Capitolo quindici

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Alla fine purtroppo è arrivata l'ora di storia e di presentare la mia pseudo ricerca, che oltretutto non ho fatto in tempo nemmeno a studiare.

<<Eleanor, proponiti perché non ho studiato>>

<<Ma se non studi tu ti pare che studio io?>>

<<Okay, Camille vai tu>>

<<Va bene>>

***

Sono nel corridoio a passeggio perché ho chiesto alla professoressa di uscire dal momento che mi scoppiava la testa.

Arrivata al bagno mi sciacquo il viso e mi asciugo, ma mentre ho la faccia sul fazzoletto sento una grande mano tirarmi da dietro e trascinarmi dentro ad uno dei bagni.

Ho la bocca coperta dalla seconda mano di quest'uomo, che, in tutta sincerità, non ho mai visto e non ho idea di come sia riuscito ad entrare a scuola.

<<Ciao puttanella, ti ricordi di me o devo rinfrescarti la memoria?>> domanda mentre la sua mano che prima premeva sul mio stomaco scende piano piano fino ad arrivare appena sopra il bottone dei jeans.

Mi sento mancare l'aria. Non riesco più a respirare sia per via della sua mano in una posizione a dir poco inadeguata sia per il ricordo appena riaffiorato che ho di sto tizio: è Jean il fratello di quel depravato e pervertito di Max.

<<Si carina sono proprio io.>> dice capendo che ho capito con chi sto 'dialogando' <<Ah, a proposito mi ha raccomandato di riferirti che vi rivedrete presto, molto presto.>>

<<C-Cosa ma l-lui è m->>

<<Morto? No, tesoro. Non hai idea di quante persone corrotte conosca tuo padre>>

<<L-lui non è mio p-padre, non lo è m-mai stato>>

<<Anche qui ti sbagli, e puoi stare certa che tornerà ad esserlo molto presto>>

<<No...>>

<<Bene, me ne devo andare, ho appuntamento con una tipa per scopare. A presto.>> che schifo. Bleah.

<<Ah, evita di mangiare tutte quelle cose, stai ingrassando. Eri tanto carina quando vivevi con Max, mi piaceva scoparti>> afferma lasciandomi spiazzata in quello spazio ristretto, in balìa di un attacco di panico.

Che vuol dire che sto ingrassando? Ho sempre avuto paura di questo, per questo non mi lamentavo mai quando Max e Tara non mi lasciavano nulla da mangiare. Anzi!

E che vuol dire che Max non è morto? E Tara allora? Che fine hanno fatto?

Un conato mi riscuote e mi obbligo a girarmi per avere almeno la decenza di non vomitarmi addosso.

Perché si è presentato qui Jean? No oddio questo lo so...

Di colpo sento bussare, o meglio dei pugni, contro la porta: <<Bella! Sei lì dentro?>> Luke.

Non posso uscire in queste condizioni, ho anche il fiato corto e se mi vedesse così non credo che la prenderebbe molto bene.

Penso questo mentre mi ricordo di non aver chiuso a chiave perché quando Jean se n'è andato non ho fatto altro che scivolare a terra e crogiolarmi in un pianto profondo con crisi respiratorie incorporate.

Mi sbrigo ad alzarmi e sistemarmi i capelli che ormai hanno vita propria e asciugarmi gli zigomi in modo da sembrare un minimo più decente.

Esco di fretta dal bagno e faccio finta di niente come sempre.

Luke chiaramente non se la beve e mi prende dal braccio facendomi sussultare.

Sto per salire le scale pensando che Max abbia finito di picchiarmi per oggi quando sento tirarmi dal braccio prima di sentire un potente pizzicore sulla guancia destra provocato dallo schianto della sua mano dalla mia guancia.

Torno di colpo alla realtà rendendomi conto di essermi persa nei miei brutti ricordi, di nuovo, anche se questa volta in presenza dei miei amici e di mio fratello.

<<C-ciao>> azzardo insicura.

<<Che cazzo di fine hai fatto Bella? La professoressa ti ha dato per dispersa>> parte all'attacco Camille seguita a ruota da Eleanor che le da ragione.

Cazzo.

<<Nulla. Semplicemente non avevo voglia di fare lezione.>>

<<Bella, perché hai le guance rosse? Hai pianto?>> Madonna Luke! E statti un po' zitto!

<<No.>>

<<Cazzate. Chi ti ha fatto piangere Bella?>>

<<N-nessuno. Andiamo, ho lezione adesso>>

<<No Bella, non hai lezione.>> si intromette Eleanor <<Ci sta il pranzo adesso.>> il pranzo.

<<N-no è impossibile... che ore sono?>>

<<L'ora di pranzo, forza andiamo >>

Arriviamo in mensa e mi sento soffocare. Che dico ora?

<<Ehm, io ho da studiare, vado in biblioteca ho mangiato prima qualcosa dalle macchinette perché non mi ero resa conto di che ore fossero>> m'invento la prima cosa che mi passa per la testa.

Mio fratello mi guarda male, ma me ne fotto altamente in questo momento.

<<Luke ci vediamo a casa>> mi avvicino e gli lascio un bacio sulla guancia.

Che poi non ho detto chissà quale cazzata devo sul serio studiare.

THEYWhere stories live. Discover now