La famiglia di Thomas pt.2

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"Tranquillo. Non è successo nulla ok!" avvicinandomi a lui e mettendogli le braccia intorno al collo. Lui mi mise le mani intorno ai fianchi, gli diedi un bacio sulla guancia e appoggiai la mia guancia sul suo petto.

"Mi dispiace per mia sorella. Ogni tanto fa cosi" girandosi di lato.

Mi staccai da lui e gli strofinai il naso sulla sua guancia.

"E' tutto ok. E' solo una bambina Thomas, è normale che dica delle cose, si a volte i bambini sono imprevedibili ma non per questo ti devi vergognare ok?!" lui annuii leggermente "Me lo dai un bacio" sussurandandolo, lo vidi sorridere e girarsi verso di me. Mi guardò un po' negli occhi e mi diede un bel bacio.

"Bene. Ti lascio sistemare il tutto e dopo vengo a chiamarti" annuii e prima di uscire, Thomas mi diede un altro bacio.

Appena uscì presi un respiro profondo e iniziai a sistemare il necessario.

***

Siamo a tavola e stiamo mangiando la grande cena che ha preparato la madre di Thomas.

"Signora Anderson, veramente, non doveva. E' troppo, a me bastava anche qualcosa di meno" guardando tutto quello che ha preparato e con un rossore sulle guance.

"Ma che scherzi. L'ho fatto con piacere. Poi come ti ho detto prima, puoi chiamarmi Sophia" abbassai leggermente lo sguardo verso il piatto ancora un po' imbarazzata.

"Allora Matilde. Thomas mi ha parlato un po' del vostro piano" iniziò il discorso il signor Anderson.

"Si ehm ... partiremo con delle cose basilari. Mia cugina è laureata in economia quindi abbiamo un minimo di partenza in base economico/burocratico. Ci h spiegato un po' i vari procedimenti e su come iniziare. Avremo lei da tramite riguardante le cose più importanti. Ci ha dato anche un numero di un suo vecchio amico che lavora a Londra quindi abbiamo sempre degli appoggi. Appena abbiamo iniziato la parte un po' più difficile possiamo iniziare con un po' di relax. Quindi concentrarci sul locale"

"E' un passo difficile, ma secondo me andrebbe a gonfie vele. Posso dirvi che inizialmente sarà un po' difficile, ma se avete l'ottima carica andrete alla grande. E se avete bisogno d aiuto noi ci siamo. Se vi serve anche qualche aiuto nella ristrutturazione c'è mio fratello che fa il muratore"

"Grazie mille signor And... volevo dire Carl" mi corressi subito dopo che mi stava dando un'occhiata scherzosa.

"Hai in mente anche per quanto riguarda un appartamento. Per noi non ci sono problemi se rimani qui cara. Tutto il tempo che vuoi. So che non è facile"

"Non si preoccupi. Stavo già vedendo dei monolocali qui nei dintorni o comunque vicino Londra" 

"Sicura? Se ti servirà una mano o un appoggio non farti problemi" 

"S sarà necessario molto volentieri" sorridendole che a sua volta mi restituì.

Finimmo di cenare e mi misi a giocare un po' con Isabelle. Devo dire che ha 10 anni ma è intelligente.

***

"Mamma, noi andiamo dai nonni. Non credo che ci vedremo per il pranzo. Ti faccio sapere comunque" disse Thomas alla madre. 

Sono le 9 del mattino e stavamo per andare dai nonni di quest'ultimo. Diciamo che è abbastanza gasato da farmeli conoscere, da quanto ho notato è molto legato a loro e in più vuole soprattutto farmi conoscere la sua bis-nonna. La sua felicità l'ha attaccata anche a me devo dire.

"Ok. Ci vediamo stasera. E si, ne sono sicura che ci rivedremo stasera" le rispose Sophia. Vidi il viso di Thomas diventare schioccato. "Thomas, cosa ti aspettavi che ti dicessi. Si sa che quando vai dai nonni ti perdi" ridendo e facendomi scappare un risata anche a me.

"Mamma..." rispose con imbarazzo.

"Buona giornata signora Anderson. Ci vediamo stasera" prendendo Thomas per mano e uscendo dalla porta. Sapevo che quest'ultimo si stava imbarazzando, quindi presi in coraggio e parlai.

"Ciao Matilde. A più tardi" salutandomi con la mano.

"Thomasss ..." lo chiamai perchè era ancora in imbarazzo. Avevamo le mani unite e stavamo camminando. D quanto ho capito le casette dei nonni di Thomas non erano molto distanti.

"Ti giuro che non ho provato cosi tanto imbarazzo in vita mia" 

"Dai, però è stato divertente" risi. 

"Scusami. Che cosa hai detto?!" chiese incredulo.

"Che è stato divertente" senza preavviso si mise a farmi il solletico. "Thomas ... ahaha ... bastaaa ..."

"Solo se mi fai un bacio"

"Va bene" smise di farmi il solletico, mi ripresi, mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio.

"Adesso va meglio" con faccia fiera. Gli diedi un colpetto sul petto.

Mi riprese la mano e ci avviammo.

"I miei nonni abitano nello stesso quartiere. Posso dire che i miei genitori si sono conosciuti li visto che abitavano vicino. Oggi ci saranno tutti e quattro i miei nonni più la mia bisnonna, la mamma di mia nonna. Sapevano che saresti venuta quindi hanno deciso di ritrovarsi a casa di mia nonna" io sorrisi.

"Quanti anni hanno?" chiesi curiosa.

"Allora la mia bisnonna Mary ha 92 anni, ma ti devi dire che nonostante la sua età è davvero sprint. Poi c'è sua figlia, quindi mia nonna Annie 76 anni. La mia bisnonna l'ha avuta a 16 anni. Poi mio nonno Sam ha anche lui 76 anni. Loro 2 hanno avuto mia madre a 26. Poi c'è l'altro mio nonno, Joe, quindi il papà di mio padre che ha 80 anni e mia nonna Ginny che ha 78 anni" 

"Wow" 

"Già. Ti piaceranno molto. Ne sono sicuro" girandosi leggermente verso di me.

Dopo circa due minuti siamo arrivati in un bel quartiere con le case a schiera.

"E' molto bello qui"

"Si. Ci tengono molto. Ma adesso entriamo" io sorrisi.

Arrivammo davanti ad una delle casette e bussammo. Poco dopo arrivò una signora ad aprirci, e chi potrebbe essere se una delle nonne del ragazzo di fianco a me.

"Oh. Eccolo il mio nipotino. Vieni fatti abbracciare" 

"Ciao nonna" abbracciandola. 

"Ciao cara. Io sono Jinny." porgendomi la mano.

"Matilde. Molto piacere"

"Venite. Entrate" facendoci entrare.

"Eccolo il giovanotto" una signora con un piccolo tocco di capelli azzurri venne a salutare il nipote.

"Ciao nonna" 

"Oh ma che bella ragazza. Tu dovresti essere Matilde"  io annuii.

"Piacere Mary" io rimasi un po' schioccata. Non mi aspettavo una cosa del genere. Spostai lo sguardo verso Thomas che mi guardò con un sorriso.

Si presentarono anche gli altri nonni di Thomas e ci fecero accomodare a tavola. Poco dopo capii perchè Thomas volle rimanere a pranzo. Sono delle persone spettacolari. Mi fecero sentire  a mio agio e facemmo una bella chiacchierata.

Ritornammo a casa Anderson per le sei. 

Devo dire che è stata una bella giornata.

LA SORELLA DI UN CALCIATOREWhere stories live. Discover now