capitolo cinquantadue

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Dal giorno di Natale trascorsero alcuni giorni senza che Liam sentisse parlare di Zayn nè lo vedesse e la cosa lo insospettì non poco dal momento che, dopo aver origliato la conversazione che questi aveva avuto con Niall, si aspettava come minimo che l'amico tirasse fuori l'argomento. Era anche stato tentato di parlare con lui di Zayn e di rivelargli che aveva sentito tutto, ma poi ritenne fosse meglio lasciare che le cose si evolvessero. Così arrivò alla sera di Capodanno leggermente nervoso. Da una parte sperava che Zayn gli avrebbe proposto di uscire con lui, dall'altra non era così sicuro di volerlo vedere. Non riusciva a conciliare l'immagine che aveva del più grande con quella di lui che parlava a Niall con il cuore in mano e ciò lo spaventava. Qual era il vero Zayn? Cosa provava? Doveva affidarsi ancora una volta a lui?
Steso sul suo letto con aperti davanti i libri di letteratura, sospirò, perdendosi a guardare il soffitto. Era ancora innamorato di Zayn? Sicuramente provava ancora qualcosa per lui. Ogni volta che lo vedeva il suo cuore perdeva svariati battiti e il solo pensiero di poter avere una relazione con lui gli scaldava il petto in modo incredibile, facendolo sorridere come un ebete pensando a come sarebbe stato baciarlo di nuovo. Okay, stava divagando. Riportò l'attenzione, per quanto possibile, sui libri, sperando di riuscire a concentrarsi quel tanto che bastava a finire di studiare per l'esame che avrebbe avuto subito dopo la fine delle vacanze. Non fece in tempo a finire il paragrafo che suonarono alla porta e fu costretto ad alzarsi.
Si avviò con passo strascicato alla porta, pensando che fosse Niall che come al solito veniva a fregare del cibo e del tempo prezioso per lo studio.
-Sì?-chiese stancamente, aprendo la porta prima ancora di aver ascoltato la risposta.
-Ciao Liam.-esordi Zayn, squadrandolo da capo a piedi. Liam si pentì di non aver pensato di mettere addosso qualcosa di diverso da un pigiama vecchio di anni.
Il più piccolo si schiarì la voce.-Ciao.-disse. Cercò di essere naturale, ma non gli riusciva affatto semplice considerando ciò che aveva sentito a Natale.
-Hai da fare adesso?-domandò Zayn, sbirciando da dietro la sua spalla il corridoio. Liam andò leggermente nel panico, ma ebbe la prontezza di scuotere lievemente la testa.-Non proprio.-disse, accantonando il pensiero dei libri.
-Bene. Esci con me.-
-Detto così sembra un ordine.-gli fece notare piccato Liam.
-Non mi aspetto un rifiuto infatti.-scrollò le spalle Zayn.-Ti aspetto giù fra dieci minuti.-concluse, facendo dietro front e iniziando a scendere le scale.
Liam lo guardò allontanarsi e sospirò, rientrando in casa e vestendosi.
Si ritrovò in macchina di Zayn senza nemmeno accorgersene, tanto da spaventarsi di sè stesso per la leggerezza con cui aveva acconsentito a uscire con il più grande senza nemmeno sapere dove stavano andando.
Zayn parcheggiò la macchina vicino a un fast food e, prima di scendere, si prese un attimo per sospirare, rilasciando la tensione che aveva accumulato durante il viaggio silenzioso.
-Sei piuttosto docile oggi.-disse, quando avrebbe voluto dire "sono contento che tu sia qui". E, per la prima volta, Liam andò oltre le parole di Zayn e vide nei suoi occhi ciò che non aveva detto. Tutta l'irritazione per la frase che aveva formulato svanì, lasciando il posto a un groppo in gola che gli fece emettere una specie di borbottio che voleva forse essere un assenso.
Scesero dall'auto ed entrarono nel locale, ordinando come se fossero soliti passare del tempo in quel modo e sedendosi senza rivolgersi la parola.
-Allora.-esordì Liam mentre aspettavano le loro ordinazioni. Zayn si schiarì la voce.-Allora.-ripetè, quasi a volerlo sottolineare.-È un modo romantico di passare il Capodanno, mi pare.-ghignò, ma dietro quel ghigno di nascondevano le sue insicurezze.
Liam si guardò in giro, inarcando un sopracciglio.-Finchè offri tu.-rispose, scrollando le spalle. Il senso di colpa per aver origliato quella conversazione a Natale stava iniziando a sopraffarlo.
-Sai.-continuò Zayn, assumendo nuovamente l'atteggiamento strafottente che lo caratterizzava.-Ci sarebbero modi più piacevoli di passarlo, ma sembri ancora restio al sesso.-disse, ma Liam lo fermò prima che potesse dire altre cazzate.-Ho ascoltato la conversazione che hai avuto con Niall.-disse tutto d'un fiato, tanto che al più grande ci volle qualche secondo per elaborare le sue parole. Quando le ebbe comprese, impallidì per un momento e poi divenne improvvisamente serio. Liam potè quasi sentire la maschera del bad boy strafottente e stronzo che andava in pezzi.
-Forse è meglio così.-disse Zayn.-Allora sappi che questo posto è un'idea del tuo amico e che questo...questo è un appuntamento.-articolò a fatica. Liam sorrise lievemente.-Bene. Stupiscimi.-lo sfidò, facendolo sorridere a sua volta, anche se solo per poco.
Mangiarono cibo spazzatura e chiacchierarono un po' davanti al dolce che si erano fatti portare, spaziando negli argomenti dagli esami di Liam, al lavoro part-time di Zayn, fino agli animali domestici che avevano avuto da piccoli. Quando uscirono dal fast food erano già le undici e mezzo e tirava un forte vento freddo.
Zayn offrì a Liam la sua sciarpa, facendolo sorridere internamente per la premura, che due anni prima non avrebbe mai avuto.
-Ti porto in un posto.-disse Zayn quando salirono in macchina.
-Sei autoritario.-replicò Liam, mettendo il broncio.
-Lo so.-rise Zayn. Poi sembrò incerto su come continuare. Da una parte voleva dire "vorrei davvero portartici ma se non vuoi ti accompagno a casa", dall'altra era sicuro che avrebbe detto qualcosa di tremendamente stupido, che avrebbe irritato Liam. Il più piccolo, tuttavia, lo anticipò.-Vorrà dire che andrò a dormire più tardi. Se proprio ci tieni possiamo andare.-disse, anche se in realtà moriva dalla voglia di vedere dove Zayn lo avrebbe portato.
-Non avevo intenzione di farti dormire, stanotte.-ghignò Zayn, perchè a quanto pareva non era capace di smettere di sparare cazzate.
Liam scosse la testa, ma stava sorridendo.-Non contarci troppo.-disse, mentre l'altro metteva in moto.

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