Capitolo 7- Heartless

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Come vi avevo promesso, ecco a voi il capitolo a pochi giorni prima del Natale. Scusate se non ho aggiornato ma non era pronto, dunque l'ho scritto e revisionato. Spero possa piacervi...da adesso si entrerà nel vivo della storia  😉

Come sempre se vi va di lasciare qualche commento ne sarei felice, così posso capire anche se la storia piace oppure no, ma spero di sì.  😍😀
Ps: questi pov sono di Tate, ma tra poco arriveranno anche quelli di Michael. 

Preparatevi...

Buona lettura!

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Tate

Dylan sfrecciò verso Harvard ed io per un brevissimo istante mi pentii di essere andata con lui.

Mi morsi l'interno della guancia e mi presi quei secondi in cui era rimasto in silenzio a soppesare i miei pensieri e ad analizzare la strana situazione in cui ero finita.

Neanche lo conoscevo questo Dylan ed ero salita nella sua macchina senza avvisare nessuno.

Mi ero comportata da incosciente.

Ma da quando ero arrivata a Mountfells non avevo avuto un minuto libero per visitare la città, figuriamoci Harvard.

E volevo vederla.

Volevo capire cosa mi stessi perdendo dato che avevo scelto di prendermi un anno sabbatico.

«Non ti sto rapendo, Tate», ammise simpaticamente ma non mi fidavo di lui. C'era qualcosa che non mi ispirava fiducia.

Mi dava l'impressione di uno che combinava guai o, meglio, che i guai li andava a cercare ben volentieri.

Strabuzzai gli occhi e guardai Dylan.

«Non stavo pensando a questo...»

«Sì, lo stavi pensando. Ti sei ammutolita e non hai più detto nulla. Vedrai per l'ora di cena sarai a casa. D'altronde sono solo le quattro del pomeriggio. Cosa avresti fatto?»

I miei piani sarebbero stati ben altri: mi sarei dovuta incontrare con David; invece, non avevo ancora disdetto il nostro appuntamento. E ora che scusa avrei potuto inventare così su due piedi?

«Mmm...lo spero».

«Come mai abiti dai Fit?» Dylan si portò una sigaretta in mezzo ai denti senza accenderla.

Lo guardai di sbieco, ma non gli avrei di certo rivelato la verità.

«Mi stanno ospitando. Sono amici di famiglia.»

Se si fosse venuto a sapere che io e David eravamo stati ex fratellastri non mi sarei vergognata, ma erano le conseguenze a preoccuparmi. Una volta detta la verità, avremmo dovuto rivelare altri dettagli, tra cui il motivo della rottura tra i nostri genitori che sarebbe venuto sicuramente fuori, e non mi andava.

Inoltre, non mi andava di far sapere agli altri che mio padre biologico era un mostro e che mi picchiava da quando ero piccola.

E non volevo neanche che si sapesse di mia madre: era un'attrice famosa e sarei finita sotto i riflettori se si fosse saputo.

Peter e David erano stati d'accordo con la mia decisione. D'altronde l'unico a sapere che fossi la sua ex sorellastra era Tom e non l'aveva detto a nessuno.

«Capito. Ci vai a letto?» sgranai gli occhi.

«No e non sono comunque affari tuoi», risposi.

Dylan rise e svoltò l'angolo con la sua macchinona.

Unattached - Senza LegamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora