11. Dei

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<<Come reagiresti se ti dicessi che il mio tentativo di fermare un'eventuale guerra non fosse andato a buon fine?>>

Il tempo sembrò fermarsi per qualche secondo. Mi aveva già detto il perché della sua visita al Re dei lupi, ma non sapevo nient'altro.

<<Cosa intendi dire con questo?>> sapevo che era una domanda stupida, ne ero ben consapevole, ma mi sentivo la gola secca e quella era l'unica cosa che mi era venuta in mente.

<<Hai mai sentito parlare della Canzone delle Ombre?>> il suo sguardo si fece cupo e i suoi occhi diventarono rossi come il sangue. Un po', onestamente, mi faceva paura.

Feci di no con la testa e lui si alzò dalla scrivania. Andò verso una piccola libreria vicino alla parete destra della stanza e afferrò un libro che, a prima vista, sembrava davvero vecchio. La copertina era nera e spessa e non sembrava avere scritto nessun titolo sopra.

Lo appoggiò sulla scrivania, mettendolo direttamente davanti a me. Alzai lo sguardo per osservare la sua espressione, non capendo se volesse che lo prendessi in mano. Alla fine decisi di non toccarlo.

<<È una storia antica quanto la Terra, tanto antica da sembrare quasi un mito per gli esseri umani, ma noi creature sappiamo che è vera, senza alcun dubbio>> si sedette comodo sulla scrivania e iniziò parlare, la sua voce calda e profonda pronta a narrarmi dei fatti.

Le sue parole subito accesero una grande attenzione e curiosità dentro di me. Rimasi in silenzio, aspettando che continuasse a parlare.

<<Quando gli Dei crearono la Terra non avevano nessun piano in mente, non si sa neanche perché l'abbiano fatto. La crearono e basta, il suo stato originale era cupo e vuoto>> aprì il libro sulla pagina iniziale, molto imgiallita, dove c'era disegnata sopra in maniera grezza una sfera nera e sotto parole in una lingua a me sconosciuta.

<<Rimase così per un po' di tempo. Una semplice sfera nera, intrisa con il potere di tutti gli Dei, nessuno escluso. Ma come ben sai, il potere e il volere degli Dei è imprevedibile>> fece un respiro profondo e girò pagina.

<<La Dea Luna era ancora una bambina e si sentiva sola e annoiata in quell'universo dove gli altri Dei pensavano solo ad aumentare il loro potere. Così, un giorno, decise di andare a visitare quella grande sfera misteriosa insieme a Giorno e Notte>> l'immagine mostrata ora era quella di una piccola bambina che allungava la mano verso il globo.

Ero ipnotizzata dalle sue parole.

<<La Dea Luna era ancora piccola, non conosceva bene i suoi poteri e il loro potenziale, tanto meno li sapeva controllare. Solo dopo tanti anni avrebbe capito di essere in grado di esaudire i desideri, ma solo quelli veri che provengono dalla parte più profonda del cuore>> man mano che parlava girava le pagine, mostrandomi per filo e per segno ciò che provava e faceva la Dea Luna.

<<Lei si sentiva sola, aveva con sé Giorno e Notte, ma loro rappresentavano più dei genitori che degli amici. Era quello di cui lei aveva bisogno, di amicizia. Quando arrivò sulla Terra, che ai tempi però non si chiamava ancora così, toccò la massa nera e da lì, iniziò a formarsi un'ombra>>

Lui mi guardò per vedere se lo stessi ascoltando e fece un piccolo sorriso quando vide la mia espressione rapita.

<<All'inizio la Dea era spaventata, ma presto la sagoma assunse una forma meno paurosa, una forma umana>>

Ora il disegno illustrava la piccola bambina con le mani davanti alla bocca, mentre una strana figura informe era davanti a lei. Mi trasmetteva tanta tenerezza.

<<La sagoma si mostrò subito amichevole e, con grande felicità, iniziarono a giocare insieme. Fu così che la Dea Luna capì che poteva crearsi degli amici.
Iniziò a chiedere agli Dei di abbellire la sfera, in modo tale che i suoi amici avessero un bel posto dove vivere e divertirsi insieme a lei. Così si formarono il mare, le montagne, i boschi... tutto>>

Ora le illustrazioni rappresentavano le meraviglie della natura.

<<Alcune sue creazioni presentavano poteri, altre no. Alcune potevano trasformarsi in lupi, ma con suo orrore notò che tanti di questi erano aggressivi e violenti. Nacque la distinzione fra lupi mannari e licantropi.>>

La sua espressione si fece cupa, e io mi chiesi perché.

<<Corse dalla Dea Saggezza e le chiese come risolvere il problema, allora la Dea le porse un amuleto, dicendole di consegnarlo ai lupi mannari, e che questo amuleto avrebbe contenuto il loro potere e la loro violenza>> voltò la pagina, mostrando il disegno dell'amuleto, molto semplice.

<<Andò da loro e diede l'amuleto. Sembrarono placarsi, ma la loro natura rimaneva sempre e comunque violenta, anche se decisamente di meno. Purtroppo, la Dea non poteva fare nulla più di questo. L'altra opzione sarebbe stata eliminarli, ma lei era buona e non voleva questo>>

Andò alla pagina finale del libro, con sopra l'immagine di un lupo maestoso.

<<Passarono gli anni e la Dea Luna divenne una donna. Nel frattempo il mondo si era popolato e diviso in Regni. Lei lasciò la libertà agli esseri viventi di autogestirsi, ma fece solo una raccomandazione: per evitare che i lupi mannari ferissero qualcuno con la loro natura feroce, dovevano sempre tenere l'amuleto e mai e poi mai romperlo, per non sprigionare il loro potere>>

Graham chiuse il libro e le sue mani lo strinsero. Potevo notare la sua agitazione dalla tensione alla mascella.
Il mio cuore batteva veloce, pieno di confusione.

<<È una storia bellissima... ma cosa ha a che fare con la guerra?>>

Lui sospirò e puntò i suoi occhi nei miei. L'aria sembrava quasi volermi soffocare.

<<Ultimamente i lupi hanno mostrato un comportamento diverso dal solito, hanno più potere. Avevo i miei sospetti e andando al palazzo reale li ho confermati>>

Fece un sospiro profondo e poi mi disse l'inaspettato.

<<Dopo millenni, i lupi hanno deciso di liberarsi dall'amuleto>>


Song of Shadows - SOSPESAWhere stories live. Discover now