34. Bianco

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Piccolo annuncio: ho detto nello scorso capitolo che mancavano pochi capitoli alla fine della storia, ma ho deciso di modificare i miei piani, invece di scrivere due libri diversi terrò un libro unico, semplicemente dividerò la prima parte (che si concluderà con questo capitolo) dalla seconda. Detto questo, buona lettura!

La stanza in cui mi trovavo era completamente bianca. La neutralità e freddezza di quel posto in qualche modo mi confortava.

Il corpo di Graham era disteso su un lettino, attaccato a diversi fili.

Il suo cuore si era fermato. Per qualche secondo, Graham era morto. Potevo ancora assaporare sulle mie labbra la sensazione di vuoto totale che avevo provato in quei maledetti istanti, e la cosa mi terrorizzava. Grazie agli Dei, i medici erano arrivati qualche secondo dopo, riuscendo subito a rianimarlo. Graham era forte, non poteva morire così. 

Aveva subito un brutto colpo, gli artigli di Nikolai avevano sfiorato il suo cuore.  Nonostante i medici fossero riusciti a rianimarlo, non erano sicuri di quando si sarebbe svegliato. Il suo corpo era entrato in uno stato di coma profondo. Ci sarebbero potuti volere giorni, settimane... o mesi. Nessuno era riuscito a darmi una risposta precisa.

Riuscivo a malapena a sentire il filo tra di noi che ci legava, era una sensazione flebile, delicatissima. I dottori mi avevano spiegato che era dovuto al fatto che Graham aveva subito un colpo letale e di conseguenza al momento si trovava in un limbo tra vita e morte. Il pensiero mi uccideva.

Graham, il mio Graham, così forte e tenace... aveva rischiato di morire, per colpa mia. Si era preso un colpo in pieno petto pur di proteggermi, nonostante io gli avessi mentito.

Ero stata sciocca, irrazionale. Non mi ero fidata totalmente di lui, commettendo così uno degli errori più grandi della mia vita.

I miei occhi erano fissi sul suo viso pallido, la speranza che si sarebbe potuto svegliare da un momento all'altro mi impediva di staccarmi da lui. Iris aveva provato a farmi mangiare qualcosa, ma il mio stomaco era chiuso. 

Non molto distante dal Palazzo, mi aveva spiegato velocemente Iris, c'era sempre stato un piccolo ospedale specializzato nelle cure per i Licantropi, in vista di qualche emergenza durante le riunioni del Concilio. Subito dopo la rianimazione di Graham ci avevano portati qui, ed io ero rimasta in attesa tutto il tempo.

Non sapevo quante ore erano ormai passate. Il sole era calato da un pezzo e l'unica fonte di luce era quella calda e sfarfallante proveniente da una piccola abat jour posizionata sul comodino di fianco al letto di Graham. 

<<Posso entrare?>> una voce che non riconobbi interruppe il flusso dei miei pensieri.

Mi voltai e, con mia grande sorpresa vidi la figura imponente di Oberon all'ingresso della stanza.

Non sapendo cosa dire, annuii soltanto. 

L'espressione sul suo viso sembrava preoccupata. Lanciò un'occhiata a Graham, esanime sul letto, e poi un'altra verso di me, soffermandosi un po' troppo sulle profonde occhiaie che avevo sotto gli occhi.

Volevo chiedergli il perché fosse venuto, ma non ne avevo le forze. Non avevo le forze per fare nulla.

Senza che io gli dicessi nulla, si sedette sulla sedia di fianco alla mia.

<<So cosa vuol dire perdere qualcuno per colpa dei Lupi>> il tono della sua voce era grave e il suo sguardo era fisso su Graham.

<<Graham non è morto!>> avevo quasi urlato quelle parole, ma mi ricomposi subito <<E Nikolai non è un Lupo>> calmai la mia voce. Solo dire il nome di quel bastardo faceva salire in me un'ira mai provata prima. In quel momento, ero sicura di poter uccidere.

Una parte di me rabbrividì al pensiero. Io? Uccidere qualcuno? Ma una parte più feroce, più animale, voleva solo vendetta. Vendetta per quello che era stato fatto a Graham, vendetta per essere stata trascinata in mezzo ad un'imminente guerra.

<<Nikolai non è un Lupo>> confermò Oberon, massaggiandosi lievemente la barba <<Ma probabilmente collaborava con loro. I membri del Concilio lo stanno interrogando proprio in questo momento, nei sotterranei>> per quanto fui sorpresa di sentire di un eventuale coinvolgimento di Nikolai con i Lupi, fui anche felice di sentire il resto delle parole uscire dalla sua bocca. Nikolai doveva soffrire.

<<Cosa farai ora?>> mi chiese Oberon, cogliendomi alla sprovvista.

<<In che senso?>> e per la prima volta mi voltai davvero verso di lui. I suoi occhi azzurri sembravano studiarmi attentamente, infastidendomi.

<<Graham ti ha marchiata, durante la sua assenza dovrai prendere tu il suo posto, sia come membro del Concilio, che come capo del suo territorio>> le sue parole erano prive di malizia, ma mi colpirono come una doccia gelida.

Questo non lo sapevo e non ci avevo neanche pensato. Graham si fidava talmente tanto di Nikolai che gli aveva chiesto di proteggermi in caso gli fosse successo qualcosa... addirittura mi aveva detto che avrei dovuto scappare. Mai aveva accennato al fatto che avrei dovuto prendere, anche se solo momentaneamente, il suo posto.

<<Questo...>> facevo fatica a parlare, talmente era forte lo shock in quel momento <<Questo non lo sapevo>> la mia voce era simile ad un tremolio.

<<Io ti voglio aiutare>> il suo sguardo aveva un non so che di solenne, come se stesse pronunciando un giuramento.

<<Cosa? Perché?>> la mia testa era un misto di sorpresa, confusione e stanchezza. Così tante cose erano successe nell'arco di ventiquattro ore che ormai facevo fatica a ragionare a mente lucida.

<<Primo, perché io e te, soprattutto dopo ciò che è successo a Graham, abbiamo lo stesso obiettivo: sconfiggere i Lupi e tenere al sicuro le persone che amiamo>> sospirò, alzandosi dalla sedia. <<Secondo, perché mi ricordi la mia compagna>> le sue labbra si piegarono in un lieve sorriso malinconico.

Cercai di osservarlo, di capire meglio le sue intenzioni, ma Oberon era illeggibile. Volevo chiedergli cosa intendesse, ma guardando il suo volto, l'espressione enigmatica dipinta sul suo viso, sapevo che non mi avrebbe risposto.

<<Vieni da me quando sarai pronta a combattere, Nika>> furono le sue ultime parole prima di uscire dalla stanza, lasciandomi con più dubbi che chiarimenti.

Lanciai un'occhiata a Graham, ancora disteso e pallido. Mi sembrò quasi di percepire la sua approvazione attraverso il rimasuglio flebile del nostro legame, ma forse era solo la mia immaginazione. Un pensiero iniziò a formarsi nella mia mente, tanto coraggioso, quanto pericoloso.

Questa volta è il mio turno di proteggerti, Graham.

Ciao a tutti!

Questo capitolo è breve, ma conclude la prima parte di questa storia!

D'ora in poi vedremo una Nika diversa e chissà cosa succederà a Graham...

Fatemi sapere cosa ne pensate lasciando una stellina ed un commento!

Al prossimo capitolo!

Black Widow D

Song of Shadows - SOSPESAWhere stories live. Discover now