Benvenuti in questa nuova storia.
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Ci sentiamo nello spazio autrice.
Mi raccomando, tartassatemi di commenti e stelline :D
Musica: How You Remind Me- Nickelback 🎵 🎶
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Tate
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Il treno scorreva celermente tra le vie di quell'immensa città che non avevo mai amato ed erano già trascorsi parecchi minuti da quando ero salita sul vagone e avevo cercato posto.
Silenziosamente mi ero accovacciata sul sedile e avevo rivolto la mia attenzione verso la strada rurale che sfrecciava davanti a noi a una velocità supersonica.
Avevo fatto bene, ripetevo tra me e me. Avevo preso la decisione giusta.
Io non meritavo i suoi schiaffi e per quanto fosse da sempre stato un padre violento, mi ero comportata ogni singolo giorno come la figlia perfetta. Non lo avevo mai deluso eppure quegli schiaffi li tirava a me, non alla mamma perché con lei sfogava la sua rabbia attraverso il sesso.
Abitualmente, dopo che quel mostro mi picchiava, prendeva la mamma e se la scopava ovunque. Non gliene fregava niente se io potevo sentirli o se i punti in cui mi colpiva sanguinassero.
Era cominciato tutto quando avevo sette anni, la sua prima sbronza, il suo primo leggero ma insignificante schiaffo, ma all'età di diciannove anni, con il liceo lasciato alle spalle, avevo deciso di lottare per la mia salute, per la mia vita, e di non subire più.
Avevo deciso di scappare e di nascondermi dalle uniche due persone di cui mi fidavo ciecamente, ma sapevo già che tra qualche ora, mia madre mi avrebbe tempestata di chiamate.
Sistemai il classico chignon e una ciocca castano chiaro sfuggì dall'elastico. Provai a reinserirla con le dita, ma fu tutto inutile. Il mio nervosismo vinceva su tutto.
Sbuffai infastidita e mi accoccolai tra me e me, l'unica persona di cui avrei sempre potuto fidarmi.
Mi abbracciai ma evitai di piangere, perché non gliel'avrei data vinta in questo modo. Non mi avrebbe sconfitta con la sua violenza.
Io ero forte e avevo deciso di lottare, nonostante mi legassi sempre i capelli perché mi ricordavano il dolore che mi provocava quando li tirava con forza fino farmi piangere.
Tirai su col naso e notai che quella sera il treno era abbastanza deserto e non mi dispiaceva quella quiete. Non c'erano persone che parlavano al telefono o bambini che strillavano ininterrottamente. Il vagone che avevo scelto era molto silenzio, invece il mio cuore era in subbuglio e non smetteva di agitarsi e di battere tumultuosamente contro il petto.
Non avrei saputo dove andare se non fosse stato per David e Peter e ringraziai mentalmente il Signore che, anche se per qualche anno, li aveva messi sulla mia strada.
Peter era l'ex compagno di mia madre e David era il suo unico figlio.
Peter Fit aveva conosciuto mamma anni fa su un volo per l'estero. Mamma faceva l'attrice e viaggiava spesso mentre lui era un pilota. Quell'anno si erano incontrati a Londra. Mamma aveva deciso di allontanare papà dalle nostre vite già da qualche anno e si stava riprendendo, così aveva dato un'opportunità a Peter Fit. Io avevo accettato ben volentieri la relazione con questo uomo. All'epoca avevo dieci anni, ma ero più matura rispetto ai bambini della mia età per tutto quello che mi era successo.

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Unattached - Senza Legami
Romance(Il ragno e la libellula) Tate e David sono fratellastri inseparabili ma si dividono quando i loro genitori si separano. David torna a vivere con il padre nella cittadina in cui è cresciuto, vicino Boston, mentre Tate rimane a New York, con la madre...