- E' già ora di pranzo? – chiese il mio coinquilino fissando l'orologio.

- Come te la passi Reed? –

L'attenzione di Ren adesso era su di me, i suoi occhi scuri mi fissavano insistentemente come a volermi mettere paura, come se sperasse che mi sollevassi e fuggissi via. Si diceva di tutto sul suo conto, non credevo che ogni diceria fosse vera ma era chiaro che fosse pericoloso, di certo il più distruttivo del loro gruppo di amici.

- Non mi lamento Beumer – risposi cercando di non notare quel tono sarcastico.

- Davvero? – trattenne malamente una risata.

- Togliti dai piedi mi stai irritando – dissi poi distogliendo lo sguardo e sperando che andasse via presto, JJ doveva avergli detto del mio crollo.

- Wùxiào sto aspettando ...-

Fu come se mi sparasse in fronte, odiavo quel nomignolo, odiavo sentirlo rivolgersi a JJ in quel modo ... nullità, quale amico ne chiamerebbe così un altro? Forse solo qualcuno che in relatà non lo è.

Vidi JJ sollevarsi e affiancarsi subito a lui, mi fece un gesto con la mano ma prima che andassero via.

- Ti tengo d'occhio Beumer – ringhiai fissandolo.

Quello si girò, tendendo le labbra in quello che doveva essere un sorriso ma a che a me parve una smorfia sinistra – Mi sento allora di dover ricambiare il favore ... magari posso dare un occhiata a tuo cugino Chris – fece una pausa in cui mi fece scrutare il sadismo nei suoi occhi – sembra così triste ... dopotutto nella stessa camera avremo tanto tempo da passare insieme –

Restai fermo, pietrificato, Chris e Ren nella stessa camera, la serpe velenosa ed il topolino ferito, mi venne uno strano gorgoglio allo stomaco. Lo vidi passare un braccio sulle spalle di JJ e poi entrambi si allontanarono lungo il prato, io rimasi lì immobile ancora scosso.

Conoscevo bene le tecniche di Ren, le avevo capite dai racconti di JJ, lui lo idolatrava, lo aveva eletto a suo salvatore, ma la realtà era così diversa da spiazzare. Quando JJ me ne aveva parlato la prima volta lo aveva fatto con un tono di assoluta venerazione, mi aveva raccontato della sua infanzia, dei suoi genitori che lo ritenevano troppo strano in base ai canoni della famiglia. JJ indubbiamente non passava in osservato, anche se non faceva niente di particolare finivi comunque per notarlo e questo poteva essere un problema alle volta. Alle superiori non facevano che tormentarlo, mi aveva raccontato episodi orribili ed almeno due volte la settimana qualcuno finiva per pestarlo e rubargli i soldi dell'autobus o della mensa. Si sentiva solo ed aveva una cotta enorme per un suo compagno più grande. JJ aveva solo sedici anni quando aveva conosciuto Ren che frequentava l'ultimo anno nella sua scuola, lo avevano pestato ancora una volta e lui si sentiva solo e fragile. Era così che la serpe aveva attecchito, sfruttando le debolezze di quel ragazzino, lo aveva attirato nella sua rete, lo aveva ammaliato con le sue parole e lo aveva reso schiavo prendendosi la sua innocenza.

Mi vennero i brividi, il solo pensiero che potesse farlo a Chris mi terrorizzava, certo lui non era ingenuo ma Ren sapeva come imbrogliare anche i migliori. Sapeva rubare alla gente quello che aveva di buono e poi rilasciava la sua eredità, più arida di un deserto, vuota come la luce in fondo ai suoi occhi.

Ad un tratto mentre camminavo per il campus mi resi conto che mio cugino era proprio a qualche passo da me, così corsi per raggiungerlo.

- Chris! – chiamai e lui si voltò abbozzando un sorriso.

- Come va Matt? –

- Tutto bene, insomma, lo sai ... tu? –

- Al solito – ma c'era ben poco di solito nel suo tono.

OvercomeWhere stories live. Discover now