29. Amore⚠️

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⚠️ Questo capitolo contiene scene esplicite, non leggetelo se questo tipo di scene vi mette a disagio!

Graham, come al solito, stava lavorando sul suo computer portatile. Aveva accennato qualcosa riguardo a delle spie presenti sul territorio dei Lupi, le quali stavano cercando di recuperare informazioni utili mentre noi eravamo in attesa dei filmati di sorveglianza del treno. Io cercavo di tenermi impegnata leggendo un libro, ma un pensiero alquanto fastidioso continuava ad insidiarsi nella mia mente, facendomi attorcigliare lo stomaco. Io ero inutile. Non ero in grado di combattere, non avevo la minima idea di come svolgere anche solo la metà delle questioni burocratiche di cui si occupava Graham e, come se non bastasse, non sapevo come dare il mio contributo per risolvere il conflitto con i Lupi.

All'improvviso, le parole scritte sulla pagina del libro che avevo davanti mi sembravano incomprensibili. La mia mente non si voleva concentrare, era troppo distratta da quel senso di impotenza che mi aveva colpito come un macigno. Lanciai un'occhiata a Graham e mi chiesi se effettivamente pensasse a me come un peso, solo una responsabilità in più. 

Si voltò di scatto verso di me, spaventandomi. 

<<A cosa stai pensando? Riesco a sentire tutta la tua agitazione tramite il legame>> il suo sguardo si spostò sul mio collo, dove mi aveva marchiata.

Portai una mano sul marchio, strofinandolo leggermente. Spesso mi dimenticavo della potenza del legame che ci univa.  I suoi occhi assunsero una sfumatura di rosso simile al sangue mentre fissavano famelici il punto in cui la mia mano era a contatto col marchio.

Arrossii sotto il calore del suo sguardo e, in preda all'imbarazzo, tolsi subito la mia mano dal collo.

<<Vorrei aiutare in qualche modo, non solo te, ma tutti i Licantropi>> sospirai <<Ma sono perfettamente consapevole di non essere forte come voi>> ammisi, divertendo il mio sguardo su qualsiasi cosa, tranne i suoi occhi. 

Lui chiuse il computer e si alzò, venendo verso di me. Si sedette di fianco a me, prese il libro che stringevo fra le mani e lo appoggiò a lato. 

<<E' vero>> disse, e bastarono quelle due parole per sentire come una pugnalata al petto <<Non guardarmi così, non ho finito. E' vero, non sei forte quanto noi, ma questo non vuol dire che tu non possa dare una mano. Però, prima poterlo fare, devi essere consapevole di doverti fare coraggio. Tutto questo è nuovo per te, e posso capire come ti senti, ma questo non ti deve fermare. Se vuoi dire qualcosa durante una delle riunioni, dilla. Se vuoi dare qualche suggerimento, dallo. Il tuo contributo è più che benvenuto>> allungò una mano calda e mi accarezzò la guancia. Automaticamente mi rilassai al contatto con la sua pelle e chiusi gli occhi.

Tramite il legame riuscivo a percepire la calma che mi voleva trasmettere, quasi come se fosse una cosa materiale. Gradualmente riuscivo a sentire come un fuoco che man mano incendiava il mio corpo e capii che quel fuoco, in realtà era solo puro desiderio, ed era quello che stava provando Graham in quel momento. 

Quando riaprii gli occhi il suo sguardo era incendiato ed era fisso sulle mie labbra. 

<<Baciami>> sussurrai <<Baciami, Graham>> non se lo fece ripetere.

La sua bocca prima sfiorò delicatamente la mia, quasi come per chiedermi se fosse davvero quello che volessi. A quel punto, fui io a prendere l'iniziativa. Volevo sentire la pienezza delle sue labbra contro le mie, volevo sentire la forza delle sue braccia mentre mi reggevano, ma, soprattutto, volevo sentire Graham mio. Fu a quel punto che mi resi conto della realtà. Pian piano mi ero innamorata di lui e, mentre lui me l'aveva detto chiaramente dopo avermi marchiata, io non avevo ancora pronunciato quelle due paroline magiche.

Song of Shadows - SOSPESAWhere stories live. Discover now