la fine dell'appuntamento.

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Mi autoconvinsi che tutto sarebbe andato bene così dopo un paio d'ore di delirio e autocommiserazione riuscii ad addormentarmi.

La sveglia suonó alle sette come ogni mattina,mi vestii in fretta con le prime cose che capitarono e uscii velocemente, volevo arrivare presto, molto presto. Dovevo assolutamente parlare con Harry ma volevo farlo prima che arrivasse Samuel, dovevo dirgli che quello che era successo la sera prima non sarebbe piú dovuto succedere e di far finta di niente con Samuel, avrebbe capito spero.
Mi avviai a passo svelto verso l aula del corso e arrivai li un quarto d ora in anticipo, perfetto c'erano solo due persone delle quali non sapevo neanche i nomi. Lo vidi scendere dalla sua auto con indosso degli occhiali neri, sicuramente voleva nascondere le occhiaie e gli occhi rossi che la sua bravata della sera prrecedente gli aveva provocato.
"Harry" lo chiamai cercando di non attirare l attenzione di nessuno.
"Ehi Pulcino buongiorno" disse sorridendomi, sembrava tranquillo, lui, io ero un fascio di nervi.
"Ehi Harry" dissi.
"A proposito di ieri sere..." continuai.
"Oh giusto, ho fatto qualcosa di male? Non mi ricordo davvero niente, devo aver bevuto davvero tanto!" Disse ridacchiando.
"Comunque grazie per avermi aiutato, mi ricordo di te che mi portavi in stanza, mi ricordo di te e samuel...mano nella mano..." disse debolmente le ultime parole con un espressione triste. Io peró mi ero fermata al non mi ricordo niente e una strana delusione si stava insinuando dentro di me. Avrei dovuto essere contenta... allora perché mi sentivo così? Allora perché volevo che se ne ricordasse? Io non riuscivo a togliermelo dalla testa.
"State insieme?" Mi chiese tristemente strappandomi dai miei pensieri.
"Siamo usciti insieme solo una volta peró stiamo bene insieme" dissi, era la verità ma volevo appesantirla un pò.
"Infatti usciremo di nuovo uno di questi giorni, dobbiamo riprendere da dove ci hai fatto interrompere" dissi marcando l'ultima parte.
Lui si stava visibilmente infuriando, sringeva i pugni facendo diventare le nocche bianche.
"Ehi chrissy" mi sentí avvolgere della braccia intorno ai fianchi, era Samuel.
Guardai Harry che fumava di rabbia voltarsi e e rinfilarsi nella sua auto per poi partire a tutta velocitá.
"Ciao Sam" dissi voltandomi e abbracciandolo.
" come e andata ieri sera?" Chiese curioso.
" uno schifo! É stato un ora in bagno a vomitare e poi si é messo nel letto ed é crollato" dissi cercando di essere piú calma e disgustata possibile.
"Stavo pensando" disse stringendomi a se e avvicinandosi piano, piano.
"Non c'é bisogno di un altro appuntamento per riprendere quello che stavamo facendo quando siamo stati interrotti"
Le sue labbra sfiorarono le mie per poi poggiarcisi sopra in un tenero e casto bacio, aveva le labbra morbide, nient'altro.
Si scostó sorridendomi per poi prendermi per mano e condurmi all'intetrno dell'aula dove ci sedemmo nella prima fila.
La lezione era iniziata da cinque minuti quando la porta si aprí facendo entrare un Harry sorridente con i suoi occhiali scuri e l'aria di chi puó fare ciò che vuole. Che presuntuoso.
"mi scusi Signor River." Disse entrando.
"Oh signor Styles, grazie per averci onorato della sua presenza, ora per far favore si venga a sedere qui davanti, vicino alla signorina Bane, c'é un posto vuoto." Disse il signor River cordiale ma con un leggero tono di sfida. Cosa? Vicino a me? Noo!
"No grazie signor River, io passo" disse sedendosi all'ultima fila mettendosi le mani dietro la schina mentre io sospirai di sollievo.
"Forse mi sono spiegato male, signor Styles, venga qui senza lamentele." Harry si alzó scocciato e si mise a sedere proprio accanto a me. Odiai il professor River in quel momento.
Samuel continuava ad accarezzarmi il braccio mentre era concentratissimo sulle parole del professore. Io non riuscivo a concentrarmi, la mano di Harry si era posata sulla mia coscia mozzandomi il respiro, lui sorrideva beato nella sedia accando mentre con il pollice disegnava dei piccoli cerchi provocandomi brividi in tutto il corpo. Aveva tutta l'aria di uno che non ha intenzione di smettere e mentre io cercavo con tutta me stessa di concentrarmi e non pensare alla sua mano lui continuava a tormentarmi. Stavo cercando di non ansimare quando la sua mano iniziò a muoversi, andava verso l' altro, verso quella parte di me che nessuno ancora aveva mai fiorato. Mi stava venendo un colpo. La sua mano mi stava per sfirare cosa che mi fece sobbalzare sulla sedia.
"Chrissy stai bene?" Mi chiese Sam preoccupato.
"Si si tranquillo" sussurrai.
Guardai di sottecchi Harry che ridacchiava soddisfatto, avrei voluto ucciderlo.

La lezione era finita e io mi fiondai fuori seguita da Samuel.
"Chrissy sicura che vada tutto bene?"
Chiese.
"Si" dissi gettandomi tra le sue braccia e baciandolo sulle labbra con un intensitá tale da fargli sbarrare gli occhi. Volevo fargli vedere che non poteva manipolarmi come voleva. Lui era proprio li davanti a me, parlava con due oche bionde che continuavano a spostare il peso da un piede all altro e a toccarsi i capelli, erano davvero pessime, non si vergognavano neanche un pó a farsi trattare come oggetti?! Il viso di Harry si contrasse quando io e Sam ci staccammo da quel bacio e prese le due ragazze per il polso per poi buttarle senza troppe cerimonie nella sua macchina.

A pranzo tornai nella stanza ero stanchissima, avevo dormito poco e non mi andava di vedere i ragazzi oggi, volevo stare da sola, e Sam non aveva fatto storia, aveva capito.
Ero sdraiata sul letto in una posizione così comoda che quando sentii i colpi alla porta non volevo proprio alzarmi e misi la testa sotto il cuscino per cercare di non ascoltare, ma i colpi alla porta non cessarono cosí mi alzai malvolentieri e andai ad aprire la porta. Harry era proprio li davanti, le mani serrate a pugno, e sul viso un espressioni furiosa. Entró nella stanza senza essere invitato, sorpassandomi e iniziando ad urlare.
"Mi hai mentito" urlò.
"Ti ho mentito?" Ripetei io, non capivo, ero confusa, su cosa gli avevo mentito?!
"mi hai detto che non stavate insieme! Invece cosa vedo? Voi due che vi sbaciucchiate! Proprio davanti ai miei occhi!" Stava urlando mentre camminava avanti e indietro per la stanza.
"Ma stiamo scherzando? Io e Sam non stiamo insieme, ci stiamo frequentando ma questo a te non deve importare! Questo a te non deve importare niente perché a te non importa ninente di nessuno! Tu usi le persone e basta! Ai tuoi amici neanche hai detto che avevi un fratello, le ragazze che ti porti a letto non le fai neanche entrare in casa tua figuriamoci se una di loro potrá mai entrare nel tuo cuore! Ma a te non importa neanche questo perché non vuoi che qualcuno entri nel tuo cuore, non vuoi che qualcuno conosca Harry Styles, vuoi solo recitare la parte del ragazzo figo e misterioso che va con tutte le ragazze e bravo sei un ottimo attore devo ammetterlo." Mi ritrovai ad urlare, ero davvero stressata e avevo bisogno di buttare tutto fuori.
"Io mi sono rotta di te" sussurrai dopo un attimo di silenzio.
"Mi hai anche baciata" sussurrai di nuovo ma da lui non ebbi nessuna reazione, era fermo in mezzo alla stanza che guardava per terra.
"Mi hai anche baciata!" Urlai più forte. Volevo una reazione, volevo che facesse qualcosa.

"Quel bacio non significa niente, ero ubbriaco, non me lo ricordo neanche. Non si ripeterá piú, non voglio che si ripeti più."

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