Capitolo 30

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Paul si alzò e iniziò a camminare avanti e indietro per la stanza. Di colpo si fermò. "Potrei chiamarla e dirle che voglio vederla."
"Ci cascherà?"
"Senz'altro, Emma. È da un paio di giorni che cerca di rintracciarmi, ma sono io quello ad ignorarla."
"Quindi se tu ora la chiamassi lei risponderebbe di sicuro."
"Esatto!" Rispose Paul. "Le darò appuntamento in qualche posto, dicendole che voglio rivederla e chiarire la situazione tra di noi."
"Ma al posto tuo ci andrò io."
Paul scosse la testa. "Non da sola, non è prudente. Ci sarò io di fianco a te."
Fissai il vuoto, valutando i pro e i contro di questa missione. "Non funzionerà. Ho bisogno di risposte e se ci sarai tu non risolverò nulla."
"Non starai di certo pensando che ti lasci andare lì da sola... è come se ti dessi in pasto agli squali, senza nemmeno fargli fare il minimo sforzo."
"Solo così mi dirà quello che voglio. Magari puoi stare lontano ad osservare il quadro generale, se questo può farti stare più tranquillo. Però non dovrai farti vedere, Paul. Sennò andrà tutto a monte."
Paul si avvicinò e mi prese le mani. "Sii prudente, Emma."
"Lo sarò. E ora chiama... mettiamo in atto questo piano."

Un ora dopo mi trovavo nei parcheggi di un supermercato ad aspettare che arrivasse Allison. Mi ero nascosta bene, per far in modo che non mi vedesse fin da subito per poi filarsela. Ricevetti un messaggio da Paul che mi informava che stava arrivando. Fra due minuti avrei avuto le risposte che tanto cercavo, una volta per tutte avrei parlato a quattr'occhi con quella donna che non ha fatto altro che tentare di rovinarmi la vita. Presi un bel respiro profondo e cercai di non farmi prendere dal panico. L'avevo vista, era appena scesa dalla sua vettura e si stava guardando guardinga in torno. Mi veniva di spalle e così facendo riuscì ad arrivarle pian piano più vicino senza farmi beccare. Lei all'improvviso si girò, come se avesse percepito la mia presenza.
"Paura?"
Lei spalancò gli occhi. "Ma tu dovresti essere..."
"Morta. Eh no, cara... sono viva e vegeta."
"Com'è possibile? Brutta stronza, riesci sempre a farla franca. E come hai fatto a trovarmi?"
"Ho degli assi nella manica."
"Paul!" Sembrò in un attimo capire tutto. "Quel verme da quattro soldi. Cos'hai fatto per convincerlo ad aiutarti? Ti sei scopata anche lui, non è vero?"
Scossi la testa. "Non siamo tutte come te, Allison."
Fece un ringhio che mi costrinse ad indietreggiare di qualche passo. Era ancora più pazza di quanto ricordavo. I suoi occhi erano due pozzi senza fondo. "Ti sei presa tutto...hai cercato di rovinarmi fin dal primo istante. Dovevi morire con quell'incidente così che Matt sarebbe ritornato da me. Saremmo stati felice senza nessuna puttana a fare d'intralcio!"
"Lo sapevo fossi stata tu... sei una persona spregevole. Hai fatto tutto questo perché vuoi Matt solo per te? Sei una pazza furiosa."
A quel punto tutto il mondo si fermò. Allison tirò fuori una pistola dalla sua borsa e me la puntò contro. "L'ho fatto per amore. Io lo amo più della mia stessa vita e tu sei l'ostacolo che ci impedisce di stare insieme. Dovrai pagare per quello che hai fatto." Si avvicinò e indietreggiai. "Non ti muovere di un'altro passò o sparo. E giuro su Dio che non te lo ripeterò due volte."
Alzai le mani. "Non ho fatto niente, Allison. Ragiona. Non rovinarti la vita compiendo un gesto di cui te ne pentirai più dei tuoi stessi giorni."
Allison sorrise e giuro che riuscì a vedere nei suoi occhi una cattiveria inaudita. Voleva davvero farmi fuori e la paura mi stava paralizzando. "Emma, tu sei brava con le parole, ma io lo sono con i fatti. Ho capito che c'era qualcosa che non andava. Tu che sei scappata da Matt e il giorno dopo Paul si fa risentire." Scosse la testa. "Nah, nah. Non poteva essere solo una coincidenza."
"Come mai a sapere che non ero con Matt?"
Iniziò a ridere prendendosi gioco di me. "Pensi di avere solo tu degli assi nella manica. Il tuo caro suocero mi ha informata della tua assenza in casa Fox."
"George? Come...com'è possibile?" Stavo tremando e oramai non facevo più nulla per nasconderlo.
"Questo non te lo dirò. E purtroppo non potrai mai saperlo, visto che morirai." Mi puntò la pistola dritta al cuore.
"Allison. Perché?"
"Perché lo sto facendo? Semplice, stupida che non sei altro. Se tu non fossi mai esistita non saremmo arrivati a tutto questo, e io avrei avuto ciò che mi spetta di diritto. Matt sarà mio e tu farai la fine che ti spetta da troppo tempo. Non meriti di vivere, sono stata fin troppo magnanima con te. Ti ho avvertita con ogni mio mezzo possibile, ti ho minacciata. Ho tentato di ucciderti e tu niente. Sei stata così ingenua da cercarmi ancora. E io aspettavo questo momento, oh si. Non aspettavo altro, più passavano i giorni più la mia rabbia aumentava. E indovina verso chi era diretta?"
"Non dirò niente. Lasciami andare, Allison."
"Non hai idea di quello che ho passato. Io conosco il vero Matt, quello con i problemi, quello rabbioso. Tu non sai un cazzo di lui. Non c'eri tu al suo fianco in tutti questi anni. Noi due siamo cresciuti insieme, siamo sempre stata la coppia che tutti definivano 'd'oro', quella che si sarebbe sposata senza dubbio. Eravamo noi tutto questo, e ora è tutto sfumato. Puh, sparito."
"Hai ragione, tu ci sei sempre stata per Matt. Ma credimi che fare questa cosa non cambierà nulla, le peggiorerà solamente. Facciamo finta di non esserci mai viste."
"No, così sarebbe troppo facile e mi toglieresti tutto il divertimento. Ti voglio vedere in ginocchio a pregarmi di risparmiarti la vita. Ma nemmeno in quella situazione la faresti franca." Fece un sorriso sghembo. "Un'ultima parola prima di morire?"
"Vaffanculo, stronza."
Dopo le mie ultime parole sentì un forte rimbombo per il suono dello sparo poi il vuoto. Chiusi gli occhi credendo di essere morta, lasciandomi andare a quello che forse doveva essere davvero il mio destino. Aveva vinto, ora finalmente aveva quello che aveva sempre desiderato. Non credevo che morire fossi così, come se non fosse successo realmente. Forse ero morta sul colpo. Mi toccai il braccio e non sentì nessun dolore. Aprì gli occhi. Avevo sangue in tutto il corpo. Ma non era il mio. Era di Matt.

[COMPLETATO](SEQUEL) Conflitti d'amore - "Niente è come sembra".Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora