26. Il lupo

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Quella notte dormii beatamente fra le braccia di Graham e con il calore del camino a riscaldare la stanza. Lui mi aveva finalmente marchiata e da quel preciso momento riuscivo a sentire il legame più forte che mai. Era come se i nostri cuori battessero all'unisono, come se i suoi pensieri fossero i miei e viceversa. Potevo captare immediatamente il suo stato d'animo e lui il mio. La cosa però che più mi sorprese fu la voglia di stare vicino a lui. L'avevo sempre avuta, ma dopo il marchio era diventata incessante, la avrei quasi potuta definire estenuante a livello mentale. Graham mi aveva assicurato che era solo questione di tempo e che pian piano mi sarei abituata a quella nuova sensazione.

Quando mi svegliai la mattina, ogni sentimento positivo venne sostituito da paura e ansia in vista di quello che avremmo dovuto fare. Era arrivato il giorno da me temuto e anche Graham era preoccupato, anche se per motivi diversi rispetto i miei. 

<<Nika, ti devo chiedere un favore>> mi girai di scatto. Stavo guardando nell'armadio dove il giorno prima avevo messo i miei vestiti dopo aver svuotato la valigia. Non sapevo proprio cosa mettermi, soprattutto considerando le differenze fra gli abiti definiti consoni fra gli umani e i licantropi.

<<Dimmi pure>> risposi arrossendo, dopo aver notato il suo petto nudo. Aveva un fisico statuario e definito, praticamente perfetto. Nonostante questo, cercai di mantenere lo sguardo sui suoi occhi color rubino.

Un po' di decoro, dai Nika!, pensai fra me e me.

Lui si spostò una ciocca di capelli neri dalla fronte, sembrando quasi imbarazzato, ma al contempo tenero. Questo mi incuriosì ancora di più.

<<Essendo una riunione ufficiale dovrò mettere gli abiti tipici del mio popolo e mi stavo chiedendo se potessi metterli anche tu... Oggi sarà il tuo primo ingresso ufficiale nella nostra società, e sarebbe meglio se tu dimostrassi fin da subito di accettare i nostri costumi e la nostra cultura, anche per integrarti il più facilmente possibile>> la sue parole mi sorpresero, ma effettivamente avevano senso. 

<<Va bene>> risposi, anche se un po' insicura, ma lui mi rivolse un sorriso rassicurante e riuscii a sentire attraverso il legame la sua sicurezza, la sua certezza che tutto sarebbe andato per il verso giusto.

Graham mi porse degli abiti e io li afferrai, per poi andare a cambiarmi in bagno, lasciando che fosse lui a cambiarsi in camera.

Li misi velocemente senza alcuna difficoltà, ma, quando mi guardai allo specchio mi sembravo una perfetta sconosciuta. Neanche il mio viso sembrava quello di prima, nonostante occhi e capelli fossero del classico castano chiaro di sempre, vestita in quel modo avevo un'aria quasi selvaggia. I pantaloni neri mi calzavano a pennello e volendo li avrei potuti abbinare anche con dei vestiti umani, ma la giacca di pelliccia... era molto simile a quella che avevo visto indossare da Graham la prima volta che ci eravamo visti. L'unica differenza era che mentre la sua veniva lasciata aperta facendo intravedere il torso nudo, la mia si poteva chiudere ed era leggermente più attillata, e aderiva gentilmente alle mie forme.

Uscii dal bagno e Graham fece scendere lentamente il suo sguardo su tutto il mio corpo per poi sorridermi. Anch'io ricambiai sia il suo sguardo che il suo sorriso, notando che era vestito esattamente come la prima volta che ci eravamo incontrati. Ciò mi fece uno strano effetto, quasi nostalgico.

<<Sei bellissima>> sospirò e io arrossii. All'improvviso mi sorse un dubbio.

<<Graham, quando hai comprato questi vestiti?>> lui fece qualche passo, avvicinandosi di più a me.

<<Li ho ordinati quando ti sei trasferita da me. Anche se non sapevo quando, ero certo che prima o poi questo momento sarebbe arrivato>> disse dolcemente, potevo vedere una piccola luce illuminargli gli occhi, commozione forse?

Song of Shadows - SOSPESAWhere stories live. Discover now