8. news

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«Caleb, ci sei?» domandò Kaya al collega.

«Si, scusami. Sono stato tutta la notte ad analizzare il caso, senza trovare nulla di particolare. Novità?»

«È meglio se torni a casa da tua moglie. Sai come sia burbera Callisto. Devi passare più tempo con i tuoi figli. Dammi retta, noi donne ci stanchiamo subito quando i nostri compagni non passano molto tempo con noi e ci sentiamo indesiderate. Okay?»

«Ho capito. Ora torniamo al caso» farfugliò Caleb, alzando le mani in alto in segno di resa. Era troppo stressato ultimamente e né il lavoro  e né sua moglie lo aiutavano in alcun modo.

«Ho trovato una foglia nella tasca posteriore dei jeans di Ellie. Ho fatto analizzare il reperto e dal laboratorio mi hanno fatto sapere che si tratta di un faggio. I faggi non sono molto presenti in queste zone, se non...»

«Se non nella foresta appena fuori città» finì la frase il poliziotto, prendendo la giacca.

«Dove stai andando?»

«Secondo te? Vado in cerca di quel bastardo e tu che vuoi fare? Startene qui con le braccia incrociate?»

«Sì, ma prima dobbiamo avvisare gli altri. Lo sai che secondo la procedura dobbiamo farlo» lo intimidì sperando che potesse ripensarci.

«Non ho tempo adesso. Secondo te perché Ellie avrebbe messo una foglia nella sua tasca?»

«Se devo fare una supposizione: secondo me sapeva che stava per morire. Secondo alcuni studi si riesce a sentire quando si è vicini alla morte, perciò ci avrà lasciato la foglia come prova» nonostante la sua disapprovazione, Kaya si sedette comodamente sul sedile anteriore della macchina di Caleb.

***

Dopo mezz'ora erano già arrivati a destinazione. I due scesero dalla macchina e percorsero a piedi un piccolo tratto di sentiero, il quale portava al letto del fiume.

«Io vado a vedere se trovo qualcosa di insolito. Tu resta qua e in caso di aiuto grida, va bene?» Celeb, per sicurezza, estrasse la sua 9 mm dalla fodera e la tenne nella sua possente stretta. Secondo quanto gli avevano raccontato da piccolo quella foresta celava storie e misteri.

«Caleb. Caleb. Corri» gridò Kaya.

Una volta arrivato vicino alla sponda del fiume, si accorse che la collega era scomparsa.

«Vieni o no?» urlò ancora Kaya da una collinetta.

«Non ti devi inoltrare nella foresta da sola. È pericoloso»

«Ho un'arma con me e posso difendermi tranquillamente, in più, senza di me non avresti mai scoperto questo»

Una piccola casa si celò dietro a degli arbusti.

«Secondo te ci vive l' assassino?» domandò la donna con curiosità.

«Come posso saperlo? Puoi evitare domande stupide?»

«Ti ricordo che sei tu che non hai voluto chiamare rinforzi e se ci beccano in queste zone private, siamo fottuti. Dovevamo chiedere un mandato di perquisizione, ma no, facciamo sempre di testa tua, come se solo tu fossi il capo e potessi comandare. Non si può andare avanti così. Qui ognuno svolge un ruolo diverso ma siamo tutti allo stesso livello...Se non lavoriamo in sinergia, possiamo dire addio ad un lavoro coerente e di gruppo. Ora per una santa volta dammi retta, chiama gli altri e quando arriverà anche la scientifica, analizzeremo bene e con calma ogni possibile traccia. Intesi?» Kaya alzò il tono della sua voce ad ogni frase che pronunciava.

«Ti chiedo scusa. Sono troppo stressato per il lavoro e la famiglia. Odio litigare con Callisto davanti ai bambini, odio ogni discussione che abbiamo una volta tornato a casa. Sto seriamente pensando al divorzio. Non riesco più a vivere in modo così opprimente»

«A tutti capitano dei momenti sì ed altri no, devi solo decidere quale decisione prendere. Callisto non è una donna vendicativa e penso accetterà ogni tua decisione»

«Senti anche tu dei miasmi?» Caleb si avvicinò al cassonetto poco distante, arricciando il naso per il cattivo odore «Ci sono due corpi, chiama Stefan»

Un'oretta dopo arrivò la guardia forestale e l' equipe della scientifica alla caccia di particolari che potessero risultare utili nell' indagine.

«Caleb, tua moglie ha chiamato prima al commissariato» disse Dylan.

«Ora la chiamo per tranquillizzarla, avrà sentito il telegiornale e si sarà spaventata. Questi giornalisti stanno sempre tra i piedi»

Il numero risultò più volte occupato finché, finalmente, rispose.

«Non ti hanno mai insegnato a non entrare nella proprietà degli altri DeGress? Se tu entri nella mia di nascosto, allora io posso farlo nella tua. Che ne dici? Peccato che non hai avuto neanche il tempo di dire addio alla tua bellissima moglie. Non ti affliggere più di tanto, io e Callisto ci divertiremo tanto» parlò qualcuno ridendo ogni tanto.

«Chiunque tu sia ti maledico e giuro che se ti trovo, ti uccido con le mie stesse mani» Caleb lo minacciò, urlando a squarciagola per la frustrazione. Non riusciva più contenere la rabbia, tanto da avere lo stimolo di gettare il cellulare a terra.

Nessuno rispose. L' uomo aveva già riattaccato.

***

«Muoviti e sali» gridò Jason a Callisto, incitandola a salire in macchina con lui.

La polizia si era spinta troppo in avanti e sequestrare la moglie di Caleb sarebbe stato l'unico modo per tenerlo a bada, anche se questo comportava un cambio di piani.

wake up ➳ jason mccann as justin bieber Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora