𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 28

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Sarah

«Non ci andrai! Quel locale è frequentato da gente orribile ed è pericoloso!» urlai contro il telefono.

«Amore, sai che Matthew ha bisogno di me e Oliver per gareggiare. Ti prometto che farò attenzione» Ryan cercò di tranquillizzarmi «se ti va puoi venire anche tu».

Sbuffai pesantemente, continuando a girare per il centro commerciale.

«Ha da fare un'altra gara? Sul serio?».

«Sì, dovrà gareggiare contro un compagno di Walker...ormai gli da il tormento» 

«Matt non potrebbe semplicemente perdere, in modo tale da accontentare quello stronzo di Walker una volta per tutte?» azzardai. «Lo sta tormentando da troppo tempo con le gare, poi pensavo aveste finito con queste scemenze»

«Ma sei pazza? Matthew non si farebbe mai battere da lui, a costo che smetta di tormentarlo. Circolano soldi e scommesse dietro queste gare, per lo più Walker non è il tipo ideale da prendere in giro»

Scommesse? Di che scommesse stava parlando?

«Non...non capisco, che scommesse?» chiesi, curiosa.

«Ho promesso a Matt di stare zitto, mi dispiace».

«Ma sono la tua ragazza!» esclamai.

«E lui il mio migliore amico!» controbatté.

In fondo lo capii; se Lola mi avesse confidato qualcosa, io non lo sarei mai andata a dire a qualcuno. Mai.

«Va bene, tanto lo verrò a scoprire da sola!» ridacchiai, cercando di abbassare la tensione che si era creata tra di noi.

«Quindi...puoi stare tranquilla se vado al Floyd?» 

Odiavo quel locale -il Floyd- e avrei tanto voluto dirgli di no, ma in fondo, non potevo decidere al posto suo e volevo fidarmi di lui. Nonostante tutto non capivo ancora cosa ci vedessero di bello lui, Matt e Olly in delle gare clandestine contro la legge.

«Posso provarci» sbuffai, rassegnata.

«Ti prometto che farò attenzione. Ora devo andare, ho gli allenamenti»

Ryan praticava basket da quando era piccolo e lo guardavo allenarsi la maggior parte delle volte, quel giorno però, avrebbe avuto l'allenamento a porte chiuse, quindi mi sarei dedicata allo shopping.

«Va bene, divertiti.»

«Ti amo» sussurrò, prima di riattaccare la chiamata.

«Anch'io» dissi, con il suo stesso tono di voce.

Kylie

Mi girai verso Matthew. Per mia grande sorpresa non aveva ancora aperto bocca, ma si stava limitando a lanciare occhiatacce truci ad Aaron, serrando la mascella. Eppure da lui mi sarei aspettata cose del tipo: "Che cazzo vuoi?". Niente. Era fermo immobile, lo stava guardando quasi con...orrore.

«A-Aron...che...che ci fai qua?» 

Avrei voluto risultare sicura, invece il mio tono di voce era basso tremolante.

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⏰ Last updated: May 15 ⏰

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𝐓𝐎 𝐇𝐀𝐓𝐄, 𝐓𝐎 𝐋𝐎𝐕𝐄 - 𝐆𝐥𝐢 𝐎𝐩𝐩𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐒𝐢 𝐀𝐭𝐭𝐫𝐚𝐠𝐠𝐨𝐧𝐨Where stories live. Discover now