capitolo 13

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SCOTT

- Wow, avevi proprio voglia, eh? E pensare che non ci vedevamo soltanto da una settimana ... - sussurrò Lewis mentre si faceva spazio tra le mie braccia.

Ero soddisfatto, chiusi gli occhi beatamente, desideroso di godermi quell'attimo di pace totale.

- E' lo stress, troppe classi da seguire – e ragazzini pazzi a cui sfuggire, pensai, senza aggiungere nulla tuttavia.

Lewis mi fissò con il suo solito sguardo prepotente – Davvero? Credevo fossi io a farti impazzire – sorrise, stringendosi di più a me.

- Hai bisogno di rassicurazioni per caso? - sghignazzai godendomi il suo viso lievemente rosso adesso.

- Sai com'è, hai così tanti studenti che ti ronzano intorno ... nessuna tentazione? -

Ingoiai il boccone amaro e sorrisi, cercando di apparire il meno sospetto possibile – Ma che! Sono soltanto il loro professore ... -

Lewis mi fulminò con lo sguardo – Qualche anno fa non la pensavi così mi pare. Ricordo di aver beccato spesso messaggi scottanti sul tuo cellulare ... - e rieccoci di nuovo con quelle storie, pensai, sbuffando.

- Sono maturato e lo sai che non sono mai andato in fondo con nessuno di loro. Sono sempre stato ai patti ... non credo tu voglia parlare di questo, Lewis ... non è affatto conveniente con la posizione in cui ti sei ritrovato un anno fa ... -

- Touché – Lewis aveva capito al volo, come sempre – lasciamo perdere prima che ti metta di cattivo umore, così ti preferisco decisamente. - gongolò lui baciandomi con foga. Annegai nella sua bocca bollente, intrecciando la mia lingua alla sua, con desiderio. Le mie mani scesero lungo il suo corpo muscoloso, la schiena liscia e morbida, poi il sedere sodo.

- Mmm ... mi verrebbe proprio voglia di marchiarti – dissi imprigionando i suoi occhi ai miei – in modo tale che nessuno potesse pensare anche soltanto lontanamente di averlo. -

Lewis rise forte – Porco. Comportati bene e sarà soltanto tuo per sempre ... - sussurrò tornando a baciarmi con una foga sempre crescente. Mi posizionai su di lui guidato dalla voglia di averlo di nuovo, eravamo già nudi e pronti, ci baciammo, le sue mani presero a stuzzicarmi maliziosamente, stringendo la mia erezione.

- Ah ... - avrei voluto dirgli di smetterla ma quel suo tocco era decisamente troppo perfetto per fermarlo – L-Lewis ... -

- Cosa c'è? - sussurrò quello ammiccante – ah, ho capito. Vuoi che ci metta la lingua!

- Piccolo teppista – mugugnai sempre più eccitato – aspetta che ti prenda, ti darò io quello che vuoi ... -

Le sue labbra erano perfette, ogni movimento mi provocava dentro una terribile voglia di avere sempre di più. Stavo per spingere via la sua bocca dal mio corpo e prenderlo lì, senza ulteriori cerimonie quando il bussare frenetico alla porta ci immobilizzò entrambi.

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