32. Ricatto

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Non feci in tempo a reagire che sentii un respiro caldo contro l'orecchio, mentre il mio braccio iniziava a fare male per colpa della stretta. Riuscii a intravedere gli occhi di Nikolai che mi guardavano con sufficienza e le sue labbra sussurrarono: <<Tu ora vieni con me>>.

Mi aveva portata in una stanza non molto distante da quella dove il Concilio aveva appena concluso la riunione. Sulle pareti erano appesi vari quadri, tutti raffiguranti vari momenti della leggenda della Canzone delle Ombre. Erano dipinti ammalianti e se la situazione fosse stata diversa sicuramente sarei rimasta incantata a guardarli.

Nikolai continuò a fare avanti e indietro, con le braccia incrociate ed un cipiglio sul volto. Ero sicura che Graham, se non si era già accorto della mia assenza, se ne sarebbe accorto da lì a poco. Il panico che mi attanagliava il petto, presto sarebbe stato avvertito anche da lui tramite il legame, ne ero più che sicura, ma nel frattempo avrei dovuto essere furba. 

<<Non abbiamo molto tempo>> disse all'improvviso Nikolai, con un'espressione indecifrabile dipinta sul volto. Si avvicinò a me ed istintivamente feci un passo indietro.

I suoi occhi erano fissi nei miei, il colore glaciale gli donava un'aria inquietante, sinistra. L'angolo della sua bocca si alzò in una smorfia simile ad un ghigno, ma io non abbassai lo sguardo, nonostante la paura mi attanagliasse lo stomaco.

<<Chi l'avrebbe mai detto che la compagna di Graham sarebbe stata un'umana>> allungò una mano e afferrò una ciocca dei miei capelli, attorcigliandola sul suo dito. Nonostante ogni mio istinto mi urlasse di scappare, questa volta non mi tirai indietro.

<<Ascoltami bene Nika, perché non ripeterò due volte>> lasciò la ciocca dei miei capelli e afferrò il mio mento, alzandolo verso il suo viso.

<<Dovrai convincere Graham ad uccidere Oberon>> i suoi occhi erano spenti, privi di qualsiasi emozione.

La paura lasciò brevemente spazio alla incredulità.

<<Cosa?>> esclamai confusa. Lui mollò il mio volto e ricominciò a camminare avanti ed indietro.

<<A breve porterò delle prove compromettenti sul nostro caro amico, a quel punto il Concilio dovrà decidere quale sarà la sua punizione. Quando il momento arriverà, tu dovrai fare in modo che il lupacchiotto voti per la sua esecuzione immediata>> sorrise guardando l'espressione sul mio volto <<Non mi guardare così, tesoro. Ti assicuro che ho le mie motivazioni. Graham è assolutamente contro le esecuzioni, ma il Concilio ne può effettuare una solo con un voto unanime. Tu sei l'unica cosa che lo può smuovere>> 

<<Non lo farò>> le parole uscirono decise dalla mia bocca. 

Nikolai scoppiò a ridere. 

<<Certo che lo farai, almeno che tu non voglia che prima di Oberon venga giustiziato Graham>> 

Sentii il mio sangue gelare. Ogni mio istinto mi urlava di attaccarlo, di difendere il mio compagno, ma sapevo benissimo che non avevo alcuna speranza contro di lui in caso di uno scontro fisico.

Provai a dire qualcosa, ma nessuna parola uscì dalle mie labbra.

<<Di sicuro Graham non può essere l'unico che voterebbe di no, non credi?>> chiesi, cercando di farlo ragionare in qualche modo.

<<Tranquilla, mi occuperò anche degli altri>> mi squadrò con sufficienza, come se io fossi solo una mosca fastidiosa. Si guardò le unghie, come se la conversazione per lui fosse fin troppo noiosa.

Patetico.

<<Non avere paura, vedrai che andrà tutto bene>> era chiaro dal suo tono velenoso che mi stava solo prendendo in giro. <<Devi solo fare quello che ti dico e nessuno si farà del male>> 

Song of Shadows - SOSPESAWhere stories live. Discover now