𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 3

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Kylie

Secondo giorno di scuola. Quella mattina fortunatamente la sveglia suonò ed ebbi il tempo di fare le cose con calma.

All'ora di storia mi ero seduta accanto a Sarah, visto che magicamente il mio libro di storia era scomparso.

«Quindi ragazzi, scegliete un compagno per la ricerca di storia» disse la professoressa prima che la campanella suonò.

«Lola è già in coppia con Olivia, fai la ricerca con me?» mi chiese Sarah mentre ci allontanavamo dalla classe.

Non ebbi neanche il tempo di rispondere che subito esclamò: «Perfetto! A casa mia oggi, per le cinque. Ci stai?»

A quel punto realizzai che Sarah viveva con quello stronzo di Matthew Carter, ma di certo non avrei saltato la ricerca di storia per un tizio che "conoscevo" appena e che era già finito nella mia lista nera, quindi accettai un po' titubante.

Sarah mi diede un foglietto di carta.

«Il mio numero e il mio indirizzo» disse la mora indicandomi il biglietto.

Vivevamo vicine per fortuna, mio padre probabilmente non mi avrebbe mai accompagnata visto che ultimamente con il suo nuovo lavoro tornava a casa solo per cena.

Quando uscimmo dalla scuola Lola stava parlando con Sarah ed altre ragazze. Le ragazze di quella scuola erano perfette: capelli ordinati, trucco perfetto e fianchi stretti.
Non odiavo il mio fisico ma semplicemente non mi faceva impazzire, anche perché da quando mia mamma morì dovetti rinunciare a molte cose come il mio sport.

Da piccola praticavo ginnastica artistica a livello agonistico. Mi piaceva e soprattutto mi teneva in forma, ma decisi di smettere di amor proprio perché dopo il lutto di mia madre, mio padre ebbe qualche problema economico e io non volevo risultargli un peso.

Quando tornai al presente, spostai lo sguardo verso un gruppetto di ragazzi e, ovviamente era presente anche Matthew "lo stronzo number one"  Carter.

Sapevo che non avrei dovuto dare pregiudizi alle persone che non conoscevo neanche, ma lui di certo non aveva fatto una bella figura con me.

Non che me ne importassi, ovvio.

Guardai meglio quel gruppetto e vidi una ragazza bionda che stava accollata come un koala a Matthew, ma lui sembrava non darle molte attenzioni.
Passai accanto a quel gruppetto intenta ad andarmene a casa ma, a quanto pare non passai inosservata perché uno dei ragazzi mi guardò e urlò:

«Ma guarda un po' la rossa...lei si che non scherza»  tutti ridacchiarono a parte Matthew.

 «Me la farei volentieri»  aggiunse un altro.

La mia voglia di rispondere si fece sempre più alta fino a che una voce familiare non parlò.

«Avete finito di scassare il cazzo o ad ogni ragazza che vedete dovete sbavarle addosso?»

Era lui.

«Avanti Matt, te la faresti pure tu. Non fare il finto tonto» ironizzò un altro.

Io rimasi in silenzio e mostrai la mia miglior faccia schifata, che parlava al posto mio. Mi voltai intenta ad andarmene ma, quella voce mi bloccò di nuovo.

«Non mi faccio le bambine, specialmente quelle nuove» disse lo stronzo.

Io decisi di aver sentito abbastanza e me ne andai, trattenendo quella voglia di lasciare il segno rosso della mia mano sulle guance di quegli irrispettosi.

Il peggio però doveva ancora arrivare, visto che avrei dovuto trascorrere metà pomeriggio a casa sua.

Niente distrazioni.

Me lo ero promessa. Mi sarei concentrata solo sul compito di storia.

𝐓𝐎 𝐇𝐀𝐓𝐄, 𝐓𝐎 𝐋𝐎𝐕𝐄 - 𝐆𝐥𝐢 𝐎𝐩𝐩𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐒𝐢 𝐀𝐭𝐭𝐫𝐚𝐠𝐠𝐨𝐧𝐨Where stories live. Discover now