capitolo trentatré

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Louis tornò a casa di malumore, dopo la discussione con Liam. Aveva anche rifiutato il canonico passaggio che l'amico gli offriva per tornare al dormitorio, e durante il tragitto era praticamente congelato, visto il freddo che faceva.
Aprì la porta dell' appartamento, sentendo dei rumori provenire dalla cucina e sorridendo istintivamente quando sentì Harry imprecare dopo che gli era caduta una pentola.
-Ehi.-lo salutò, arrivandogli alle spalle e tuttavia non riuscendo a coglierlo di sopresa. Harry si girò con un sorrisetto.-Ehi, moccioso.-disse, avvicinandosi per stringerlo a sé e baciarlo a stampo sulle labbra.
-Cosa stai cucinando?-gli chiese Louis, senza tuttavia staccarsi dal suo corpo.
-La cena. Ti piacerà, fidati. Ora é meglio se vai a farti un bagno caldo, sembri congelato.-
-Ma che mogliettina premurosa.-rise Louis, ricevendo uno scappellotto affettuoso dall' altro, che scosse la testa.
Il più piccolo era elettrizzato da quella sensazione, la sensazione inebriante di piacere a qualcuno, di sentirsi apprezzato, coccolato...lo faceva sentire bene come non si era mai sentito. Sentiva di starsi innamorando di Harry, dei suoi occhi verdi, delle fossette che gli spuntavano quando sorrideva, dei suoi baci, dei suoi ricci tra le dita, dei soprannomi che gli dava, delle attenzioni che riservava solo a lui. Aveva anche pensato a ciò che era successo con Harry la sera prima, a quando gli aveva detto di non essere pronto a fare l'amore con lui. Era vero, aveva ancora paura ed era tutto nuovo, ma stava iniziando a pensare che magari Harry era la persona giusta, la persona a cui avrebbe potuto donare la sua verginità senza pentirsene, quella che lo avrebbe trattato come un cristallo prezioso, che lo avrebbe coccolato e vezzeggiato. La persona che lo avrebbe amato.
Si sentiva felice, al settimo cielo, e Liam, con le sue insinuazioni e la sua preoccupazione assillante, lo faceva infuriare. Chi si credeva di essere per giudicare?
Louis, con quei pensieri in testa che neanche la doccia calda aveva scacciato, si sedette a tavola con Harry con la testa tra le nuvole.
-Tutto bene?-chiese il più grande, vedendolo distratto.
-Mmh, ho litigato con Liam.-ammise l'altro, anche se non era sicuro di voler dire ad Harry il perché.
Il più grande, al nome di Liam, strinse i denti.-Come mai?-si costrinse a chiedere.
Louis esitò qualche istante.-Tu non gli piaci e...vorrebbe che non ti frequentassi.-confessò.
-Perché lui invece é la compagnia ideale!-sbottò Harry, battendo un pugno sul tavolo e facendo sobbalzare Louis.-Scusa Lou, ma nemmeno lui piace a me.-ringhiò.
-Sì, l'ho notato.-annuì il più piccolo, abbassando il capo.
Harry sospirò e fece violenza a sé stesso per dire -Sicuramente farete pace.-anche se in cuor suo sperava che ciò non accadesse. Louis alzò la testa e incontrò il suo sguardo, sorridendogli.-Lo spero.-disse, poi si sporse verso di lui e lo baciò. Quando fece per tirarsi indietro Harry lo strinse a sé, portandolo ad avvicinarsi ulteriormente a lui e approfondendo il bacio, beandosi del gemito che rilasciò il più piccolo. Gli accarezzò i capelli, passando poi le mani sulla sua schiena e scendendo con le labbra sul suo collo, dove lasciò un evidente segno rosso. Si staccò da Louis, sorridendo nell' osservare il suo operato.-Adesso capiranno tutti che sei mio.-ghignò. Il più piccolo portò immediatamente una mano al collo, arrossendo.-Harry!-si lamentò.-Ora dovrò indossare la sciarpa per il resto della settimana.-sbuffò, facendo ridere l'altro.
-Adesso mangiamo, prima che mi venga voglia di fare sul serio.-gli sussurrò il più grande, facendolo avvampare e tornare in fretta al suo posto.
-A proposito, Mark mi ha dato la data dell' incontro. Verrai?-gli chiese. Louis sorrise.-Certo, non posso perdermi lo spettacolo del grande Harry Styles che viene messo KO.-
-Dovresti fare il tifo per me, moccioso.-ghignò il più grande.
-Puoi provare a convincermi. Magari facendomi un dolce. Al cioccolato.-sorrise.
-Uhm, sì, potrei anche farlo. Sei facilmente corruttibile, Lou.-
-Ehi, il cioccolato é il cioccolato!-rise il più piccolo, facendo sorridere anche Harry, che non poté fare a meno di pensare a quanto trovasse adorabile l'altro.
Non riusciva più a concentrarsi su nient'altro che non fossero lui, la sua risata, i suoi maglioni enormi, le sue labbra morbide di cui sentiva continuamente il bisogno di impossessarsi...voleva tutto di lui.
Finirono di mangiare e si accoccolarono sul divano a guardare le repliche di Criminal minds e a commentare i vari episodi.
-Lou.-disse ad un certo punto Harry, facendolo voltare verso di sé.
-Sì?-fece l'altro.
-Per la faccenda di Liam...digli da parte mia che non intendo ferirti.-disse, facendolo arrossire e sorridere di cuore.-Glielo ho già detto.-sussurrò. Harry sorrise a sua volta e si voltò verso di lui per baciarlo, tenendogli le mani sulle guance e inserendo la lingua nella sua bocca, vezzeggiando la sua. Louis portò timidamente le mani tra i suoi capelli, intrecciando tra le dita quei ricci ribelli, mentre Harry lo stringeva di più a sé, portandolo a sedersi sulle sue ginocchia e accarezzandogli la schiena con dolcezza.
-Lou.-soffiò sulle sue labbra.
-Sì, Harry?-mormorò l'altro, ansimando leggermente per il bacio.
-Fai l'amore con me, dopo l'incontro. Vuoi?-chiese sulle sue labbra. Louis si irrigidì leggermente, rilassandosi subito dopo sotto il tocco rassicurante delle mani di Harry, che vedendo che non rispondeva pensò di aver esagerato.-Scusa, dimentica ciò che ho detto, micino.-disse, baciandolo a stampo.
-No...io...non voglio dimenticare. Voglio fare l'amore con te, Harry. Voglio che tu sia la mia prima volta.-disse, chinandosi su di lui per baciarlo. Harry rimase piacevolmente stupito dalla risposta, ma non poté non esserne felice.
-Ed io voglio essere tutte le tue prime volte, Lou.-sorrise, il cuore che traboccava di gioia.
-Sì, Haz.-

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