3. yellow line

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«Chi ha trovato il corpo?» Caleb arrivato sulla scena del crimine, si abbassò per superare l'area delimitata dai nastri gialli.

«La domestica è venuta a fare le pulizie e ha trovato il corpo» Stefan strinse la mano al suo nuovo collega di lavoro e si diressero, insieme, verso la scena principale dell'omicidio.

Caleb DeGress era considerato come uno degli uomini più abili ed intelligenti nel arrivare, il prima possibile, alla soluzione di casi irrisolti. Insieme a Stefan formavano un duo perfetto, visto le conoscenze di quest' ultimo in campo medico e psicologico.

Entrambi erano stati convocati dal Governo per affidare loro un nuovo caso di omicidio.

«Cosa dice il medico legale?» Caleb osservò in silenzio la villa. Anche se il suo stipendio era abbastanza alto, non avrebbe mai potuto comprare una casa così lussuosa. Era anche uno spreco di soldi, almeno così lui pensava.

«Non è ancora arrivata»

«È una donna?»

«Sì, e a quanto pare è anche molto sexy» Stefan rise, immaginando nella sua mente la ragazza. Non doveva essere né giovane né di un età avanzata, sulla trentina era l'ideale.

I due vennero guidati sulla scena centrale del crimine e non fu piacevole quello che videro.

Le viscere della vittima galleggiavano nell'acqua di una piscina, mentre il cuore era posto sul marmo con cui era stato realizzato il pavimento del giardino.

«Penso sia la cosa più disgustosa che io abbia mai visto» Caleb fece una smorfia e si ritrasse per alcuni secondi.

Il suo lavoro lo metteva sempre in contatto con il sangue e i corpi delle vittime, ma erano state poche le volte che aveva visto delle barbarie simili. Nella sua mente già immaginava il profilo del possibile killer, ma avrebbe aspettato l' autopsia per confermare la sua tesi. Più volte sua moglie Callisto aveva cercato di convincerlo a lasciare questo tipo di lavoro, ma erano ormai da troppi anni che lo svolgeva e chiedere le dimissioni sarebbe stato come perdere una parte di lui, perché indagare era quello che amava di più. Caleb sapeva che contava più il bene dei suoi figli e non voleva mettere loro in pericolo, per questo aveva deciso che dopo la soluzione di questo caso, avrebbe chiuso questo tassello della sua vita.

Mentre la scientifica fotografava le prove del delitto, un donna di esile corporatura si avvicinò ai due poliziotti. Era molto minuta ed indossava un abito nero a pois, aveva i capelli biondi e lisci, i quali cadevano elegantemente sulle sue spalle.

«Sono Aria Spring e mi hanno chiamata da Madrid per sostituire García» la donna si presentò e diede una rapida occhiata al corpo della giovane ragazza morta.

«La vittima è stata sgozzata. Alla base del collo vi sono dei muscoli profondi chiamati scaleni, ed essendo questi sono molto vicini al plesso brachiale dei nervi e all'origine delle arterie vertebrali, questo ha sicuramente portato alla morte della vittima» Aria si tolse i guanti con fare professionale, tanto da causare un fremito nel corpo di Stefan, il quale deglutì e cercò di non pensare non solo ad Aria ma anche a tutto il sangue schizzato che vedeva tra l' erba.

La sua attenzione venne attirata da qualcosa di particolare che luccicava a causa della rifrazione del sole. Tornò pochi minuti dopo con una busta di plastica trasparente tra le mani. Conteneva un coltello da caccia insanguinato dalla lama fino al manico.

«In quanti posti pensi che lo vendano?» la voce roca dello sceriffo arrivò alle orecchie degli astanti, i quali si girarono con fare curioso.

Mario Rodríguez si considerava un uomo molto orgoglioso ed infallibile per la sua deduzione ed intelligenza. Era molto conosciuto in città visto il suo bell'aspetto fisico, raggiunto grazie alle attività fisiche che svolgeva ogni mattina.

«Potremo trovarlo ovunque, ma metteremo una squadra in cerca di negozi che vendono coltelli con la lama dentellata» affermò Caleb prendendo il cellulare per avvisare Callisto che non sarebbe tornato in tempo per cena.

Mario annuì, mentre Stefan prese parola: «Per quale assurdo motivo l' assassino avrebbe lasciato qui l'arma del delitto? Sopratutto in un luogo dove lo avremmo sicuramente trovato»

Caleb concordò nonostante fosse ancora po' dubbioso.

«Ci deve essere un secondo fine» Stefan con un gesto della mano chiamò i due tecnici della scientifica e porse loro la busta trasparente.

«Entro domani avrete gli esami completi dell'autopsia. Verrò personalmente a portarveli. Anche se non ne sono ancora totalmente certa, la vittima non deve essere stata uccisa qui: c'è solo qualche schizzo di sangue arterioso sul pavimento, cosa impossibile se il killer ha squartato la donna» Aria deglutì immaginando la scena nella sua mente.

«Ma perché tutta questa brutalità? Viviamo a Málaga e qui l'identità degli assassini è ovvia come quella delle povere vittime. La maggior parte delle donne vengono uccise dai mariti o per la fine della relazione o per gelosia, ma non ho mai assistito a queste carneficine» biascicò Mario, ricordando vecchi casi a cui aveva lavorato. Gli sovvennero quasi tutti i casi di omicidio della città, e questo non era solo dovuto alla sua ampia memoria, ma all'amore che metteva nell'effettuare il proprio lavoro.

Stefan camminò il più rapidamente possibile verso la sua macchina. La rabbia che provava verso l' assassino era tanta e avrebbe fatto tutto quello che era in suo potere per trovare quel figlio di puttana.

wake up ➳ jason mccann as justin bieber Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora