Capitolo 35

1.5K 71 11
                                    

Quella notte dormì serena, come non facevo da molto tempo. Vedere la famiglia Fox salutarsi per via della partenza era stato un strazio, ma giurammo entrambi che saremmo ritornati presto da loro. Prendemmo l'aereo e dopo tre ore di viaggio atterrammo a Miami. Il caldo ci investì e l'umidità mi fece incollare tutti i vestiti addosso. "Ah, cara vecchia Miami." Dissi esasperata. Presi il telefono e chiamai Nadia. "Pomeriggio vengo a dare un'occhiata."
"Sei tornata?" Urlò. "Finalmente, Emma. Ci sei mancata."
"Anche voi, Nadia. A dopo allora."

Ritornammo a casa da me e io presi la macchina per fare una sorpresa alla mia migliore amica. Non appena mi vide rimase a bocca aperta. "Io ti uccido, brutta baldracca di strada! Ti ho sentita solo due volte lì a New York, due! Ti rendi conto?"
Risi. "Hai intenzione di lasciarmi qui fuori?"
"Dovrei. Meriteresti che tutti i capelli si appiccassero al collo." Poi allargò le mani e mi gettai in quell'abbraccio. "Mi sei mancata incredibilmente." Disse.
"Anche tu, tesoro. La prossima volta vieni con noi in vacanza. Questa è stata... rivelatrice!"
"Raccontami tutto!"
E così fu. Le raccontai ogni singolo giorno che avevo passato e ovviamente le sue reazioni erano state incredibili. Prima un sorriso, un attimo dopo un urletto, quello dopo ancora stava imprecando come un camionista.
"Avresti dovuto dirmi tutto a tempo debito, Emma."
"Lo so, però è successo tutto così in fretta..."
"L'importante è che quella stronza sia dietro le sbarre. Non posso credere a quello che ha fatto." Mi prese le mani. "Ti voglio bene, tesoro."
"Anche io."

Dopo un ora di chiacchiere e risate dovetti andarmene per fare una capatina all'azienda. Non potevo lasciar tutto il lavoro da fare a Nadia. In queste due settimane aveva concluso molti affari e sicuramente avrei dovuto darle un bonus molto sostanzioso.
Non appena arrivai tutti vennero a salutarmi ed abbracciarmi. "Emma! Oddio, che bello rivederti."
"Nadia, tesoro. Come stai? Ti vedo meglio!" Ed era proprio così. Sembrava rinata. "Merito di qualche nuovo cliente?"
Arrossì di colpo e capì di aver centrato l'argomento. "Forse." Rispose dolcemente.
"Voglio sapere tutto!"
"È quel cliente con cui avevamo chiuso l'affare dello spot, prima che partissi."
"Sapevo che sarebbe successo qualcosa. Com'è?"
"Oh, beh... è fantastico, gentile e simpatico. Non potevo chiedere di meglio!"
Le sorrisi. "E... riguardo l'altro ambito?" Alzai un sopracciglio.
"Quale ambito?"
"Dai! Hai capito... com'è messo lì sotto, eh?"
Nadia si coprì il volto con le mani. "Dobbiamo sempre parlare di sesso?"
"È fondamentale."
"Okay. Si, è grandioso a letto. Meglio di tutti i partner che ho avuto fin ora."
"Boom! È quello giusto allora!"
"Non puoi dirlo, usciamo da troppo poco."
Le misi una mano sulla spalla. "Mai dire mai, cara mia."
Iniziammo a parlare dell'azienda e di tutte le pubblicità che Nadia era riuscita a fare. Era davvero fantastica. "Meriti un'aumento."
"Oh, no. Non è il caso, ho solo fatto quello che avresti fatto tu."
"Appunto. Quindi lo meriti senza dubbio, cara mia."
"Com'è andata la vacanza?"
"Beh... normale."
"Normale? I suoi come sono?"
"Sua madre e i suoi fratelli sono fantastici. Suo padre un po' meno." Mi fidavo di Nadia ma non mi andava di certo spiattellare tutti i segreti della famiglia Fox.

Tornai a casa da Matt. A momenti sarei dovuta andare dal dottore.
"Vuoi che ti accompagni, amore?"
"No, faccio in fretta e poi torno. Tu cosa farai?"
"Lavorerò. Ne ho ancora per molto."

"Signorina, devo dirle una cosa."
Guardai il dottore con un'enorme spavento. "Oh Dio, è grave?"
Mi sorrise. "Proprio no, l'esatto contrario."
"Cioè? Non mi faccia stare sulle spine. La prego."
"Signorina Smith lei è incinta."
Lo guardai scioccata. "Si starà sbagliando. Non è possibile."
"A me sembra proprio il contrario. Però per esserne più sicura dovrebbe prendere appuntamento con la ginecologa."
"Ehm...si, certo. Lo farò. Per il resto?"
"Va tutto bene, può togliere il pacemaker."
"Che bella notizia che mi ha dato!"
Lui mi guardò stranito perché ovviamente avere un figlio doveva essere più bello per una donna, in teoria. Ci salutammo e tornai a casa. Non dissi nulla a Matt e non avevo intenzione di farlo. Era impossibile che fossi incinta. Lo sapevo, ma qualcosa dentro di me mi spinse a prendere un'appuntamento con la ginecologa. La mattina seguente avrei saputo la verità.

"Si, sei incita, Emma."
"No, non può essere. Me l'avevi detto tu, tempo fa." Io e Lara avevamo preso una certa confidenza, ci conoscevamo da molti anni e oramai ci davamo del tu. "Dev'esserci uno sbaglio."
"Emma credimi, se avessi avuto anche il minimo dubbio non ti avrei detto nulla, non ti avrei illusa così. Sei incita da un mese, tesoro."
Da un mese? Oddio... avevo rischiato di perderlo una miriade di volte. La bile mi risalì su fino in gola. "Potrei perderlo?" Mi misi una mano sulla pancia ancora piatta.
"Potrebbe succedere, ma già il fatto che tu sia incita è un miracolo dopo quello che ti è successo anni fa." Vide la mia faccia piena di terrore e continuò: "non preoccuparti. Ti seguirò accuratamente e più del dovuto. Non andrà male."
Piansi. All'improvviso mi sentivo realmente diversa. Quel puntino stava crescendo nella mia pancia ed era mio, mio e di Matt. Merda, Matt non ne sapeva nulla. "Dovrò parlarne al padre?"
"È lui?"
"Oh no, Lara. Io e Jack ci siamo lasciati. Ora sto con un'altro uomo. Lui è meraviglioso."
"Sarà contento di questa notizia?"
Mi morsicai un unghia. "Lo spero." Dissi sottovoce.

"Amore." Presi un bel respiro e mi versai un po' di vino nel bicchiere.
"Uhm?" Rispose con la bocca chiusa per via del cibo.
"Devo parlarti di una cosa importante."
Inghiottì. "Ti serve il vino per quello?"
Mi resi conto che ora non potevo più bere e buttai tutto il contenuto nel lavandino.
"Che ti prende, Emma?"
"Non potrò più bere."
"Il medico ti ha detto qualcosa? Stai male?"
Si alzò e mi venne incontro. Prendendomi il viso tra le mani. "Perché non puoi più bere?"
"Sono incinta."

[COMPLETATO](SEQUEL) Conflitti d'amore - "Niente è come sembra".Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora