Capitolo sedici

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WASHINGTON

BELLA'S POV

Entro in biblioteca passando il tesserino che mi hanno consegnato l'altro giorno.
Ho sempre sognato di avere lo stesso quantitativo dei libri presenti nella biblioteca scolastica in camera mia.

Quando ero con Max e Tara e avevo dei buchi tra una lezione e l'altra mi piaceva andare nella biblioteca malmessa della scuola, insomma nonostante le condizioni pietose di muri e degli scaffali era pur sempre una biblioteca con dei libri.

Prendo dagli scaffali dei libri di letteratura e mi metto a studiare. Pomeriggio non ho lezioni.

Penso che verso le 16:00 tornerò a casa.

***

Sto salendo in metro per tornare a casa e nel mentre scrivo un messaggio a Luke in cui gli dico di non aspettarmi prima di andar via perché tanto me ne sono già andata.

Mi sento stanca e quando faccio movimenti bruschi mi gira la testa. Penso che sia perché mi ero abituata a mangiare spesso mentre oggi ho fatto solamente colazione.

Ho bisogno di cambiarmi i vestiti da quando quel coglione mi ha toccato con quelle luride manacce.

Dopo 10 minuti di viaggio in metro scendo, anche se mi aspettano altri 20 minuti di camminata

***

Rientro in casa e mi sembra di essere isolata, non c'è nessuno da nessuna parte. Penso che mi metterò a lavorare; quando abitavo con Max e Tara svolgevo un lavoro, solo che tra l'affitto, le bollette e il cibo - debiti o comunque spese che loro non saldavano- non mi restava nulla.

Salgo in camera e neanche il tempo di prendere il pc che sento bussare alla porta.

<<Bella sei qui?>> Edward. Grazie a Dio che è lui anche perché non avevo visto nessuno in casa.

<<Si Ed, vieni.>>

<<ho sentito dei rumori e poi ho letto il messaggio che mi è arrivato adesso quindi ho pensato potessi essere tu, e infatti...>>

<<Si, ecco non ho suonato perché mi avevate dato un mazzo di chiavi quindi non ci ho pensato, scusami. Dovevo avvisare di essere arrivata, solo che non ho visto nessuno in casa quindi sono salita direttamente.>>

<<Si, non preoccuparti sono venuto a dirti un'altra cosa: stasera io e i nostri fratelli avremo una cena di lavoro, tu non lo so... vuoi andare da un'amica, restare qui a casa... dimmi tu, quello che vuoi fare lo puoi fare, io sono a tua completa disposizione per qualsiasi cosa, posso anche accompagnarti dove preferisci.>>

<<Grazie Ed, ma oggi sono davvero stanca e ho un mal di testa allucinante. Resto a casa>>

<<In effetti hai una cera strana... vuoi che rinviamo la cena e restiamo qui con te?>>

<<No, davvero. Fate come se non ci fossi. Come facevate prima che arrivassi un questa casa.>>

<<Va bene. Per qualsiasi cosa chiamami tranquillamente in qualsiasi momento. Sono sempre reperibile.>>

<<Okay. A che ora uscite?>>

<<Considerando che si sono fatte le 17:30 direi che tra un'ora massimo usciamo, ci vuole un po' di tempo per arrivare>>

<<Va bene.>>

***

Sono le 19:00 e i miei fratelli sono usciti da un po'. A differenza mia sono sempre puntualissimi, chissà come fanno.

Dopo una doccia fredda e rigenerante mi arriva una telefonata.

<<Pronto?>>

<<Bella?>>

<<Si, chi parla?>>

<<Bella sono Luke, mi si è scaricato il telefono e ho chiesto a un signore di prestarmelo. Ho litigato con Edward e ho deciso di non andare alla cena. Ti va di andare a prendere una boccata d'aria?>>

<<ehm... si arrivo ti raggiungo sotto>> che strano... Edward aveva detto che la cena era importante...

Prima di scendere scrivo un bigliettino per i ragazzi, non si sa mai...

Cari ragazzi,
Sono le 20:00 e ho ricevuto una telefonata che dovrebbe essere da parte di Luke. Non so però se si tratta effettivamente di lui... la voce era strana, come metallica e in questa telefonata Luke mi avrebbe detto di aver litigato con Edward e di non essere più andato alla cena. Questo fatto mi ha un po' insospettita... Edward prima di uscire mi aveva detto di trattarsi di una cena importante quella di stasera. Inoltre, la telefonata, era da parte di un numero sconosciuto.
Sto uscendo fuori da Luke e se non rientro e Lucas è con voi non vi preoccupate, me la so cavare. So molte cose di voi che non sapete che io so. Diciamo che dobbiamo parlare di una cosa seria. 
Se non ci dovessimo rivedere vi lascio il numero con cui mi hanno chiamata:
+00 1234567890
Bella.

Esco di casa e scendo gli scalini del portico.

<<Luke? Dove sei?>>

E poi il buio.

Spazio autrice

Mi sento una brutta persona. Non aggiorno da due mesi e vi lascio così.
Sono piena di verifiche e le professoresse quest'anno non stanno avendo pietà.
Quando ho tempo scrivo ma non è sempre abbastanza. Vi chiedo di mettervi nei miei panni e di scusarmi.
Detto questo vi lascio con i miei migliori auguri di Buon Natale (sono come Bella, sempre in ritardo) e di felice anno nuovo. Che succederà a Bella nei prossimi capitoli?

THEYWhere stories live. Discover now