Capitolo 31

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Era steso sopra di me, con gli occhi chiusi e il viso dolorante. "Amore, amore..." lo chiamai tra le lacrime e lui fece alcuni versi facendomi capire che per fortuna era ancora vivo. Allison ci guardava scioccata, aveva iniziato ad urlare perché si era resa conto che la pallottola aveva colpito Matt e non me. E ora nel suo sguardo c'era un solo sentimento: odio, odio profondo e vendicativo. Per fortuna prima che potesse reagire Paul le arrivo dietro e la disarmò. In men che non si dica arrivò la polizia e ammanettarono Allison, mentre cercava in ogni modo di divincolarsi dalla stretta e nel frattempo mi malediceva a gran voce. Paul si rannicchiò su Matt ed è li che capì quanto ancora c'era di vero nella loro amicizia.
"Amico mio non devi mollare, mi hai sentito? Non permetterò a quel culo di morire così. Quel compito spetta a me, fratello. L'ambulanza sta arrivando. Devi resistere."
Matt grugnì e poco dopo i soccorsi arrivarono a prelevarlo.

Dopo due ore di attesa finalmente il medico uscì dalla sala operatoria e sia che Paul eravamo esausti e ansiosi che qualcosa fosse andata per il verso storto.
"Siete qui per Matt Fox?"
"Si, siamo noi." Rispose Paul. E poco dopo si unirono anche i famigliari di Matt.
"Come sta mio figlio?" Disse in lacrime sua madre. Giuro di non averla mai vista così devastata in vita sua. Come d'altronde i suoi fratelli. Per quanto riguarda George, beh...era rilassato come non mai. Questa fu la dimostrazione di che uomo, padre e marito di merda doveva essere.
"Per fortuna l'operazione è andata alla grande. Vostro figlio è stato molto fortunato. La pallottola non ha preso organi vitali ne a compromesso la sua vita. Dovrà tenere un tutore per i prossimi mesi, fin quando l'arto sinistro del braccio sarà guarito e per impedire a corpi estranei di far infezione."
Rilassai ogni parte del mio corpo e Paul mi strinse a se amichevolmente. "Posso vederlo?"
"Dovrà aspettare che si risvegli. È ancora addormentato per via dell'anestesia."
Ritornammo tutti a sedere e strinsi la mano a Monica. "Starà bene, andrà tutto bene."
"Non riesco a concepire di come Allison possa aver fatto una cosa simile. Era una così splendida ragazza." Le lacrime che le scendevano dal viso fecero piangere anche me. A quel punto l'abbracciai. "Purtroppo niente è come sembra. Ma ora quel mostro è in carcere e pagherà per quello che ha fatto."
Monica annuì e i suoi figli andarono ad abbracciarla.

Il padre di Matt dopo mezz'ora di attesa si alzò e ci liquidò tutti dicendo che aveva un'importante meeting a cui doveva andare. Monica non lo guardò nemmeno in viso e tutti condividevano il disgusto verso quell'uomo. Mi trattenni dall'andare a dirgliene quattro. Non avevo proprio la forza di riguardare quell'uomo negli occhi e vederci solo cattiveria. Lui ed Allison non erano differenti per certi versi e ancora dovevo capire cosa c'entrano l'uno con l'altro visto che Allison mi aveva fatto proprio capire questo.
Il dottore ci informò che Matt si era risvegliato e dopo il turno di sua madre e i suoi fratelli andai io. Era disteso inerme in quel letto che lo faceva sembra piccolo come mai lo era stato ai miei occhi. Quando i nostri sguardi si incrociarono non potei evitare di scoppiare in lacrime. Amavo quell'uomo più della mia stessa vita e nulla sarebbe riuscito a farci allontanare. Andai ad abbracciarlo.
"Ahi." Disse piano.
Subito mi ritrassi. "Scusami..."
"Senti io... mi dispiace, per tutto. Non avrei dovuto lasciarti lì da solo ad affrontare tutto il tuo passato. Ma ho avuto paura, non ti avevo mai visto in quel modo. E poi, non so... avevo il biglietto da visita di Paul e... non ho scusanti, lo so."
Matt mi accarezzò dolcemente il viso e si sporse di pochi centimetri per baciarmi la punta del naso. "Sono io quello a doverti chiedere scusa. Giuro che non so che diamine mi è passato per la testa. Quando c'è di mezzo mio padre divento una furia, e dopo aver visto quello che ti ha fatto..." chiuse gli occhi. "Merda, non riesco neanche solo a pensarci che mi viene voglia di andare ed ucciderlo a mani nude."
"Non fa niente... Paul mi ha raccontato tutto."
"Tutto?"
"Si." Gli presi la mano e ne baciai il dorso. "Della vostra amicizia, del tuo rapporto con Allison e delle continue lotte con tuo padre. Dev'essere stato difficile per te passare tutta quella merda. Non auguro un uomo come George a nessuno al mondo. Non ti merita, Matt."
"Non ho fatto niente quella sera. Te lo giuro. Dopo che te ne sei andata mi sono reso conto di quanto male stavo per farmi e ho mandato tutti a casa."
"Quindi non..."
"No, amore. Non ho assunto la cocaina. È stata la prima volta che me la rivedevo davanti dopo essermi disintossicato ed è stata una tentazione fortissima. Ma vedere i tuoi occhi quando ti ho cacciata... quello è stato il momento peggiore di tutta la mia vita. Ed è li che ho capito che la mia droga sei tu. Non esiste erba o coca che possa sovrastare quello che provo per te."
Mi accoccolai al suo petto, non riuscendo a smettere di piangere. "Quanto ti amo Dio solo lo sa."
"Signorina dovrai spiegarmi la faccenda di Paul."
Sapevo che prima o poi questo momento sarebbe arrivato e mal grado non volessi fargli del male. Dovetti raccontargli tutto: di quando ero rapita e lui aveva pensato di approfittare di me, ma poi mi aveva lasciata stare; del modo in cui ci siamo parlati e di quando gli avevo detto di non aver paura di lui; di quando l'ho rincontrato dopo tutto quel tempo alla serata di beneficenza, fino ad arrivare al presente. Il viso di Matt era imperscrutabile. Non riuscivo a capire cosa stesse pensando ne se ora mi odiasse per quello che non gli avevo raccontato. "Perdonami, amore mio. Avrei voluto dirtelo ma non volevo aggravare la situazione. E mi dispiace di aver chiamato lui quando sono uscita fuori da casa tua, ma sentivo che sarebbe stato l'unico capace a darmi delle valide risposte. Per favore, non odiarmi."
Matt prese un profondo respiro e mi baciò teneramente. "Non potrei mai odiarti. Avrei voluto sapere tutto, ma ora non ha più importanza. Per fortuna quella lurida vipera è stata arrestata."
"Mi hai salvato la vita... hai rischiato il tutto per tutto, amore mio."
"Smettila di piangere." Mi asciugò qualche lacrima con il pollice. "Lo rifarei altre mille volte, milioni di volte. Sei finita dentro tutto questo per colpa mia e nessun gesto sarà mai abbastanza per farmelo dimenticare. Se fossi morta tu sarei morto lì con te."
"Non riesco a credere a tutto quello che ci è successo. Non..."
"Vai, amore. Sei stanca ed entrambi dobbiamo riposare. Forse mi dimetteranno domani mattina."
Annuì a mi diressi verso la porta. Poi mi girai. "Matt, un'ultima cosa. Promettimi che parlerai con Paul. Lui ti vuole ancora bene, e credo che tutto quello che c'è stato tra di voi in passato possa essere risolto. Dagli una possibilità. Senza di lui non avremmo mai fatto arrestare Allison. Senza il suo aiuto non avrei mai avuto le risposte che cercavo. Per favore, amore."

[COMPLETATO](SEQUEL) Conflitti d'amore - "Niente è come sembra".Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora