CAPITOLO 27 ※ L'incontro. ※

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Venimmo trasportati in una specie di grotta, Cristal appena mi vide sgranó gli occhi guardandosi intorno mi spinse via richiamando il signor gatto.
«Gatto, portalo via da qui! Va via! Presto!»
Il signor gatto aprì un portale che venne immediatamente chiuso da un fumo rosso seguito da un battito i mani, Cristal si girò dandomi le spalle e cercando di coprirmi con il suo esile piccolo corpo.
«Ma come; Vuoi mandare via così presto il nostro ospite?»
Alzai gli occhi verso il suono di quelle parole e vidi la vecchia signora in carne ed ossa. Aveva il viso pesantemente segnato dalla vecchiai, con le spalle curve, i pochi capelli bianchi sulla testa e senza denti.
«Lui non c'entra nulla!» Disse Cristal con la voce tremante.
«OH! Ora capisco lui è il tuo legame. La persona che ti da la forza di non cedere alla follia. Chi lo avrebbe mai detto che quel bambino disgustoso mi avrebbe dato così tanto fastidio.»
Sentendo quelle parole Cristal indietreggió colpendo la sua schiena al mio petto in modo tale che non si potesse separare da me. Il suo viso era molto pallido come se, no era terrorizzata! Per la prima volta i suoi occhi tremava di paura verso un nemico. La donna si avvicinò ad una vasca che emanava una luce rossa.
«Sei stata molto brava Cristal, ma ora ho bisgno di Xenor.»
«Non lascerò che tu lo abbia!»
«Non fare la capricciosa con me mocciosa!»
Cristal sussultó afferrandomi la mano e tenendola molto stretta.
La vecchia infilò le sue mani nella vasca di luce e venne avvolta da una luce che gli entrò nella bocca e nelle narici. Il suo corpo ritornò dritto, le rughe scomparvero, i capelli si allungarono in una folta chioma nera, i suoi vestiti provocanti mostrarono un corpo perfetto ed in piena gioventù che mostravano gli innumerevoli segni sulla sua pelle. Lei si avvicinò allo specchio e si guardò in viso.
«Finalmente!» Esclamò euforica!
Poi si voltò verso di noi e camminando per avvicinarsi alzò una mano da cui fuoriuscirino delle luci rosse.
«Avanti Cristal, sai bene che non puoi fermarmi. No in quella misera forma.»
Cristal strinse i denti consapevole della verità di quelle parole, la donna mandò del fumo verso di noi Cristal reagì immediatamente creando uno scudo di fiamme verdi ma non appena il fumo colpì lo scudo esso si spezzò scaraventandoci lontani. Afferrai Cristal e la tenni stretta in modo che non subisse l'impatto del colpo contro la dura parete rocciosa. Non appena finimmo a terra lei si voltò verso di me toccandomi il viso, la tenni stretta ed alzando la mano destra richiamai il mio artiglio parando il secondo colpo, ma non appena il fumo rosso colpì il mio braccio si divise in due. La donna si sedette su una specie di trono e muovendo un dito giocherelló con le due sfere di fumo rosso che richiamò a sé.
«Vedi Gabriel, anche se in te scorre parte del mio stesso sangue non puoi contrastare il mio potere. Il tuo è solo una parte del vero potere, io invece ho sviluppato per anni questo sangue del pieno della follia riuscendo a dominarlo con la mia stessa volontà. Ma per fare ciò ho dovuto rinunciare al tempo ed invecchiare, ma grazie alla vita di quei inutili umani ho potuto riacquistare la mia bellezza.»
«Inutili? È grazie alla loro vita che sei tornata ad essere giovane, come puoi chiamarli inutili!»
«Gli umani, i demoni, gli stessi Dei non sanno far altro che vivere incurante di coloro che gli danno la possibilità di vivere.»
«Certo... gli astri celesti, tu eri uno di loro. Tenevi sotto controllo l'equilibrio eppure hai rinnegato quel dovere.»
«Io non ho rineggato nulla! Il mio posto, il mio luogo mi è stato sottratto!»
La donna si alzò in preda alla rabbia ed alzò le mani dal terreno chiamando a se un demone con sembianze di un centauro con al collo e alle zampe delle catene nere. La donna gli diede l'ordine di attaccarci ed egli estraendo una lama di lava dal terreno ci caricó, spinsi via Cristal afferrando la lama che però lasciai all'istante guardandomi la mano trasformata venir bruciata. Il centauro gridò e si mosse veloce sferrandomi un colpo di lama al mio fianco bruciandomi le vesti e la pelle. Mi spostai all'istante facendo un salto all'indietro, un muro di fumo nero ci separò e vidi Cristal andare contro di egli con le mani infuocate colpendolo con un pugno in modo tale da spingerlo lontano da me. Una mano rossa però approfittò della sua distrazione afferrandola dal collo e portandola al fianco della donna che la rinchiuse in una bolla di vetro fluttuante.
«Cristal!»
«Fai la brava e non ti intromettere Cristal.» disse la donna.
Il centauro mi caricó ancora sferrando diversi colpi di spada, schivai molto colpi e alcuni dovetti pararli causandomi delle ustioni gravi molto dolorose. Indietreggiai per evitare un fendente di spada ed inciampai in una roccia cadendo a terra con il fondoschiena, alzai la mano ma fu troppo tardi l'ardente spada si conficcó del terreno mentre sentivo il calore della lama sempre più vicina al mio collo. Sentii le urla di Cristal in preda al panico:
« No! Ti prego fermari! Centauro fermati! Sevius Fermò!»
Il centauro per un istante si fermò, il suo viso si dipinse in un espressione di sofferenza, i suoi occhi da rossi divennero gialli per poi ritornare rossi e ripetere quet'operazione più volte.
«Avanti centauro finiscilo!» Gridò la donna.
Il centuaro urlò mentre le catene tintinnarono tra di loro come se diventassero più strette, i suoi occhi ritornarono ad essere rossi e il suo volto ritornò ad esssere minaccioso senza alcuna traccia di espressione. Quella specie di lotta contro se stesso però mi diede il tempo di riuscire ad acquisire terreno nella battaglia, afferrai la lama ed anche se mi provocò un immenso dolore la spinsi via da me alzandomi e colpendo il centuaro che cadde a terra perdendo la spada. Una volta che mi rimisi in piedi saltai sulla sua schiena e gli bloccai il collo in un morsa con le mie braccia stringendo forte, ma egli iniziò a saltare scaraventandomi da un lato al l'altro come se impazzito. Iniziò ad andare contro le pareti cercando di farmi colpire ad egli affinché lasciassi la presa, ma anche se nella mia boccia e sul mio corpo comparirono profonde ferite sanguinanti e maledettamenti dolorosi non lasciai la presa, al contrario strinsi ancora di più. Egli dopo qualche minuto sfinito e quasi senza respiro si accasció a terra svenuto. Con il respiro corto e varie ferite sanguinanti, come il taglio al labbro, mi voltai verso la donna che sorrideva. Dal terreno comparvero delle luci rosse che mi circondarono, le luci iniziarono a venirmi contro a grande velocità non appena fossero abbastanze vicine a me o persino attaccate alla mia stessa pelle iniziarono a scoppiare provocando così un esplosione a catena. Cercai di proteggermi come meglio potevo, ma non riuscii a fare altro e dopo la prima ondata le miei ginocchia mi cedettero e caddi a terra. La donna si avvicinò alla bolla in cui era rinchiusa Cristal che con le lacrime agli occhi urlava disperata. Odiavo sentire le sue urla, erano così strazianti e dolorose. Mi diedi forza e mi rialzai in piedi.
«Non... toc-car... la...»
«Sei ancora vivo? Hai una forza di volontà di ferro lo ammetto. Ma il tuo corpo resta pur sempre umano, come i tuoi sentimenti!»
La donna posò una mano sulla bolla e Cristal fú colpita da un energia quasi come se fossero dei fulmini che la fecero gridare. Quello mi diede così rabbia che il mio petto iniziò a bruciare, il mio respiro divenne accellerato come i batti del mio cuore. Urlai ed iniziai a sentire il fuoco circolare nelle mie vene, il dolore alla mia schiena poi un forte dolore mi colpì al centro dell'addome. Tutti gli effetti precedenti scomparirono, sentii il mio capo pesante i miei occhi si bagnarono di lacrime. Il mio sguardo si centro sul viso di Cristal mentre la mia mano si posava sulla spada di lava che attraversava il mio addome da parte a parte. Il suo viso era in preda allo shock, continuava a guardarmi con occhi spenti e velati... feci un passo in avanti ma mi fermai subito dopo lasciandomi cadere con il fondoschiena a terra.
«Vedi Gabriel, per me è così facile uccidere... per tutto questo tempo ho elaborato un piano per avere la mia vendetta e creare un nuovo mondo in cui tutto può tornare ad essere come un tempo. Per questo non posso permettere che tu mi intralci e poi ti devo ringraziare. Grazie alla tua morte potrò scatenare il caos nella mente di Cristal e finalmente Xenor sarà mio!»
La donna iniziò a ridere mentre ci teletrasportó nel centro della piazza del mio regno, alzò le mani in cielo creando una colonna di luce rossa che colpendo le nuvole le trasformò in un vortice di nubi nere. Da esso iniziarono ad uscire degli esseri con ali nere e con il corpo di un composto fangoso che si posarono sul terreno armati da spade, scudi, lance ed archi con tanto di frecce. Gli esseri assalirono le persone, donne, bambini e anziani vennero uccisi... le persone correvano impaurite, gli uomini armati di qualche spada cercarono di eliminarne almeno qualcuno di quegli esseri ma fallirono miseramente. Uno di quegli esseri vedendomi ferito si accaní verso di me, ma venne fermato da delle spine uscite dal terreno. Subito dopo dal terreno uscì Ania mentre Ron si avvicinò a me quasi sfinito.
«Ania... Ron...»
«Hey re dovresti avvertire quando decidi di scomparire nel nulla...» disse Ron.
La donna sorrise mentre allargò le braccia ed un cerchio con strani simboli si creò sul terreno, la bolla in cui era rinchiusa Cristal si aprì lasciandola cadere a terra. La donna la sollevò da un braccio e alzò il suo capo per farle guardare i corpi degli abitanti che giacevano inermi sul terreno.
«Guarda quanta sofferenza e morte... Ma tu puoi fermare tutto questo, lasciati andare... lascia uscire tutta quella follia che hai accumulato dentro di te!»
Il cerchio si illuminó e la donna portò al centro Cristal, la sua pelle iniziò a diventare nera i suoi occhi rossi iniziarono a brillare mentre sul sio viso si creava una protuberanza ramificata che le copriva metà del viso, lei iniziò ad urlare mentre il sigillo sul suo ventre comparve. Una forte onda di energia ci colpì quasi travolgendoci, Ania creò una cupola di spine a molti strati che vennero spazzati strato dopo strato mentre lei continuava a crearne sempre di più. Quando l'onda terminò ed Ania ritrasse le spine nel terreno quello che ci circondava non era altro che polvere, l'intera popolazione era scomparsa nel nulla. Le case, le strade... non esisteva più nulla in quel luogo se no noi. Guardai Cristal che immobile con gli occhi spenti ed il corpo ricoperto dalla pelle nera della follia restava ferma tra le braccia di quella donna.
«Brava Cristal, distruggi tutti e tutto... Niente potrà ferirti che niente esisterà.»
Per la prima volta vidi un demone piangere, gli occhi di Ania erano ricoperti di lacrime.
«Maledetta!»
Ania in preda alla rabbia si lasciò all'attacco scagliandosi contro di loro tirando colpì su colpì, ma fu tutto inutile venne scaraventata via come se fosse una mosca fastidiosa. Lei colpì il terreno con un pugno mentre alzò la testa con il volto ricoperto completamente da lacrime rivolgendo quei occhi colmi di dolore verso Cristal.
«CRISTAAAAALLLL!!!» Urlò in preda alla disperazione Ania.
Cristal però non fece una piega mentre la donna divertita ordinò agli esseri di attaccarci. D'avanti a noi comparve il signor gatto che aprendo un portale fece uscire innumerevoli demoni. Demoni che avevo già visto! Il demone coniglio, la donna che aveva guarito il bambino, i demoni che aveva richiamato contro i due Dei persino il demone che aveva richiamato per sconfiggere il demone nel suo villaggio . Tutti quelli comparsi in precedenza comparirono in quel preciso istante e per loro volontà! Tutti quanti erano accorsi per salvare la vita di Cristal... La donna con il potere delle gemme, Smeralda, si avvicinò ad Ania aiutandola ad alzarsi e con voce calma le parlò.
«Non lasceremo che lei scompaia.»
«Smerlda... Rose... Litius... Infernal ed anche tu Sheila.»
Rose che aveva curato il bambino si avvicinò a me e guarí la mia ferita, mentre Litius l'enorme coniglio ed Infernal il bestione di pietra spazzarono via in un solo colpo i demoni fangosi battendosi poi il pugno tutti e due soddisfatti. Sheila creò delle lance di ghiaccio che portò in cielo per poi scaraventarle contro i demoni fangosi  sterminandone il doppio di quei due. Lei si spostò i capelli e si rivolse a loro due:
«Non è il tempo di giocare, per demoni del nostro livello questi moscerini sono niente.»
Rose dopo avermi guarito mi aiutò ad alzarmi e chiesi a tutti loro:
«Perché? Perché dei demoni dovrebbero aiutare il mondo?»
«Non salviamo il mondo ma lei.» Disse piano Rose.
Infernal sorrise e poi aggiunse:
«I demoni del nostro livello erano i soggetti perfetti della follia, ognuno di noi porta una macchia ma è stata lei ha salvarci ed a darci una ragione di vita. È lei che ci ha dato un nome e ci ha dato l'amore di una famiglia.»
«Senza Cristal noi saremmo destinati ad una vita di prigionia, proprio come quel centauro.» Concluse Smeralda lentamente.
La donna che teneva stretta Cristal a sé, divenne seria e la lasciò andare.
«Quelli sono i tuoi nemici, distruggili!»
Cristal sorrise e si incamminó verso di noi, i demoni si misero avanti a me porgendo contro le loro armi verso Cristal.
«Non dovete farle del male, ma non fatevi ammazzare dilettanti." Battibeccó Sheila lanciando una sfida agli altri che sorridenti si lanciarono all'attacco. Rose rimase dietro creando alle loro spalle un filo di rose nere che gli mermetteva di guarire le ferite che gli altri avrebbero ricevuto mentre Ania e Sheila pensavano agli attacchi a distanza Litius ed Infernal pensavano all'attacco ravvicinato. Erano in perfetta cordinazione, un perfetto lavoro di squadra. Ania bloccò le braccia di Cristal al suo fianco con delle radici di spine mentre Sheila bloccò i suoi piedi con del ghiaccio affinché l'enorme falce di Litius e la spadona di Infernal la potessero colpire. Le lame stavano per colpirla, lei riuscì a liberarsi dalle spine utilizzando delle mani nere uscite dal terreno. Con le braccia ormai libere lei alzò le mani ricoperte ormai dalla pelle nera da cui fuoriusciva del fumo dello stesso colore e bloccò contemporaneamente le due lame senza alcuna fatica. Lei li spinse via e scomparve ricomparendo sopra le loro testi, Rose tirò il filo di rose e riuscì a ritarli in dietro prima che lei li potesse colpire. Cristal cadde a terra rompendo il terreno con il suo pugno creando un piccolo cratere, la donna dietro di lei alzò le sue mani al cielo concentrandosi sul vortice di nubi. Chiusi gli occhi e mi concentrai affinché potessi trasformarmi del completo angelo marchiato. "So che non posso contenerti, ma ti prego solo per questa volta sangue dell'angelo marchiato donami il tuo completo potere." Sentii il mio petto diventare tutto ad un tratto molto caldo, il processo della trasformazione completa avvení all'istante sentii le forze diventare sempre più presenti, le sensazioni, gli stessi sensi come il tatto, l'udito, la vista mi sembravano amplificati. Quando aprii gli occhi Rose rimase quasi stupita nel vedere il mio aspetto, mi avvicinai ad Ania ed a Sheila che si girarono verso di me attratte dalla grande energia vitale che proveniva da me.
«Dovete riuscire a farmi avere un contatto ravvicinato con Cristal, una volta che sarò riuscito ad entrare nella sua mente la porterò indietro. Mentre saremo incoscenti dovete proteggere i nostri corpi e tener a bada la donna, non resterà a guardare. Potete farlo?»
«Thz, con chi credi di parlare umano.» Disse Infernal.
«Bene allora procediamo!»
«Si!»
Mi lanciai all'attacco, cercando di afferrare Cristal mentre Ania e Sheila univano i loro poteri per cercare di bloccarla. Litius ed Infernal attaccarono con me Cristal da diversi lati affinché la circondassimo costringendola a recarsi verso la trappola per bloccarla. Loro due attaccarono contemporaneamente uno dal lato destro e l'altro dal lato sinistro nel momento in cui lei si distrasse dal mio colpo. Le lame entrarono nel terreno e lei saltò proprio nella direzione in cui noi volevamo che andasse! Sheila ed Ania la boccarono sul posto, io mi lanciai verso di lei e non appena la strinsi a me Rose ci rinchiuse in un bocciolo di rosa nera. Era fatta! Il piano era andato a buon fine!

L'esiliataWhere stories live. Discover now