32. better together

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MADRID, 12 ANNI DOPO.

INIZIO FLASHBACK.

«Jason come ti senti? Oggi è un giorno importante» Charlotte mordicchiò il cappuccio della penna. Si tolse il camice e lo posò sullo schienale di una sedia dello studio.

Dopo anni di cure e di buona condotta, il suo paziente sarebbe stato rilasciato su ordinanza del giudice che si era occupato del caso McCann.

«Sinceramente? Bene. Non vedo l'ora di scoprire cosa mi riserva il futuro. Da quando sono piccolo coltivo la passione per l'insegnamento e chissà io possa diventare insegnate. Gli anni sono passati così lentamente...Ed è stato davvero duro il percorso. Le notti che ho passato insonne, le mie allucinazioni e le mie paure mi hanno aiutato a capire in cosa stessi sbagliando. Questo è merito solo suo e le mie parole non saranno mai abbastanza per dirle quanto le sono grato»

«Sa che non deve farlo. È guarito perché lei stesso lo voleva e aveva delle patologie curabili, cosa che per altri pazienti non è possibile. Lei è molto fortunato signor McCann. Qualcuno le sta dando una seconda opportunità. Ho notato che sia diventato molto religioso»

«Esattamente, devo anche a Dio tutto questo. Finalmente ho ritrovato la luce attraverso le tenebre» Jason sorrise compiaciuto stringendo la collana d'oro con che portava al collo.

«Le auguro il meglio. Arrivederci» Charlotte si lasciò cogliere dalla tenerezza e lo abbracciò.

«Signorina Reyes non le andrebbe di uscire qualche volta?» scosse il capo. «Ah, lei non esce con i suoi pazienti»

La psicologa rise. «Ma ora non è più un mio paziente e le devo confessare che se fossi ancora giovane come quando l'ho conosciuta anni fa, accetterei l'invito. È il suo momento, non il mio. Su forza, si sbrighi ad uscire di qui che ha una vita fuori che l'aspetta» gli prese le valigie e lo aiutò a trascinarle per le scale fino al primo piano.

La dottoressa sorrise e si allontanò. «Aspettami qui. Ritorno tra pochi minuti»

Jason annuì e si sedette su una sedia. Non passava nessuno nel corridoio per fare una chiacchiera e si annoiava terribilmente.

Controllò l'ora, abbassando lo sguardo sul suo Rolex. Si alzò e percorse lo stesso percorso di Charlotte. Sentì dei mormori e delle urla che diventavano piano piano sempre più inesistenti e silenziose.

Aprì la porta e la vide con un coltello in mano. Non era pazzo. La dottoressa Reyes aveva ucciso qualcuno. «Cosa è successo?»

«McCann» parlò qualcuno alle sue spalle. Si girò e lo riconobbe nonostante fossero passati tanti anni. «DeGress non molli mai la presa eh» rise. «A cosa devo la tua presenza?»

«Lo scoprirai molto presto» Caleb gli sparò un colpo di pistola. «Ora la pagherai una volta per tutte figlio di puttana»

FINE FLASHBACK.

Si toccò le meningi e sospirò frustrato. Era passata meno di una settimana e dal sognare di essere finalmente libero, è passato allo stare di nuovo in carcere.

E chi se lo sarebbe mai aspettato che quella troia della Reyes fosse una sua complice. Che tu sia maledetto Caleb DeGress.

Lo avevano incastrato facendo ricadere la colpa su di lui per l'omicidio a Casa Maca. Non avevano neanche dei testimoni, ma ovvio, il giudice pensava fosse colpevole perché alla fine era un venduto anche lui, come tutti gli altri del caso McCann. Cosa non si fa per soldi al giorno d'oggi?

«McCann sei libero» la guardia carceraria aprì la cella con la chiave.

«E l'udienza?»

«Hanno intercettato alcune telefonate e non so il resto, ho solo ricevuto l'ordine di rilascio»

Si alzò e uscì dall'edificio, inspirando finalmente l'aria pulita della libertà.

***

Drew Aiden DeGress venne al mondo il 9.27.2009. Era un bambino di appena 2.1 kg. Aveva gli occhi di un marrone chiaro, quasi come il color miele di quelli del suo vero papà e questo non faceva altro che intristire Callisto. Rivedeva nella piccola creatura, Jason. 

Nei 10 anni seguenti si prese cura di tutti e tre i suoi piccolini e il matrimonio con Caleb continuava ad andare bene. Litigavano spesso a causa di Drew ma poi si risolveva tutto.

Quella mattina la donna si alzò e preparò la colazione, portando poi i bambini a scuola. Quel giorno fu speciale. Era il primo giorno di scuola media per Drew. «La mamma è molto orgogliosa di te amore. Sarai uno studente modello. Non dimenticare che ti voglio bene» gli baciò la fronte, per poi giocare con alcune ciocche dei suoi biondi capelli, proprio come quelli di Jason.

Drew guardò Callisto e sorrise. «Mamma ho dieci anni, non cinque» le fece la linguaccia.

«Il mio ometto sta crescendo» rise. «Ci vediamo dopo»

Lo salutò un' ultima volta all'entrata del portone della scuola e si incamminò per andare verso la macchina.

«Mamma»

Sentì gridare e si girò.

«Anche io ti voglio bene»

Drew le mandò un bacio con la mano e lei fece finta di acchiapparlo.

Si sedette in macchina e andò a casa poiché Austin aveva la febbre. Sorrise pensando a quanto fosse cresciuto rapidamente. Il suo bambino era quasi maggiorenne.

Entrò in casa e lanciò la borsa e le chiavi sulla poltrona del salone. «Perché ti sei alzato, tesoro?» domandò vedendolo guardare la TV.

Lui non rispose.

«Amore tutto bene? Perché stai piangendo?» sussurrò abbracciandolo da dietro mentre lo sentì singhiozzare.

Suo figlio prese il telecomando ed alzò il volume:

Ritrovato morto un poliziotto della provincia di Malaga. Non sono chiare le dinamiche della morte ma gli investigatori pensano che Caleb DeGress sia morto suicida.

wake up ➳ jason mccann as justin bieber Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora