15. Realtà

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Graham sembrava parecchio agitato ultimamente.
Dopo aver fatto il dolce insieme - ed averlo anche bruciato - la nostra piccola bolla scoppiò.
Sicuramente ci eravamo avvicinati molto di più, ma ciò non cambiava la realtà dei fatti.
Eravamo vicini all'inizio di una guerra e la tensione non sembrava mai diminuire, solo aumentare.

Chiamavo spesso i miei genitori, ma li tenevo all'oscuro di tutto ciò, non volendo allarmarli inutilmente. Tuttavia, la situazione cambiò drasticamente un pomeriggio, quando Graham mi chiese di andare nel suo studio per parlarmi.

Appena entrai, notai subito il morale cupo che regnava nella stanza. Con passi leggeri mi diressi verso la poltrona vicino alla scrivania.

Seduta sulla poltrona davanti a lui, ero certa che si trattasse di qualcosa di molto serio.
La sua espressione era corrucciata e le sue braccia conserte. Aveva delle occhiaie viola sotto gli occhi, indicando la chiara stanchezza che lo provava.

<<Dobbiamo parlare. Nika, non voglio mandarti nel panico, quindi ti prego di rimanere calma ed avere fiducia in me>> aprì così il discorso, ma, nonostante le sue parole, sentii l'ansia salire nel mio petto. Rimasi comunque in silenzio, aspettando che continuasse a parlare.

<<La minaccia dei lupi mannari sta diventando sempre più vicina. Girano voci non proprio belle, e se queste voci non sono solo dei pettegolezzi...>> fece un profondo respiro <<Se queste voci sono reali, i tuoi genitori sono in pericolo>>

Sbarrai gli occhi.

<<Come puoi chiedermi di non andare nel panico quando i miei genitori sono in pericolo?>> non urlai, ma il tono della mia voce era decisamente alto.

I miei genitori moriranno per colpa di quelle bestie.

<<Ho già pensato a tutto>> affermò, mandandomi uno sguardo rassicurante.
Prese dei fogli dal lato della scrivania e me li porse.

Li presi e tentai di leggerli, ma erano pieni di parole difficili ed incomprensibili.

<<Cosa sono?>>

<<Sono dei documenti che accertano un trasferimento. Con questi, i tuoi genitori potranno venire a vivere nel Regno dei licantropi senza alcun problema. Se tu mi dai il tuo consenso, farò partire alcuni dei miei uomini per andarli a prendere e portarli qui. C'è una piccola casetta qua vicino, molto accogliente. Posso comprarla e regalarla ai tuoi genitori, così potrai essere sicura che non saranno mai in pericolo>>

Rimasi senza parole. Non solo per la situazione catastrofica che stava prendendo vita propria, ma anche per ciò che lui era disposto a fare non soltanto per me, ma anche per i miei genitori. Per un attimo mi sorse un dubbio, magari non era davvero un regalo, magari voleva qualcosa in cambio da me, ma lo scartai quasi immediatamente. Se davvero fosse stato così, i suoi comportamenti nei miei confronti in questo lasso di tempo sarebbero stati decisamente diversi.

Lo guardai attentamente e davanti a me vidi un uomo stanco, ma che stava cercando di fare del bene.

Senza dire nulla mi alzai dalla poltrona. Feci due passi timidi in avanti, ma poi presi coraggio. Mi avvicinai e, con il cuore che scoppiava di gratitudine, lo abbracciai. Le sue braccia si mossero subito per ricambiare il mio abbraccio, stringendomi fortissimo.

Non so da dove venisse quest'affetto improvviso, forse il legame mi stava influenzando più del dovuto, ma al momento poco importava. Gli ero grata, e senza dubbio si stava dimostrando una persona migliore di ciò che mi ero immaginata all'inizio.

<<C'è un'altra cosa di cui ti devo parlare>> sussurrò, la sua voce ovattata dato che la sua testa era premuta contro la mia spalla.

Mi allontanai lentamente, cercando di ignorare il rossore che sicuramente colorava le mie guance.

<<Non ti allontanare però>> disse <<Se ti va... per favore>> aggiunse avvertendo la mia esitazione.

Rimasi ferma com'ero vicina a lui, anche se un po' imbarazzata. Il suo corpo a contatto con il mio mi riempiva di scariche elettriche, ma non ero capace di interpretarle.

<<È successo qualcos'altro?>>

<<Più o meno. Come ben sai la situazione con i lupi mannari non è delle migliori, per questo ho bisogno di confrontarmi con tutti i membri del Concilio. Fra qualche giorno si terrà una riunione all'Istituto Ufficiale e dovrò rimanere lì per una settimana>>

Era ovvio che prima o poi sarebbe stato obbligato a tornare ufficialmente al suo dovere. Certo, la minaccia velocizzava i tempi, ma non mi aspettavo un'urgenza così improvvisa. Non mi ero mai preoccupata di cose del genere.

<<Puoi venire con me, ma puoi anche restare a casa se lo desideri. Personalmente preferirei averti accanto, ma sei libera di scegliere>> terminò.

Per l'ennesima volta Graham fu in grado di stupirmi. Quando mi reclamò come sua ero certa che avrei passato il resto della mia vita in balia del suo volere, eppure tutto si stava rivelando essere completamente differente.

È un licantropo, ti ferirà, cercava di ricordarmi la mia coscienza, ma provavo comunque a farla tacere.

Il mio era come un bisogno, sia fisico che mentale, di fidarmi di lui.

<<Verrò con te>> dissi, senza rifletterci sopra.

Il mio istinto stava prendendo il sopravvento e non ero sicura che fosse una cosa positiva.
Andare con lui significava che sarei stata in contatto con altri licantropi, ma rimanere avrebbe voluto dire stare sola e provare dolore causato dalla lontananza, grazie al legame.

I suoi occhi mi scrutarono seri, analizzandomi nei minimi dettagli.

Mi sentii a disagio, ma ricambiai il suo sguardo. Evidentemente, non si aspettava la mia risposta positiva.

<<Ne sei sicura? Non devi sentirti obbligata>> disse con espressione seria.

Io annuii.

<<Non voglio restare a casa da sola>> stare lontana da te, in un Regno a me sconosciuto, mi spaventa.

<<Va bene allora, poi ti farò sapere nei dettagli quando partiremo. Sicuramente in meno di cinque giorni>> mi informò.

Anche se era ancora preoccupato, mi sorrise.

<<Vedrai che andrà tutto bene>> affermò, e ne sembrava davvero certo.

Avevo più di un dubbio, ma non li diedi voce.

Andrà tutto bene, cercai di convincere me stessa ripetendo le sue stesse parole nella mia mente, ma dal profondo del mio cuore sapevo che non era così.

Gli Dei avevano già programmato il futuro, ma la mia felicità non sembrava farne parte.

Ciao a tutti!
Questo capitolo è decisamente meno leggero dell'ultimo, ma spero che vi piaccia lo stesso!
Avrei una domanda da porvi: a voi pare che la storia stia andando avanti troppo in fretta? Ho davvero paura di stare commettendo questo errore.
Fatemi sapere se la storia vi sta piacendo con una stellina e un commento se vi va!
Come sempre, ogni consiglio è ben accetto<3
Al prossimo capitolo!
Black Widow D

Song of Shadows - SOSPESAWhere stories live. Discover now