Capitolo 37 - FINE

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Matt mi stava portando in qualche posto. Non avevo ancora capito dove, ma negli ultimi giorni era stato un mistero continuo. Entrava ed usciva da casa, parlava sempre con qualcuno al telefono e mi diceva bugie anche sulle piccole cose. Se non avessi fiducia in lui avrei pensato che mi stesse tradendo. Quell'ipotesi mi balenò in mente.
"Se ti stai permettendo a cornificarmi ti stacco le palle e le appendo in salone."
Matt iniziò a ridere. "Me lo meriterei, se mai facessi una cosa del genere."
"Io ti ho avvertito." Gli dissi sorridendo. Eravamo fuori da un ristorante di lusso. Il più lussuoso di Miami, a dir la verità. Entrammo, ma la cosa che mi sorprese era che non ci fosse assolutamente nessuno quella sera. Cosa piuttosto strana per un posto in come quello. "Ho affittato l'intero ristorante per noi, amore mio."
Mi misi una mano al cuore. "Ne sono lusingata."
"Non sai recitare, Emma. Non prendere in giro il futuro padre del nostro bambino."
"A. Bambina. A, capito? Sarà femminuccia."
"Non ci contare troppo. Matt Junior indosserà pantaloni eleganti e cravatte."
"Non lo chiameremo Matt Junior. Lo prenderebbero in giro." Sorrisi io. "E poi ci sarà una Sarah."
"Non ti illudere, vita mia. Potresti rimanerci davvero male quando Junior uscirà da quella bella figa."
Gli tirai un pugno sul braccio. "Non essere volgare." Misi le mani sulla pancia. "Ssh, amore mio. Non hai sentito niente." Presi il bicchiere d'acqua e bevvi un piccolo sorso.
"Speriamo che non prenda il tuo carattere." Mi prese in giro Matt.
"Io spero che non assomigli a te esteriormente."
Matt mi incenerì con lo sguardo in modo scherzoso e poi si sporse per baciarsi. "Quanto ti amo."
"Anche io mi amerei."
"Sei diventata davvero stronza, lo sai?"
"La gravidanza è dura. Ti consiglio di provarla, non resisteresti un solo giorno."
"Però sai..." iniziò a suonare una band classica, suonava una melodia dolce e lenta. "...in questi giorni ti ho osservata minuto per minuto, attimo per attimo. Mi dicevo 'quella è la donna che ho sempre sognato da bambino.'. Tu sei parte di me. Hai visto il lato peggiore e non sei scappata."
"E non è da poco."
Lui mi sorrise. "Hai ragione. Non è per niente da poco. Qualunque donna sana di mente sarebbe sfuggita senza pensarci un attimo, ma tu non sei qualunque. Tu non sei tutte. Tu sei semplicemente Emma. La mia principessa, la mia regina, la mia testarda capricciosa, la mia guerriera, la mia forza, la mia gioia, la mia felicità. Sei la mia regione di vita, la luce che illumina le mie giornate e mi da la forza di alzarmi ogni mattina. Mi dai la forza di continuare a lottare, di non gettare la spugna." A quel punto si era inginocchiato e le lacrime decisero di non poter starsene buone buone. Dovevano assistere anche loro al mio sogno che si stava per realizzare. Matt mi asciugò le lacrime con il pollice che poi baciò. Mi sorrise. "Merda, scusami. Questa gravidanza mi ha fatto diventare una pappa molle."
Matt sorrise. "Sei sempre splendida. Da quando ho capito di amarti non mi sono mai ricreduto. Il mio amore per te è cresciuto sempre di più, fino a diventare radicato nel mio essere. Un sentimento che non potrà mai morire. Perché tu per me sei il mio cuore. Sarai la madre di mio figlio. O." Alzai gli occhi al cielo sorridendo. Mi prese una mano e con l'altra aprì un sacchetto di velluto che conteneva un diamante. "E non potrai non essere la donna che voglio al mio fianco per tutta la vita. Perché tu sei quella donna. Tu sei mia moglie. Mi vuoi sposare, Emma Smith?"
"Ti sposerei ogni giorno, ad ogni ora e ad ogni minuto. Ti amo più della mia stessa vita, Matthew Fox."

Fine.

[COMPLETATO](SEQUEL) Conflitti d'amore - "Niente è come sembra".Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora