𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 15

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Kylie

Finalmente Sabato. Quella mattina mi ero svegliata a mezzo giorno e mi ero imbottita di cibo come se non mangiassi dall'era dei primitivi. 

Ad un certo punto mi arrivò una chiamata da parte di Lola.

«Buongiorno Kyl!» esclamò dall'altra parte del telefono

«Giorno Lola»

«Fra mezz'ora sono sotto casa tua. Ti porto a fare shopping»

Neanche per sogno.

«No Lola veramente, non ce ne è bisogno. Dico davvero»

«Scherzi? Non vorrai mica arrivare a novant'anni con le stesse tute larghe. Hai bisogno di mettere in risalto il tuo bellissimo fisico, avanti.»

Sembrava pure convincente.

«Va bene, ma solo perché sei tu»

«Sapevo che avresti accettato. Ah, e sta sera ti porto a una festa»

Non ebbi neanche il tempo di ribattere che Lola riattaccò.

Mi feci una doccia veloce, mi infilai dei jeans e mi misi un top bianco con sopra una felpa larga.

Quando Lola suonò il campanello aprì mia sorella. Fortunatamente mio padre era a lavoro.

«Ciao Emily» la salutò Lola.

«Ciao. Tu sei Lola? L'amica di Kylie?»

La bionda annuì.

«Dove la porti?» le chiese mia sorella.

«A fare shopping»

«Oh, almeno te l'hai convinta»

Le due scoppiarono a ridere.

«Siete già diventate migliori amiche?» ironizzai io, mentre mi infilavo le scarpe.

«Mi piace tua sorella» affermò Lola.

«Non l'hai ancora vista nella sua fase da stronza»

«Kylie Anderson, ti ricordo che ho due orecchie e che funzionano anche bene!» urlò mia sorella.

Feci cenno a Lola di andare, prima che mia sorella diventasse il mostro delle paludi.

Mi infilai il casco e mi accomodai nel sedile posteriore dello scooter, poi la bionda accese il motore e partimmo.

Una volta arrivate al centro commerciale, Lola mi prese per mano e mi portò in un negozio di intimo.

Oh, no.

Feci cenno a Lola di andare nel negozio accanto, dove vendevano solo vestiti.

«Kyl, se vuoi indossare un vestito come si deve, dobbiamo pensare anche a cosa indosserai sotto» disse divertita la bionda.

«Okay, ma provo e basta» sbuffai.

Lola prese qualche reggiseno e delle mutande, che sinceramente non avrei mai indossato.

«Prova questi» mi allungò un reggiseno bianco di pizzo e le mutande abbinate.

Quando uscii dal camerino Lola spalancò la bocca.

«Stai benissimo Kyl.»

Alla fine Lola mi convinse a comprare quell'intimo e poi ci dirigemmo verso il negozio di vestiti.

Ne provai alcuni ma ne presi solo due. Uno nero e attillato che non arrivava neanche alle ginocchia, e uno bianco, dello stesso modello del primo.

«Verrai alla festa sta sera? Ti prego dimmi di si»  mi chiese Lola una volta arrivate davanti a casa mia.

𝐓𝐎 𝐇𝐀𝐓𝐄, 𝐓𝐎 𝐋𝐎𝐕𝐄 - 𝐆𝐥𝐢 𝐎𝐩𝐩𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐒𝐢 𝐀𝐭𝐭𝐫𝐚𝐠𝐠𝐨𝐧𝐨Where stories live. Discover now