8. Nebbia

4.6K 226 11
                                    

Avevo appena finito di sistemare le mie cose in quella che sarebbe stata la mia camera.
Graham, grazie agli Dei, era consapevole del fatto che per me, dal mio punto di vista completamente umano, era decisamente troppo presto per dormire nello stesso letto, quindi mi aveva mostrato quella che di solito era la stanza degli ospiti, dicendomi che sarebbe stata mia finché lo avessi desiderato.

La casa era enorme e molto accogliente. Le pareti erano principalmente bianche e arancioni e trasmettevano una certa tranquillità. Ogni tanto c'erano delle foto di lui con gente che non conoscevo e sembrava felice.
Si vedeva che era una casa vissuta.

<<Hai finito di sistemare tutto?>>

Sobbalzai, non rendendomi conto della sua presenza. Lui era appoggiato allo stipite della porta e mi guardava con uno sguardo soddisfatto. Si era messo comodo, con dei pantaloni della tuta grigi e una felpa blu scuro sopra. I suoi capelli erano legati in una coda bassa e, con mia grande sorpresa, indossava degli occhiali con la montatura sottile, che complimentavano bene i suoi tratti affilati.

Non smetterò mai di pensarlo: è bellissimo, ma in maniera letale.

<<Sì, non ho portato tanta roba>> feci spallucce.

Di sicuro io e la mia famiglia non eravamo fra le persone più povere, ma non eravamo neanche privilegiati. Io e mia madre non eravamo in possesso di cose tecnologiche, solo i lupi mannari avevano abbastanza soldi per permettersele, e i nostri vestiti si riducevano allo stretto necessario. Solo mio padre aveva un cellulare, ma questo suo privilegio era riservato alla sua alta posizione lavorativa, in un settore principalmente dominato da lupi.

Lui alzò le sopracciglia non capendo il perché, ma io feci finta di nulla.
Solo perché non ero più terrorizzata non voleva dire che mi fidassi di lui.
La fiducia si acquisisce molto lentamente, e non dopo poco tempo.

<<Visto che hai finito, se vuoi possiamo andare in sala e tu puoi chiamare i tuoi genitori>> disse con quel suo tono roco e profondo.

I miei occhi si illuminarono.

Quindi non mi stava prendendo in giro.

Sorrise caldamente vedendo la mia reazione e mi fece cenno di andare con lui. Non me lo feci ripetere due volte.

Cercando di stare al suo stesso passo, decisamente più veloce del mio, lo seguii per il lungo corridoio che sembrava quasi interminabile e, dopo aver sceso le scale, finalmente arrivammo nel salone.

Mi portò davanti ad un mobiletto e mi indicò il telefono retrò sopra.

<<Questo è il telefono fisso. Puoi usarlo tutte le volte che vuoi>> 

Lo presi in mano subito e digitai a memoria il numero di telefono di mio padre. Iniziò a squillare, e Graham uscì dalla sala, probabilmente per darmi un minimo di privacy anche se probabilmente con il suo udito poteva sentire tutto a metri di distanza.

Il telefono squillò circa cinque volte, furono pochi secondi, ma lunghi e pieni d'ansia.

<<Pronto?>> il mio cuore si riempì di felicità appena sentii la voce di mio padre.

<<Papà! Sono io!>> lo sentii scoppiare a piangere.

------------------

La chiamata fu molto lunga, più o meno due ore credo. Parlai sia con mio padre che con mia madre e cercai di rassicurarli che Graham era meglio di quel che sembrasse.
A quanto pare, i licantropi erano molto meno irascibili dei lupi mannari.
Per ovvi motivi all'inizio non mi credettero, sicuri che mi stessi inventando tutto per non farli preoccupare, ma con un po' di insistenza riuscii a convincerli che non mi aveva fatto del male per ora, e speravo che la situazione sarebbe rimasta tale.
Erano comunque in ansia, ma sicuramente più tranquilli sapendo che potevamo sentirci ogni volta che lo desideravamo.

Chiusa la chiamata, guardai fuori dalla finestra e mi accorsi che ormai era buio.
Era scesa una fitta nebbia e, ora che ci facevo caso, faceva anche abbastanza freddo.
Essendo Graham un licantropo la sua temperatura corporea era molto alta, di conseguenza tendeva a tenere il riscaldamento molto basso.
Non sapevo se farglielo notare o no, avevo sempre la paura, anche se ora piccola, che avrebbe potuto reagire male a qualche mia osservazione.

Graham entrò di nuovo in sala, probabilmente avendo sentito la chiamata terminare da qualche altra stanza.
Mi sorrise e si avvicinò a me.

<<È andato tutto bene?>> chiese.

Alzò la mano, per poi esitare e fermarla in aria. Mi guardò un secondo, per poi sorprendermi con il resto della sua azione.
Avvicinò la mano al mio viso, per poi spostare una ciocca castana dei miei capelli dietro un orecchio.
Arrossii visibilmente e voltai la testa, puntando lo sguardo a terra. Sentivo il cuore battere a mille e nonostante sapessi bene non fosse così, speravo con tutta me stessa che non lo sentisse.

Troppo imbarazzata, annuii e basta.

<<Hai fame?>> chiese poi, cercando i miei occhi con i suoi. Mi vietai di puntare il mio sguardo in quei due pozzi di fuoco, non volevo sapere che effetto mi avrebbe fatto.

Tutto andava contro ogni logica, lui era il mio rapitore e, come se non bastasse, non sapevo nulla di lui, tranne per il fatto che era una persona potente, talmente tanto da avere la capacità di fermare una potenziale guerra.

<<Non tanta>> gli risposi, ed era vero. Mi era salita un'agitazione improvvisa, ero sicura di non riuscire a mangiare.

<<Beh, allora ti va di guardare un film?>> mi propose.

Perché no?, pensai.

Solo dopo mi sarei resa conto in che casino mi stavo cacciando.

Ciao a tutti!
Scusate il ritardo, ma sono stata impegnata con lo studio oggi pomeriggio.
Vorrei approfittarne per precisare una cosa: al momento, scusatemi davvero, sono piena di impegni e non riesco a leggere proprio nulla.
Mi sono arrivate delle richieste di leggere alcuni libri, ma ultimamente non ho proprio tempo.
Già per fare questo capitolo ho dovuto ritagliarmi un sacco di spazio (e, francamente, non sono neanche soddisfatta del risultato), tanto che avevo paura di non riuscire ad aggiornare entro stasera.
Detto questo, prometto che appena troverò un momento libero leggerò tutto!
Se vi è piaciuto il capitolo, lasciate una stellina e fatemi sapere cosa ne pensate! <3
Black Widow D

Song of Shadows - SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora