XV. Io, Lei e la Formula 1

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"Stephan preparati che tra poco si parte" mi urlò un meccanico da dietro.

"Va bene, sono quasi pronto"

Allacciai la tuta, infilai il casco e per ultimo i guanti, ero pronto.

"Questa pista è fatta apposta per quest'auto, la macchina andrà benissimo" cercò di incoraggiarmi mio padre con una pacca sulla spalla.

Salii nell'abitacolo, lo schermo davanti a me illustrava i tempi e i giri degli altri piloti.

Ovviamente il più veloce in pista era Patrick, dovevo fare dei giri con diverse gomme per capire come la macchina avrebbe performato su quella pista a determinate temperature.

Feci i miei giri e la macchina per fortuna si comportò più che bene, almeno per le prime prove libere ero tra i migliori.

Nonostante si corresse di sera, il caldo e l'umidità erano insopportabili.

"Bravo figliolo, sei andato davvero bene"

Annuii, mentre stavo ancora sistemando il casco e le cuffie.

"Domani alle qualifiche hai buone chances di giocartela per la pole position"

"Lo spero davvero, devo riuscire a recuperargli più punti possibile"

"Questo è lo spirito che voglio vedere, questo è mio figlio"

"Grazie, adesso però devo andare"

"Ma dove devi andare a quest'ora della sera?"

"C'è una persona che mi sta aspettando"

Ringraziai tutto il team per il lavoro svolto e corsi verso l'uscita dove sapevo che Camilla e Silvia mi stavano aspettando.

Passata circa mezz'ora durante la quale le persone mi fermarono in ogni dove e ogni secondo, finalmente le raggiunsi.

"Ma dove eri finito?" Mi domandò curiosa Silvia.

"A firmare autografi"

"Grazie Silvia per tutto"

"Ma di cosa?! La devi finire di ringraziarmi in continuazione Cami, ci vediamo domani giusto?"

"Sì certo, sempre se la star qui presente me lo permetterà" fece cenno verso di me sorridendo.

"Sono giusto un pochino stanco, direi che è ora di andare"

"Quanto sei acido!" mi rispose una Silvia imbronciata.

"Ho letteralmente perso ogni liquido del mio corpo, scusami se non sono dell'umore a te gradito"

"Penso sia giunto il momento di congedarci" intervenne un'imbarazzata Camilla.

"Allora ti sei divertita?" Gli domandai mentre uscivamo.

"Si dai..."

Mi girai interrogativo verso di lei.

"Scusa in che senso si dai"

"Queste prove sono un po' noiose, anzi parecchio, fate sempre gli stessi giri, uno dopo l'altro, uno dopo l'altro, sembra non finire mai"

"Guarda che anche la gara è così"

"Non è vero, almeno durante la gara c'è adrenalina, sorpassi, voglia di vincere, durante le prove non c'è nulla"

"Sai vero che ci sono persone che pagano centinaia di euro per essere qui?"

"Non sono gratis le prove libere?"

"Certo che no"

"No vabbè, quindi le persone pagano per vedere le prove libere? Io se avessi tutti quei soldi da spendere li utilizzerei per viaggiare in tutto il mondo, senza fine"

A una Vita da TeWhere stories live. Discover now