Capitolo 48

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MATT

Mi sarebbe piaciuto far durare il mio idillio con Nik ancora per un po' ma quando dovetti fare un giro nel pianeta terra lo trovai ancora il posto spiacevole che ricordavo. Credevo di aver risolto tutto grazie alle informazioni che mi aveva dato JJ, ma dalla reazione di Chris dedussi che ero esattamente al punto di partenza. Chris voleva così tanto allontanarsi che si sarebbe fatto andare bene qualunque cosa, persino un raggiro, l'importante era continuare a percorrere quella strada. Se solo non fosse stata tanto pericolosa...

Sospirai con il cellulare in mano, nessuno oltre me aveva idea di cosa stesse succedendo, avevo tranquillizzato Jane, ma per quanto tempo la situazione sarebbe stata stabile? Mi chiesi se non fosse il caso di dirlo a qualcuno, informare almeno Seth, scossi la testa, non c'era nulla che potesse fare, allarmarlo non sarebbe servito, io ero in prima linea ed io dovevo fare qualcosa.

- Scusa il ritardo – mormorò il mio coinquilino entrando in camera e gettandosi sul letto.

Avevamo un appuntamento quella sera, volevamo uscire a bere qualcosa e probabilmente ci avrebbe raggiunti anche Lyonel. Osservando bene JJ però notai quanto non fosse in forma, aveva la faccia tirata e stanca, il colorito più pallido del solito.

- Ti senti bene? – Chiesi incerto – non dobbiamo uscire se sei stanco. –

Non rispose subito, sembrava leggermene perso – no, ho voglia di stare fuori ... se sto qui penso troppo. –

- A cosa? – Insistetti, temevo la risposta a quella domanda.

- A lui .–

Solo quelle parole ed il tono mi indussero a credere che fosse ancora Ren, abbassai gli occhi temendo che forse JJ si stesse rendendo conto di qualcosa dentro se stesso, qualcosa che sembrava non aver pienamente compreso fino ad ora.

- JJ ... - tentai di dire, volevo in qualche modo essere di conforto e di aiuto almeno a lui.

- Non farlo. Matt ... non cercare di essere comprensivo, lo so di essere un idiota – disse secco.

- No, non sei un idiota. –

- Mi ha telefonato .... – Aggiunse infine, con una punta di vergogna, come se non volesse ammetterlo - ... Lo fa da qualche giorno ...a tarda notte .–

- Cosa vuole? – Chiesi impensierito.

- Non lo so, non dice niente ... resta in linea per qualche minuto ... credo che non sia lucido sai ... - mormorò – forse è uno strano modo per farmi capire che gli manco, ma credo che non ne sia neanche consapevole. –

- Io credo che sia solo un vigliacco – dissi schietto e con stizza – sai quello che ho sempre pensato di lui. –

A quel punto il suo sguardo si fece intenso, mi fissò a lungo e parlò dopo una pausa, scegliendo accuratamente le parole da usare – tu ... hai sempre avuto un opinione ben precisa di lui, del nostro rapporto ... non sono mai stato attento ad ascoltare quelle parole, ero troppo annebbiato dal resto, ma ... adesso ... se tu mi dicessi davvero ciò che hai visto ...-

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