo un esserino rispetto alla sua grandezza. Quello era il vero aspetto di Xenor.
«Perché mi hai portato qui?»
«Non pensare male umano, ho solo salvato la tua vita. Non l'ho fatto per te sia ben chiaro, ma per lei.»
«Voi due siete molto simili, anche lei mi disse una cosa del genere in passato.»
Lui alzò una mano ed indicò con un dito d'avanti a se, mi girai in quella direzione e vidi Cristal rispecchiata in uno specchio che sedeva a terra con il mio corpo tra le braccia in lacrime mentre le fiamme la circondavano senza alcun controllo. Il suo viso era segnato profondamente dal dolore, mi avvicinai correndo verso di lei ma Xenor mi afferrò.
«Non puoi fare nulla se no guardare.»
«Ma lei...»
«Sta risvegliando tutta la sua ira... riesco a percepire la sua aura e spaventosa. Di questo passo il suo corpo umano non reggerà.»
«Vuoi dire che morirà?!»
«Per quando mi duole dirlo è così... il vaso è al limite.»
Vidi Cristal stringermi forte mentre le fiamme inghiottivano tutto ciò che si trovava intorno a lei. La vidi chinarsi verso di me e posare le sue labbra sulle mie.
«Mi dispiace... Mi dispiace Gabry... Perdonami...»
«Che scena pietosa! Ora capisci?! Ora comprendi il mio dolore Cristal!»
«Taci... Katia... Questo mio dolore non può esser minimamente paragonato al tuo!»
Cristal posò il mio corpo a terra e si diresse a grandi passi verso di Katia. Lei richiamò una lancia che afferrò con una mano per poi lanciarsi verso di Cristal colpendola dritta al petto conficcandogli la lama nella carne. Cristal non mostró alcuna espressione, al contrario afferrò il bastone della lancia con una mano e la spezzò spingendo via Katia con una forte raffica di vento che la spinse lontano.
«Credi che sono così sciocca Cristal?! Quella lacia era avvelenata! Ora soffocerai dal dolore. È un peccato che tu non possa vedere come distruggo il mondo!»
Cristal afferrò la parte della lancia che usciva dalla sua spalla e l'estrasse con un colpo deciso gettandola a terra mentre dalla sua ferita un liquido verde fuoriusciva.
«Questo non è nulla... lui ha sofferto molto di più!»
Cristal si lanciò verso la donna e la colpì con un calcio in pieno viso, la colpì nuovamente ma questa volta con un pugno nello stomaco costringendola a chinarsi in avanti. Gli afferrò la testa con una mano e le fece colpire il terreno con una grande forza.
«Lui ha sofferto! Ha sofferto! Questo non è nulla! Ti voglio morta Katia! Mi hai portato via l'unica persona che amavo!»
Quando sentii quelle parole uscire dalle sue labbra mi sentii inconsapevolmente pesante e mi lasciai cadere a terra con le mani tra i capelli. Lei... Lei mi considerava come un uomo allora, lei mi considerava... Lei mi amava. Sentii Katia urlare ed alzai nuovamente il viso verso quello specchio. Cristal teneva salda la presa della testa di lei mentre delle lame erano uscite dal suo corpo per colpire Cristal. Le lame la trafissero, il suo sangue coló sulle lame ma il suo viso non mutó di un millimetro.
«Oh Katia io ormai non sento più alcun dolore, ma sarà lo stesso per te? Perché non lo scopriamo?»
Cristal alzò la mano libera mentre con l'atra continuava a tenere la sua avversaria chinata a terra, circondó la sua mano di fiamme rosse e la conficcó nel fianco di lei che iniziò a gridare e a dimenarsi. Katia cercò di liberarsi ma lei la spinse ancora di più verso il terreno con il viso, presa dalla disperazione la donna gridò contro Xenor che non una mano colpì Cristal allontanandola e salvando lei. Xenor afferró Katia e la portó in alto mentre lei si chinava in ginocchio per fermare goffamente la ferita al fianco con le mani. Mi girai verso Xenor e lo guardai.
«Perché?! Perché il tuo corpo obbedisce ai suoi ordini?!»
«Quello non è il mio corpo... quello è solo il risultato dell'odio. Quell'odio ora appartiene a Katia è lei che manovra quella mia forma.»
«Vuoi dire che possiedi due corpi? Esistono due di te?»
«No, semplicemente quello è solo una parte di me. Il mio rancore che si è diviso da me prendendo quella forma mostruosa.»
«Non puoi fare nulla?»
«No, finché sarò rinchiuso qui non potrò fare nulla.»
«Come puoi uscire?! Ci deve essere un modo per farlo!»
«Un modo c'è...»
«Quale sarebbe?! Dimmelo! Ti aiuterò io!»
«Ma...»
«Ma?! Dannazione Xenor parla!»
«Per farmi uscire da qui c'è un solo modo, un sacrificio. Un essere umano deve desiderare la mia libertà ma questo ha un prezioso costo. Nessun essere umano con un po' di sale in zucca prenderebbe una tale decisione. Sarebbe rinunciare per sempre a se stessi.»
«Se vuoi la mia vita, prendila! Ormai non mi appartiene più!»
«Colui che desidera la mia libertà deve donare in cambio il suo tesoro più prezioso... nel tuo caso ti verranno sottratti tutti i tuoi ricordi.»
«Questo vuol dire che dovrei donare tutti i mei ricordi...»
«Tutti i tuoi ricordi, anche quelli in cui esiste Cristal. Tutti quanti.»
«...»
Non volevo tutto quello! Non volevo dimenticare... Non volevo dimenticare chi fossi, chi lei fosse, questo comprendeva perdere anche i ricordi con mia madre, con mia sorella e con tutti i miei amici. Avrei perso tutto... Mi girai verso lo specchio e vidi Cristal in difficoltà contro Xenor. Veniva colpita molto spesso e le altre volte riusciva a schivare i colpi ma ormai era al limite. Le sue gambe le tremavano per la stanchezza, il suo corpo ricoperto di ferite, il suo occhio che sanguinava. Era stremata non sarebbe riuscita a resistere ancora per molto! Cristal riuscì a capire che non sarebbe riuscita a resistere ancora per molto, si lanciò verso Katia ma lei giocò sporco. Ad un tratto Katia usò il mio corpo per farsi scudo. Cristal si fermò all'istante e Xenor l'afferro stringendola forte tra le mani. Lei urlò mentre la sua avversaria continuava a ridere. Di quel passo Cristal sarebbe morta! Mi girai verso Xenor e chiusi gli occhi avvicinandomi ad egli, quando li riaprii tirai un enorme sospiro e lo guardai dritto negli occhi.
«Lo farò...»
«Cosa dici umano, sai bene quali sono le conseguenze.»
«Si lo só, ma vabbene così. Ormai non posso fare nient'altro e se questo può aiutarla ed aiutarti allora lo farò.»
«D'accordo... allora procederó, tu desidera solo che io sia libero.»
«Vabbene...»
Andava veramente bene, non avrei ricordato più nulla sarrei rimasto nell'oscurità senza esistenza per sempre.
«Devo ammetterlo umano, tu sei veramente un brav uomo. Ma davvero va bene? Resterai qui per sempre e senza ricordare neanche il tuo nome.»
«Rimarrei comunque in questo luogo, tanto vale lasciarti uscire no?» Ridetti per poi guardarlo con un ampio sorriso sul viso.
«Sei stato fin troppo tempo qui dentro Xenor, esci guarda i mondi che tu stesso hai creato rimetti le cose apposto. Vivi... E miraccomando abbi cura di lei.»
«Lo farò umano...»
Xenor chiuse le mani d'avanti a se con i palmi uno contro altro, poi li divise e da essi uscì fuori una sfera luminosa circondata da diversi cerchi. Xenor mandò quella sfera verso di me che mi inghiotti al suo interno. Non avevo rimpianti di quella scelta, cercai in tutti i modi di agrapparmi ai loro volti ma non facevano alto che scomparire diventare volti bianchi. Chiusi gli occhi e quando li riaprii mi guardai intorno.
«Dove sono? Chi sono?»
Non sapevo chi io fossi, mi trovavo circondato dal buio illuminato da diversi puntini di luce. Mi guardai le mani ma non riconoscevo quel corpo, toccai il mio volto inconsapevole di saper come fosse. L'unica cosa che esisteva in quel luogo era un qualcosa di riflettente che mostrava delle cose. Mi avvicinai e vidi una catastrofe, vidi una ragazza dai lunghi capelli neri circondata da una luce molto luminosa ed una donna con un aspetto diverso rispetto all'altra, era molto alta ma non tanto bella. E poi c'era questo essere enorme che urlava come se colpito da un enorme dolore. La ragazza dai lunghi capelli neri colpì la donna con un pugno sul viso, lei indietreggió urlando. La pelle dell'essere enorme iniziò a creparsi facendo fuoriuscire una luce molto forte. Ci fú un esplosione tanto forte che mi fece chiudere di scatto gli occhi, quando li riaprii vidi che al posto di quell'essere mostruoso era comparso un'altro essere ma con un corpo bianco, con una voraggine al petto e la testa rossa con delle luci brillanti quasi a formare delle costellazioni.
«Xenor!» Gridò la ragazza dai capelli neri.
«No! NO! NON È POSSIBILE!» Gridò la donna disperata mentre portava le mani tra i capelli.
«Ora basta Katia... hai osato causare molti problemi, non avrò alcuna pietà con te. Volevi il mio potere? Prendilo! È tutto tuo.» Disse l'essere che fece partire dal suo petto un raggio di luce che colpì la donna alta il cui nome sembrava esser Katia. La donna venne avvolta da quella luce che la fece iniziare ad urlare. Il suo viso iniziò a mutarsi, era diventato pallido e secco... Si stava crepando.
«Cosa?! Cosa mi succede?!»
«Tu non puoi contenere il potere di Xenor Katia. Il tuo corpo lo sta rigettando, lo stesso potere ti sta disentegrando dall'interno.»
«Io volevo solo ritornare in quel luogo... ritornare ad essere ciò che ero con la mia amata sorella! Perché! Perche!»
«Tua sorella è morta Katia.»
«Morta?! Si! L'ho uccisa io! È stata lei! Lei mi ha tolto tutto!»
«L'odio ti ha divorato... per tutto questo tempo hai cercato di cancellare il passato. Ma non si può cancellare ciò che è stato.»
«Come fai Cristal! Come fai a non odiare tutto ciò!»
«Ti sbagli! Io ti odio! Ti odio a morte! Ma non potrò riavere ciò che tu mi hai sottratto! Proprio come tua sorella, tu hai fatto la stessa cosa con me... mi hai tolto tutto...»
«No! No! No!»
La donna indietreggió ancora di più, ma le crepe sul suo corpo aumentarono fino a quando non si trasformò in pietra per poi volatizzarsi nell'aria. L'essere si chinó a terra verso la ragazza, che con le lacrime agli occhi iniziò ad incamminarsi zoppicando con estrema fatica verso un corpo. Lei si chinó verso il corpo di quest'uomo che si trovava sdraiato a terra. Lo colpì più volte con dei pugni al petto urlando il suo nome.
«Gabry! Gabry! GABRIEL!»
Chi era quella ragazza? Perché mi sembrava così familiare? Non sapevo chi io fossi, dove mi trovassi eppure mi sentivo soffocare mentre guardavo quella ragazza? Perché il mio corpo si riscaldava nel vederla in preda al dolore? Perché? Perché quella ragazza mi faceva reagire in quel modo? Non la conoscevo, ero convinto di non conoscerla eppure il petto faceva male... molto male.

Angolo autore:
Bene, bene, bene! Eccoci qua con il capitolo 31 ovvero il penultimo! Che emozione! :,) È stato veramente un capitolo arduo! È stato un lavoraccio per me trovare un finale che spaccasse, forse ho esagerato un po' e quella che verrà spaccata è la mia faccia... eh eh eh abbiate pietà sono indifesa! XD Coooooomunque torniamo ad essere professionali, cosa molto difficile per la sottoscritta soprattutto se è in fase *pura emozione*, la storia è quasi conclusa mancano veramente due capitoli, nl non è un numero a caso, tra cui è compreso anche l'epilogo. Per lo più sono consapevole del ritardo e chiedo scusa, ma capitami qualcuno (di cui non farò nome per privacy) mi ha mandato l'immagine di questo capitolo che mi è piaciuta davvero molto,tanto da volerla inserire a tutti i costi. Il problema era che non sapevo come inserirla al meglio così ho scritto e riscritto e riscritto ancora. Ma nulla che mi dicessi "si wow è fantastico!" Fino ad ora! Oggi la lampadina si è accesa e alla grande! Ed ecco qui il capitolo fresco fresco di stagione xD. Ora mi ritiro per deliberare a presto, ciao!

L'esiliataWhere stories live. Discover now