Capitolo 13 - Maybe even only for one night

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Buonasera,
Vi avviso che questo sarà 🔥 🔥 , perciò se non siete interessati non leggetelo. 
E' abbastanza lungo e intenso, vi consiglio di leggerlo con attenzione perché impazzirete... 
Già lo so.
Vi piacerà proprio tanto.
Se vi va come sempre commentate. Adoro i vostri scleri :D
Ci sentiamo nello spazio autore, buona lettura!

Ig: valia_emme_autrice 

Tik Tok: ValiaEmme

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Tate

Il cuore aveva cominciato a battere veementemente contro il mio petto e contro la mia volontà.

Non riuscivo a capirne il motivo, ma la proposta di Michael mi aveva letteralmente mandato in confusione.

Perché voleva che entrassi nella sua dépendance?

«Tu abiti qui? Cioè, questa dépendance...» non sapevo cosa dire e mi sentii una stupida. Mi stavo innervosendo e per di più stavo balbettando perché ero agitata.

«Sì, non dormo in quella villa da molti anni ormai», rispose schietto e senza vergogna, mentre indicava la villa alle mie spalle con quel fascino tutto suo: ribelle e ammaliante.

Quella sera indossava uno smoking bianco costosissimo, una cravatta color argento e una piccola rosa rossa era stata posizionata con cura nel taschino del vestito.

Deglutii il groppo in gola perché era stupendo. Non potevo negarlo.

Michael continuò a guardarmi cercando di capire le mie prossime intenzioni.

«Allora? Entrerai oppure tornerai da quei noiosi ricconi...» lì indicò barcollando un po' nonostante fosse appoggiato allo stipite della porta.

Lo scrutai con attenzione e mi resi conto che teneva in mano una bottiglia mezza vuota di vodka.

Aveva bevuto.

«Sei ubriaco? Per questo non vuoi partecipare alla festa?» lo studiai ancora e sbuffò portandosi indietro i folti capelli scuri, umidi di pioggia.

Poco prima che lo raggiungessi fuori in giardino aveva piovigginato.

«La festa...sai che me ne importa di questa festa», continuò brillo ma quando il suo sguardo si soffermò sul mio vestito, sentii improvvisamente caldo.

Non ci vedevamo da quel giorno, da quando mi aveva toccata senza un briciolo di rimpianto nel negozio dei Lorris. Ondate di calore si impossessarono del mio corpo e quando una scintilla illuminò il suo sguardo rimasi quasi senza fiato. Era questo l'effetto di Michael Linster?

Riusciva a farsi desiderare solo con uno sguardo?

Evidentemente per lui era tutto così facile...

Era di una bellezza disarmante, ma questo lo sapevano indiscutibilmente anche i muri di questa dépendance.

«Non te lo ripeterò un'altra volta, libellula. Vuoi entrare oppure no?»

Mi morsi l'interno della guancia soppesando a ciò che fosse giusto oppure no e lui continuò a guardarmi con i capelli che gli ricadevano ribelli sulla fronte.

«Solo per un minuto. Sto gelando qui fuori», mi affrettai a dire, anche perché era la verità.

Michael mi fece passare e quando avanzai sgranai gli occhi perché quella dépendance era stupenda. Due divani in pelle rossa abbellivano il salottino, un tavolo di legno pregiato era sistemato lateralmente e una tv a schermo piatto riempiva la maggior parte della parete frontale.

Unattached - Senza LegamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora