VI. Io, Lui e la Reggia⚜️

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Dopo quella giornata infernale, non c'era niente di meglio che una bella visita alla Reggia di Monza e ai suoi splendidi giardini

Quel tour lo agognavo dall'istante esatto in cui eravamo arrivati.

Ovviamente non avevo molto tempo, poiché per le undici Antonio e la nostra auto privata sarebbe arrivata per scortarci all'autodromo.

Per fortuna questa magnifica Reggia si trovava esattamente di fronte all'albergo ed apriva alle otto e mezza in punto.

Dopo essermi preparata, arrivava la parte più difficile, ovvero svegliare e far alzare Milo.

Era completamento stordito, non si ricordava nulla della festa né tantomeno del nostro ritorno in Ferrari.

"Mamma mia che serata, non mi sono mai divertito tanto in vita mia" farfugliò con la testa immersa nel cuscino.

"Si, ho notato anzi tutti lo hanno visto"

"Ti prego dimmi che non ho fatto nulla di stupido, non mi ricordo niente, ho solo un gran mal di testa"

"Tieni prendi questa dopo aver fatto colazione" gli dissi mentre gli appoggiai sul comodino un'aspirina "comunque non ti preoccupare non hai fatto nulla di stupido, tranne che svenire davanti a tutti sulla moquettes del locale e aver quasi vomitato dentro la macchina del tuo idolo, una serata come tante altre"

"IO sono entrato nella macchina di Ste-phan Ander-sonnn?!" mi rispose urlando e girandosi lentamente verso di me.

"Eh già, ci ha riaccompagnato gentilmente in albergo e ci ha scortati sino in camera, comunque... Io sto per andare a visitare la reggia che sta qui di fronte, te la senti di accompagnarmi?"

"Non ci posso credere, che figura di..."

"Ehi, io ho fretta quindi ti prego di rispondermi"

"Per questa mattina passo, ci vediamo di sotto alle undici"

"Ok, a dopo allora e buon riposo"

Uscendo dall'ascensore dell'albergo udii il rumore di una risata familiare.

"Ah eccola, grazie Paolo, sei il migliore come sempre, salutami tutta la famiglia!" esclamò Stephan rivolgendosi verso il concierge.

"Buongiorno!"

"Ma che cavolo?!" replicai io in completa confusione.

"Ieri ti sei scordata questo dentro la mia macchina" mi consegnò la mia carta d'identità, che sicuramente si era sfilata dalla tasca esterna della borsetta.

"Grazie, ma potevi consegnarmela anche più tardi, tanto con me porto sempre anche la patente"

"Ero di passaggio, quindi ne ho approfittato, te invece dove stai andando a quest'ora del mattino?"

"In realtà mi sto dirigendo alla Reggia di Monza, è da quando siamo arrivati che desidero visitarla, domani sarà il nostro ultimo giorno qui e quasi sicuramente lo trascorreremo interamente dentro all'autodromo e a preparare le valigie, quindi questa mattina mi è sembrato il momento ideale"

"Fai bene, è davvero splendida, ci sono stato l'anno scorso insieme a mia madre, una delle poche volte che è venuta a trovarmi qui a Monza, mi raccomando goditi anche i giardini, che secondo me sono anche più belli della Reggia stessa, si può anche noleggiare una bici per visitare meglio il parco"

"Non penso che riuscirò a fare tutto in mattinata, però grazie per il consiglio"

"Hai ragione! Non puoi mica fare tardi per le prove libere" mi rispose ammiccando con un occhiolino "facciamo una cosa, oggi pomeriggio, sul tardi, andiamo insieme a fare un giro dentro al parco, così sono sicuro che non ti perdi!" esclamò con un sorrisino ironico.

A una Vita da TeWhere stories live. Discover now